LE PERSONE DELLA PORTA ACCANTO: “FIGLI DI SARDEGNA, RACCONTI DI VITA” IL SECONDO VOLUME DI STEFANIA CUCCU

Stefania Cuccu

di ELIO TURIS

È stato pubblicato a novembre il nuovo libro della scrittrice sarda Stefania Cuccu dal titolo “Figli di Sardegna, racconti di vita II”, un’altra prova d’autore per la scrittrice innamorata della sua isola e della sua gente.

Un libro da leggere e rileggere che ci fa riflettere e soffermare sui veri valori della vita, valori che troppo spesso sono annebbiati dalla quotidianità stressante e incalzante.

“Figli di Sardegna, racconti di vita” è anche una testimonianza d’amore verso la nostra terra…attraverso il racconto delle persone comuni. Persone ‘della porta accanto’ che ti accolgono con calore in casa per raccontarti il senso che hanno dato alle loro vite.

Persone semplici che hanno fatto della propria esistenza un capolavoro aiutando le persone in difficoltà o lavorando per portare la Sardegna oltre i confini regionali e nazionali: è il caso Cosimo Tavera, emigrato sardo originario di Ittiri e emigrato in Argentina che ha speso la sua vita per aiutare tutti i sardi emigrati nella “Terra Promessa” o  come Franco Mascia che con i suoi cortometraggi, l’ultimo dal titolo “Fragheterra”, cerca di combattere gli stereotipi di cui siamo spesso vittima fuori dalla nostra regione e racconta una storia che valorizza il popolo sardo e la Sardegna, come terra da amare e rispettare perchè abbiamo una storia bella, interessante e importante, diversa da tutto il resto dell’Italia, che dovrebbe essere onorata e conosciuta.

C’è poi Mauro Aresu, che con una geniale intuizione, racconta la storia e la sua passione per l’archeologia preistorica e nuragica, con cui è riuscito a dare una versione originale e plausibile, della nascita dei più famosi monumenti archeologici esistenti in Sardegna: Nuraghi, Tombe dei Giganti, Menhir, Dolmen, Domus de Janas all’interno dei quali sono stati ritrovati numerosi bronzetti nuragici. 

Ed è proprio dai bronzetti nuragici che prende avvio il percorso di vita, e di lavoro, di un ragazzo sardo che, attraverso l’archeologia sperimentale, ci porta alla scoperta delle nostre origini. Andrea Loddo è forse l’unica persona al mondo capace di riprodurre un bronzetto nuragico con le stesse tecniche usate dai nostri avi. Nel suo lavoro, portato in giro per le piazze della Sardegna e nelle scuole, c’è il desiderio di avvicinare le persone alla nostra storia, alle nostre origini e far conoscere anche ai turisti l’affascinante e misteriosa civiltà nuragica.

La Sardegna vista quindi fuori dai canoni tradizionali, quindi, che vede l’isola esclusivamente come meta di turisti affascinati dalle nostre coste come racconta Pietro Floris, emigrato a Perugia. La Sardegna è anche altro; è soprattutto cultura… tradizioni…di cui andiamo tanto orgogliosi…

La Sardegna è anche fonte d’ispirazione per tanti artisti che hanno voluto raffigurarla tramite le loro opere, ispirandosi alle tradizioni dell’isola, soprattutto nelle zone dell’entroterra. Noi sardi abbiamo anche un altro primato. Siamo la terra più longeva al mondo. Vari studiosi si sono dedicati alla ricerca del nostro “elisir di lunga vita” puntando l’attenzione talvolta sull’alimentazione, talvolta sull’ambiente o sullo stile di vita… Grandi esperti sono andati alla ricerca del segreto della longevità analizzando anche il patrimonio genetico dei centenari…Insomma, una mobilitazione da parte del mondo scientifico che ha portato in Sardegna studiosi di fama internazionale…

E poi ci sono loro: una coppia di cui la Sardegna può vantarsi, marito e moglie, che con semplicità e umiltà, senza la pretesa di dare risposte universali, ha voluto fissare la bellezza e la peculiarità della nostra isola, con l’arte della fotografia. Lui è Pierino Vargiu e lei è Angela Mereu, autori di mostre fotografiche e di due volumi dal titolo “Centenari di Sardegna”. 

La nostra cultura è fatta anche di racconti, leggende, preghiere e canti spesso trasmessi solo a livello orale. 

Arriva però un momento nel quale è necessario che qualcuno fissi su carta questo continuo stratificarsi di esperienze e di saggezza… 

E di emigrazione e di amore per la Sardegna parla ancora “Figli di Sardegna”, con la storia di Antonio Carta, raccontata dal figlio Giovanni, che emigra a Biella per lavoro e dà vita al circolo degli emigrati sardi. Come la storia di Teresa Mariani, una storia d’amore per la famiglia e per la Sardegna, isola alla quale riesce a stare legata grazie al circolo degli emigrati sardi di Cremona.

E ancora, la storia della emigrazione in Argentina “la terra promessa” attraverso i racconti di Giovanna Signorini Falchi e di Margherita Tavera.

Stefania ci ha abituati a degli standard di scrittura elevati, ma stavolta la forza emotiva viene amplificata dalle storie che racconta; non ci sono metafore né aforismi, solo la concretezza della vita vera.

Il libro “Figli di Sardegna, racconti di vita” si trova in vendita su Amazon.

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3 commenti

  1. Grazie Elio Turis.
    Grazie Massimo Perlato.

  2. Un libro da leggere, rileggere e fissare nella mente! Se volete poi approfondire bisogna leggere anche “Figli di Sardegna” volume primo! Due libri che vi faranno fare un viaggio in Sardegna seduti comodi sulle vostre poltrone! Aiutiamo l’arte soprattutto quella fatta solo di passione e tanto lavoro!

  3. la fretta di raccontare e la voglia di amare sardegna e sardi , fa di questa amabile donna una grande raccontatrice di storie comuni, trasformandole da storie semplici in affascinanti racconti.
    grande STRFANIA❤️

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