I CENTOCINQUE ANNI DI MARIANNA LOI: DA DORGALI, IL RITRATTO DI UNA MADRE ESEMPLARE E DI UNA NONNA DOLCISSIMA

Marianna Loi

di LUCIA BECCHERE

Marianna Loi, nata a Dorgali il 21 febbraio 1918 da padre contadino e madre casalinga, a soli nove anni, dopo la terza elementare ha indossato la gonna sarda, sa vardetta, segno distintivo di apprendistato educativo per indirizzare precocemente le bambine al futuro ruolo di spose e di madri a cui inevitabilmente erano destinate. Con la mamma faceva il pane per venderlo contribuendo al sostentamento della famiglia composta da 4 figli. A 18 aveva conosciuto Antonio Sotgia pastore contadino e a venti lo aveva sposato. Ricorda il giorno del loro matrimonio quando indossava la camicia del costume senza su pannuzzu ‘e seda perché povera. Insieme formavano una coppia molto affiatata, lei lo seguiva in campagna e lo aiutava perfino nella custodia del bestiame al monte Omene. Dalla loro unione erano nati 7 figli, uno venuto a mancare a 18 mesi.

Come conciliasse il lavoro e la famiglia ce lo spiega la figlia Maria Maddalena: “I primi due figli li portava con sé, poi con la nascita del terzo, il babbo le ha imposto di rimanere a casa dove, da brava massaia doveva provvedere a quello che era il fabbisogno della famiglia, faceva il pane, la pasta e le salsicce perché nulla si poteva comprare. Inoltre era lei ad accudire gli anziani genitori in quanto le sorelle vivevano oltre Tirreno. Senza mai lamentarsi di tanta fatica”.

Che mamma è stata? “Un maresciallo. Comandava sempre lei, metteva in riga tutti e lo fa tuttora benché adulti e sposati. Tuttavia per me è la più bella e la più preziosa mamma del mondo

Poi, sorprendentemente è cambiata. Oggi è dolcissima coi 27 nipoti e gli 11 pronipoti che la sommergono di coccole e attenzioni, a loro racconta di tutto e per questo conoscono ogni curiosità della sua vita. Fino a qualche anno nel narrare gesticolava e scimmiottava anche noi figli. Molti particolari a me sfuggono, perché lei è ancora lucida di testa, io meno”.

Cosa vi ha insegnato? “Il rispetto verso il prossimo. L’educazione era alla base di ogni cosa. Ai genitori e agli adulti dovevamo dare del voi e lo facciamo ancora oggi che siamo vecchi.Posso affermare che lei non ha mai litigato con nessuno”.

Il piatto preferito? La trippa, il maialetto, sa cordedda, le anguille arrosto e la pecora in tutte le salse.

Dove trascorreva le vacanze? Fino a due anni fa al mare di Cala Gonone, da giugno a settembre. Quando era più giovane, ha viaggiato per l’Italia in compagnia di mie sorelle che vivono a Roma e col gruppo degli anziani di Dorgali ha visitato la Spagna e la Francia.

Come trascorre la giornata? Mattina e sera riceve visite, guarda la tv, legge puntualmente L’Ortobene, fino a poco tempo fa senza occhiali, tuttavia è sempre meno collaborativa perché evidenzia un deficit funzionale dell’udito e si sposta con l’aiuto del deambulatore.  Il giorno del suo 105esimo compleanno era serena e felice di tanta attenzione. Ha seguito con devozione la messa che il parroco ha celebrato in casa. La sera era solo stanca per le numerose presenze.

Un aneddoto? “Racconta di essere stata una scolara piuttosto monella e di aver punto una compagna di classe col pennino che intingeva nel calamaio. Il maestro per punirla l’aveva mandata in una classe maschile. Era scappata e aveva fatto ritorno a casa piangendo per la punizione subita”.

“Adoro mia nonna – chiosa la nipote Angela – perché ama stare in compagnia. E’ sempre stata solare e ottimista, questo è ciò che più mi piace di lei”.  Vedova dal 1986, oggi Marianna Loi vive con un figlio scapolo, circondata dalla presenza protettiva di tutti i familiari.

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Un commento

  1. Giovanna Cancellu

    Complimenti signora Lucia non si poteva smentire un forte abbraccio.

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