PER CELEBRARE IL VENTENNALE DELLA SUA FONDAZIONE, L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CITTÀ DELLA TERRA CRUDA ORGANIZZA DUE CONFERENZE TEMATICHE IN CUI SI CONFRONTERANNO ESPERTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO. APPUNTAMENTI A SERRENTI (29 APRILE) E SAMASSI (IL 30)

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di ALESSANDRA GHIANI

Due giorni di confronti a vent’anni dalla nascita dell’Associazione Internazionale delle Città della Terra Cruda con l’evento “Viaggio nella terra cruda in Italia 2001-2021” declinato in due macrotemi: il contributo dell’architettura di terra cruda alla transizione ecologica e il ruolo della rete internazionale delle Città della terra cruda. Ospiteranno gli incontri il Laboratorio Arti della Terra di Serrenti e il cinema Italia di Samassi.

Il lavoro collettivo portato avanti dal 2001 a oggi dalle Città della terra cruda sfocia in due momenti di riflessione che si ricongiungono alle esigenze sempre più attuali di sostenibilità e alla transizione ecologica. Proprio a questo tema è dedicato il primo incontro previsto per venerdì 29 aprile a Serrenti, nel Laboratorio Arti della Terra di via Santa Barbara, con un convegno dal titolo “Il contributo dell’architettura di terra cruda alla transizione ecologica”.

«Gli incontri sono l’occasione per fare il punto su ciò che è stato fatto in questi vent’anni  in cui l’associazione è cresciuta moltissimo, così come è cresciuta la sensibilità verso la salvaguardia del patrimonio architettonico in terra cruda, che rappresenta anche l’identità dei territori», afferma Enrico Pusceddu, presidente dell’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda. «Queste costruzioni possono diventare le architetture sostenibili richieste dalla transizione ecologica. Per questo porteremo ad esempio una serie di buone prassi che giungono dall’Europa e che permettono a tutti di ricostruire o costruire ex novo edifici in terra cruda», prosegue. «Getteremo uno sguardo al passato evidenziando che queste architetture rappresentano il futuro essendo un preciso riferimento per le più aggiornate tecnologie della bioedilizia contemporanea».

Sabato 30, al cinema Italia di Samassi, sarà invece protagonista la rete internazionale delle Città della terra cruda con un incontro a questa dedicato introdotto dal videodocumentario “La terra cruda in Italia” realizzato dal regista Alonso Crespo.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro di rete svolto finora e dell’importante contributo della Regione Sardegna e dell’assessorato dell’’Urbanistica in particolare, che ha avuto un ruolo fondamentale nelle attività di internazionalizzazione dell’associazione e del consolidamento della rete tra Comuni europei», conclude Pusceddu.

VENERDÌ 29 APRILE, dalle 9 alle 13

“Il contributo dell’architettura di terra cruda alla transizione ecologica”

Intervengono:

Pantaleo Talloru – Sindaco di Serrenti

Enrico Pusceddu – Presidente Città della terra cruda

Maddalena Achenza, dell’università di Cagliari: Architettura di terra lo scenario internazionale

Gaia Bollini, architetta Comitato scientifico Città della terra cruda: La terra, da materia a materiale. Transizione ecologica e scenari possibili.

Giuseppe Desogus, dell’università di Cagliari: Progetto “Antiche dimore in classe A”

Gianfranco Conti, architetto dell’associazione Terrae: Un viaggio nella terra cruda in Italia – 2001-2021

Anna Paola Conti, architetta dell’Ecomuseo di Villa Ficana: Lo strumento del Vincolo. Dalla conservazione culturale alla conservazione attiva.

Pasquale Dragonetti, ingegnere: Le case di terra e la “perdita di paesaggio” in Basilicata

Marco Bianchi, dell’associazione MuDIS: Il progetto Museo diffuso insediamento sparso

Sergio Sabbadini, architetto ANAB TerraMigakiDesign: Il materiale terra per il green design

Chiara Cocco, dell’associazione Terras e ricercatrice University College Dublin: La piattaforma web MEA (Map of Earthen Architectures)

Manuela Mattone, del Politecnico di Torino: Dalla conoscenza alla conservazione: ricerca e sperimentazione

Viola Toccafondi, architetta: La normativa tedesca “Regole sulle costruzioni in terra cruda”

Ivan Blečić, dell’università di Cagliari: Progetto Master PIE – Manuale operativo per la gestione del patrimonio costruito in terra cruda

Alina Negru e Alessandro Serra, dell’Associazione Recult – Romania: Le terre del Banato

Pilar Diez, Arquitecta cofundadora de “Made in tierra Spain” coordinadora de “Palomares de Palencia”: Palencia: pueblos de tierra. Arquitectura y Activación territorial

Apostolos Mousourakis, dell’associazione Piliko – Grecia: Il progetto Associazione Piliko

Joachim Holder, del Consorzio DVL – Germania: Progetto internazionale di costruzione in terra cruda promosso dal consorzio DVL

SABATO 30 APRILE, dalle 10 alle 13

Proiezione del video-documentario “La terra cruda in Italia” a cura del regista Alonso Crespo

Incontro istituzionale “La rete internazionale delle Città della terra cruda”

Intervengono:

Enrico Pusceddu, presidente Città della terra cruda

Antonello Sanna, dell’università di Cagliari

Mauro Bertagnin, dell’università di Udine e membro di CRAterre

Luis Calderòn, Vicepresidente Deputation de Palencia (Spagna)

Delia Barbu, dell’associazione TIMIS (Romania)

Apostolos Mousourakis, dell’associazione Piliko (Grecia)

Joachim Holder, del Consorzio DVL (Germania)

Salvatore Cherchi, dell’ISPROM (Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo)

Quirico Sanna, assessore dell’Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna

Entrambi gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero, ma i posti sono limitati ed è necessario prenotarli sulla piattaforma Eventbrite. Di seguito i link:

Incontro di venerdì 29 aprile, Laboratorio Arti della Terra, via Santa Barbara, Serrenti

Incontro di sabato 30 aprile, cinema Italia, piazza Italia, Samassi

Prevista con una celebrazione a parte il 21 maggio prossimo l’inaugurazione della nuova sede delle Città della terra cruda in via San Geminiano a Samassi.

L’ASSOCIAZIONE

Nasce a Samassi il 16 novembre 2001. Fondatori dell’Associazione sono per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia e per l’Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Oggi aderiscono all’Associazione quaranta Comuni in rappresentanza delle Regioni Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, alcuni enti territoriali, un ente Parco, liberi professionisti, associazioni e imprese. Una realtà sempre più orientata anche all’internazionalizzazione con una rete solida di Comuni europei.

È un’alleanza tra le città che riconoscono il valore delle architetture e degli insediamenti in terra cruda quali componenti del paesaggio che caratterizzano il loro territorio, come base per un modello di sviluppo sostenibile. Promuove il riuso del materiale terra cruda nella filiera dell’edilizia contemporanea, a partire dalla tutela, il recupero, il riuso degli edifici tradizionali in terra cruda e l’impiego di materiali naturali in edilizia per sostenere l’abitare sostenibile. Aderisce al Documento internazionale “Abitare la terra, per il diritto a costruire in terra cruda”, promosso nel 2010 da CRATerre, Ecole Nationale Supérieure d’Architecture di Grenoble e dalle numerose istituzioni e personalità che promuovono l’architettura di terra nel mondo.

Contatti

Via Vittorio Veneto, 40

09030 SAMASSI (SU)

tel. +39.070.9382084

terracruda@legalmail.it

info@terracruda.org

www.terracruda.org

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