BANCAROTTA PER LO STORICO TOUR OPERATOR INGLESE THOMAS COOK: DANNI ECONOMICI INGENTI ANCHE IN SARDEGNA

di MAURO PILI

Per bancarotta fallisce il tour operator Thomas Cook. Tutti i siti online di prenotazione e di informazione della compagnia sono stati bloccati. Caos in molti aeroporti europei dove tutti i voli della compagnia sono stati cancellati sin dalle prime ore del mattino della giornata di ieri.

Sparisce uno dei più grandi operatori turistici al mondo. Erano molte le strutture sarde convenzionate, in particolar modo come mete preferite, la costa di Orosei e Dorgali

Centinaia di turisti della compagnia di Thomas Cook risultano essere bloccati in Sardegna. La maggior parte negli alberghi ad Orosei. Approssimativamente si calcola un buco di diversi milioni di euro lasciato in una decina di alberghi sardi. Ad Orosei in un solo albergo stecca da 350 mila euro, i turisti o ripagano il viaggio o devono partire e pagarsi un nuovo volo. La situazione legata alla bancarotta scattata con effetto immediato ha mandato in tilt aeroporti e agenzie di viaggio, insieme ad alberghi e strutture ricettive in gestione diretta della compagnia. La Sardegna già dal 2013 era una delle mete privilegiate di una delle più vecchie compagnie di viaggio al mondo, fondata da Thomas Cook nel 1837. Il disastro economico finanziario rischia di avere gravissime ripercussioni anche in Sardegna e l’imminente Brexit potrebbe rendere ancor più difficile il recupero di crediti milionari maturati in questa stagione ancora in corso soprattutto per i turisti inglesi presenti nell’isola. Il governo inglese si è impegnato a proteggere i turisti inglesi e rimpatriarli, si parla di 150.000 di soli inglesi ancora in vacanza, ma non è dato sapere se abbia previsto protezione per i turisti della Thomas Cook che si sono svegliati con la catastrofe finanziaria che ha portato alla conclusione anticipata delle vacanze sarde e non solo. Nel mondo sono ancora in vacanza con la Thomas Cook 600.000 turisti.

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