LA PRESENZA DELLA SARDEGNA AL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA: SE LA REGIONE AFFONDA IN LAGUNA …

la conferenza stampa con la presenza di esponenti istituzionali della Sardegna

la conferenza stampa con la presenza di esponenti istituzionali della Sardegna


di Enrica Anedda

Sembrerebbe nata sotto una buona stella la prima volta della Film Commission Sardegna alla Mostra del Cinema di Venezia: ben tre film ambientati nell’ Isola, due dei quali diretti da registi sardi, Peter Marcias e Salvatore Mereu (quest’ultimo insignito del Premio per la Produzione più creativa a basso costo). Tutti assistiti dallo sportello della FC che hanno contribuito non poco a far splendere la buona stella sarda.  Al piacere di sentire il profumo di Sardegna fra i tappeti rossi e le sale dell’hotel Excelsior hanno fatto, però, da contraltare il disappunto e la delusione per una trasferta che poteva essere organizzata molto meglio. All’incontro coi giornalisti per il film di Mereu i giovani attori delle scuole cagliaritane non hanno potuto partecipare per questioni burocratiche e per difetti di organizzazione, ma anche durante la conferenza stampa della nostra Film Commission, alla quale hanno partecipato l’assessore, il capo di gabinetto e altri sei dipendenti regionali (oltre l’ufficio stampa e Gian Luigi Nieddu che ha allestito lo stand e che, con alcune collaboratrici, lo ha presieduto dall’inizio del festival) gli intoppi non sono mancati. Ad esempio la scelta del luogo, talmente rumoroso che l’assessore Baire stava per consumare le corde vocali per far arrivare la sua voce a due metri di distanza. E poi l’assenza dei registi: perché Marcias, Mereu e Marion Hansel (regista di “Noir Ocean”, ambientato nella base Nato dell’isola di Santo Stefano) non erano seduti accanto all’assessore? Dove erano? Doveva essere un’occasione per presentare la Film Commission ma anche le opere “sarde” o no? L’assessore ha assicurato un impegno sempre maggiore della Regione verso il cinema e ha indicato alcune delle produzioni assistite dalla FC: 7 nel 2009 e 18 nel 2010 (fra cui un film di Pieraccioni), ma ha glissato su temi scottanti come quello del ritorno del Premio Solinas in Sardegna sollecitato dall’intervento di Anna Maria Granatello, direttrice del Premio. In parte consolatoria la buona riuscita del ricevimento con il rinfresco e il concerto di Luigi Puddu, organizzato e fortemente voluto dal consigliere comunale Maurizio Porcelli (presente anche lui a Venezia), che si è tenuto nella villa degli autori per la presentazione del bel documentario di Marcias con la produzione dell’Alambicco: “Liliana Cavani, una donna nel cinema”.  La delusione maggiore è maturata però la mattina successiva al seminario “Cinema e territorio” organizzato dall’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) e tenutosi all’Excelsior a fianco dello stand della FC Sardegna, introdotto dalla presentazione di un progetto sulle diverse forme di intervento nel cinema attuate dalle regioni italiane. Erano presenti, oltre a Maurizio Gemma, presidente del coordinamento Film Commission, tutti i maggiori esponenti del settore. Assente ingiustificata la Regione Sardegna, della quale ci saremmo aspettati di trovare almeno una parte della ricca rappresentanza, ancora presente a Venezia. Un’altra occasione persa, nonostante la Sardegna abbia estremo bisogno di confrontarsi con le altre realtà nazionali anche per comprendere la direzione da assumere nel futuro prossimo.

* Cinemecum

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