DECRETO REGIONALE PER LA PESCA DEL CORALLO ROSSO SARDO: LA REGOLAMENTAZIONE PER IL 2011


di Cristoforo Puddu

L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale, guidato da Mariano Contu, ha fissato le regole che disciplinano la pesca del corallo “nelle acque territoriali prospicienti il territorio della Regione Autonoma della Sardegna”. Le disposizioni interessano il periodo di esercizio consentito (dal 1° maggio al 15 ottobre), la quantità giornaliera di prelievo e la definizione delle zone interessate alla pesca. La regolamentazione per l’anno 2011, in considerazione anche delle indagini sullo stato di sfruttamento svolte dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Cagliari, prevede un limite di 30 autorizzazioni e consente il prelievo a profondità non inferiori a 80 metri; l’assessorato promuove azioni di tracciabilità-etichettatura per riconoscere nel tempo le diverse partite di corallo rosso raccolte nel mare territoriale dell’Isola. Nella stagione 2010, con 21 autorizzazioni concesse per le aree di Alghero, Bosa, Santa Teresa, Sant’Antioco-Calasetta e Castelsardo, sono stati pescati ben 2.080 chilogrammi della pregiata risorsa di “oro rosso”. Il corallo rosso (Corallium rubrum Linnaeus, 1758) appartiene alla famiglia delle Coralliidae ed ha habitat ideale e distribuzione nel Mediterraneo; particolarmente prezioso quello sardo che, come quello pescato quantitativamente nella “Riviera del Corallo” di Alghero,  si caratterizza per qualità, compattezza e particolarissimo colore rosso rubino. Il corallo sardo è commercializzato e richiestissimo per la creazione di gioielli ed opere d’arte.

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