GRAZIA DELEDDA UN NOBEL DALLA SARDEGNA ALLA LOMBARDIA: INIZIATIVE IN BRIANZA IN COLLABORAZIONE CON IL CIRCOLO SARDO DI MONZA

il convegno a Vimercate


di Salvatore Carta

Celebrare due personaggi come Grazia Deledda e Dario Fò, il 10 Dicembre, giorno dei Nobel, non è cosa di tutti i giorni. Ci ha riempito il cuore di gioia e di soddisfazione e ci ha arricchito culturalmente.  L’iniziativa, è stata organizzata dal Circolo Sardegna di  Vimercate – Concorezzo – Monza. ”Grazia Deledda un Nobel dalla Sardegna alla Lombardia”, fa parte di una serie di iniziative della Provincia di Monza e Brianza che si svilupperà nell’arco di un anno, con proposte a Monza, Concorezzo, Vimercate, Villasanta, Muggiò e in altre Cittadine della Brianza, con l’obiettivo di ricordare, far conoscere e rivitalizzare l’interesse, verso la figura della scrittrice sarda con conferenze, mostre, convegni e con un Murales a Monza, a lei dedicato, per il centenario del romanzo “Canne al Vento”, scritto nel 1913. Nell’appuntamento di Vimercate ha preso la parola l’Assessore alla Cultura e vice sindaco  di Vimercate Roberto Rampi che ha ricordato il precedente convegno sulla scrittrice nuorese svoltosi a Vimercate nel 2007, in occasione dell’ottantesimo del Premio Nobel per la Letteratura. Ha fatto poi propria la proposta di fare del 10 Dicembre la Giornata della Letteratura. Porterà poi in giunta la proposta di dedicare una via o l’Auditorium della Biblioteca di Vimercate a Grazia Deledda. Ha preso poi la parola Antonello Argiolas, Vice Presidente della FASI e coordinatore dei circoli sardi della Lombardia, che ha ringraziato il Circolo Sardegna per le lodevoli iniziative per valorizzare la figura di Grazia Deledda. Argiolas che è stato per tanti anni presidente del Circolo Grazia Deledda di Magenta, non ha nascosto di commuoversi ed appassionarsi tutte le volte che si parla del Nobel sardo. Hanno partecipato Fabrizio De Giovanni e Maria Chiara Di Marco della Compagnia Teatrale “Dario Fo e Franca Rame” che hanno parlato del Maestro Nobel Dario Fò.

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Un commento

  1. Roberto Finoli (Svezia)

    Mio figlio si chiama Elias dal romanzo Elias Portolu di G. Deledda.

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