CONVERSAZIONE INTORNO ALLA FERULA: INIZIATIVA A LOSANNA DEL CIRCOLO “NURAGHE”


di Roberta Pilia

E’ stata ancora una bella serata quella organizzata dal Nuraghe di Losanna, sotto l’egida dei Circoli Sardi in Svizzera e del patrocinio della RAS. Un bel gruppo di persone fedeli, con tanto di bloc-notes in mano, qualche adolescente accattivato dalla mitologia del racconto, tutti nostalgici allo scorrere delle immagini, come ha sottolineato la Presidentessa Josiane Masala nei suoi saluti iniziali. L’argomento dell’incontro non era a prima vista dei più facili, che la ferula, pianta mitica in tutti i sensi, dell’area mediterranea, non è proprio conosciuta da tutti. Così pensavo prima di notare quanti richiami alla memoria sollecitavano nel pubblico le foto della presentazione. Non ho fatto eccezione e anch’io mi sono armata di lapis e quadernetto per non lasciarmi sfuggire niente di quello che il Sig. Tindaro Gatani ci trasmetteva. Quante emozioni suscitate da un piccolo, leggerissimo “scannuccio” accanto al fuoco, o delle miniature di mobili, carretti… scolpiti a colpi di “arresoa” dalle mani abili di artigiani per niente lontani nel tempo, o ancora prati inondanti dal giallo luminoso della pianta in fiore… E grazie al numero impressionante di riferimenti storici e mitologici, aneddoti, qualche provocazione col solo scopo di sfatare miti e conoscenze errate, il nostro conferenziere è riuscito a catturare l’attenzione di tutti, giovani compresi! Questi giovani della ormai, terza generazione, che in vacanza in Sardegna riconosceranno in questo arbusto per niente banale, un elemento fondamentale della cultura e società agro-pastorale sarda. Apprezzata per la sua leggerezza, duttilità, fin dai tempi più antichi, la ferula poteva giocare davvero brutti scherzi a chi la manipolava senza conoscerne tutti i suoi segreti talvolta mortali. Segreti apparentemente conosciuti da chi la terra la viveva, vista la paura di mia madre, 91 anni di Sardegna non solo da cartolina, quando le ho spiegato che di ferula si doveva parlare al Nuraghe. Come se mari e monti non mi/ci separassero dalle campagne gialle di ferula della nostra isola, un avvertimento: ”Attenzione a come la usate, mì che è una pianta velenosissima, mortale!”. Decisamente, dagli incontri culturali del Nuraghe non si va mai via senza aver imparato… E non si va mai via senza aver condiviso gioiosamente, in fine serata, profumi e sapori della nostra terra…

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