INDAGINE DEL "SOLE 24 ORE" SUI DATI DELL'I.N.P.S.: I PENSIONATI PIU' POVERI VIVONO IN SARDEGNA

Pensionati
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I pensionati sardi sono tra i più poveri d’Italia. Gli importi erogati nelle varie province della Sardegna (la media regionale è di 726 euro al mese) sono tutti al di sotto della media nazionale (che si attesta a 884 euro per i lavoratori dipendenti e a 636 per quelli autonomi). È uno dei dati emersi dall’indagine del quotidiano Il Sole-24 Ore sulla previdenza in Italia, che ha elaborato i dati dell’Inps e delle prestazioni previdenziali del fondo lavoratori dipendenti, dei coltivatori diretti, degli artigiani e dei commercianti. Fra i pensionati più “ricchi” ci sono quelli in provincia di Cagliari con un importo medio di 862 euro, mentre più basse sono le rendite dei pensionati autonomi che si fermano a 567 euro. Seguono la provincia di Sassari con 760 euro per i pensionati dipendenti e 574 euro per quelli autonomi. Oristano con 647 euro per i dipendenti e 529 per gli autonomi e infine Nuoro con 637 euro per i dipendenti e 535 per gli autonomi. Complessivamente, vengono erogate 133.958 pensioni in provincia di Cagliari (con una percentuale del 19,9 sul totale della popolazione superiore ai 16 anni) e di queste il 69,1% a dipendenti e il 30,9 ad autonomi. A Sassari le pensioni complessive sono 93.831 (il 22,9% della popolazione) e sono erogate per il 68% a dipendenti e per il 32% ad autonomi. Seguono Nuoro, con 65.485 pensioni (il 33,8% della popolazione), di cui il 61,5% a dipendenti e il 38,5 ad autonomi, e Oristano con 36.050 pensioni (il 25,4% della popolazione) di cui il 57,4% a dipendenti e il 42,6 a pensionati autonomi. L’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore sul valore medio delle pensioni conferma la delicata situazione in cui si trovano i pensionati sardi. «È da tempo», ha osservato il segretario generale della Cgil Enzo Costa, «che la Cgil denuncia il fatto che ad infoltire la schiera dei nuovi poveri sono soprattutto famiglie che vivono del solo reddito da pensione». Per questa ragione, secondo la Cgil, è sempre più urgente che il governo nazionale intervenga con un provvedimento di defiscalizzazione dei redditi da pensione e da lavoro dipendente: «I pensionati e i lavoratori», ha concluso Costa, «sono gli unici, almeno per adesso, a pagare il prezzo della crisi».

 

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