LUCI E OMBRE SUL FUTURO DEI CIRCOLI DEGLI EMIGRATI SARDI: LA MACCHINA ORGANIZZATIVA F.A.S.I. AL LAVORO IN PREPARAZIONE AL V° CONGRESSO CHE SI TERRA' NEL 2011

da sinistra: Virgilio Mazzei, Filippo Soggiu, Tonino Mulas, Serafina Mascia, Bruno Culeddu

da sinistra: Virgilio Mazzei, Filippo Soggiu, Tonino Mulas, Serafina Mascia, Bruno Culeddu


di Massimiliano Perlato

Primi tasselli del mosaico che comporranno la realizzazione del prossimo Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, sono stati apportati al Direttivo Nazionale svoltosi a Milano a cui hanno preso parte i delegati dei 70 circoli presenti sul territorio nazionale. Se la data e la location sono ancora ampiamente da definire (ad oggi appare il periodo autunnale e Padova, la data e la sede maggiormente candidate all’evento), il primo passo è stato fatto con l’approvazione del regolamento di questo V° Congresso degli emigrati sardi. Un regolamento, così come ha diffusamente sciorinato nella sua relazione il Presidente Tonino Mulas, che s’incentra sui delegati che accederanno all’importante appuntamento, sulle attività pre-congressuali dei circoli e delle circoscrizioni e tanti altri punti messi al vaglio uno per uno.

Il Congresso F.A.S.I., ha evidenziato Mulas, approda indubbiamente in un periodo non felice vista la situazione di grave crisi economica che attanaglia il Paese e principalmente la Sardegna che sta vivendo una condizione estremamente problematica. La crisi sociale che alimenta nuove ondate di emigrazione, seppur diversa da quella canonica degli anni 60, vede giovani laureati uscire dall’isola in cerca di fortuna e risorse. Anche il mondo dell’emigrazione, continua Mulas, si deve fermare per individuare una riflessione profonda e autocritica. Il quesito sul futuro dell’emigrazione sarda organizzata è ben vigente nei pensieri di tutti: necessita far quadrato e tentare con tutte le energie di porgere un contributo, vivendo distanti dall’isola, alla regione Sardegna. Questi concetti, sottolinea Mulas, sono stati diffusamente affrontati anche nei recenti Congressi della Federazione tedesca e svizzera. I prossimi anni metteranno a dura prova le associazioni degli emigrati perché se verranno avvalorate le linee politiche sarde che preavvertono tagli del 25% sulle risorse a disposizione dell’Assessorato al Lavoro a cui fa capo il mondo migratorio, ecco che questa forbice, ineluttabilmente andrà a percuotere anche le Federazioni dei sardi in giro per il mondo. La situazione è preoccupante. Ma si sa, gli emigrati hanno la pelle dura e di conseguenza prima di darsi per vinti, si lotterà per portare avanti ideali e progetti: come sempre. Anche per questo, Serafina Mascia, vice Presidente F.A.S.I., ha a grandi linee rimarcato quali sono i programmi inoltrati alla Regione Sardegna per il futuro. Si parla di una Conferenza Internazionale in Sardegna che implicherà le nuove generazioni. Giovani che sopraggiungeranno da ogni continente nell’esperimento di socializzare e fare rete, adoperando così le nuove tecnologie che raffigurano il futuro della comunicazione. Ma anche una seria attenzione alla produzione sarda con un’idea denominata “Sardinia wine and food” da proporre in 4 città della penisola per caldeggiare le peculiarità dell’isola. Avvincente anche il progetto Tenores riguardante la valorizzazione della caratteristica tipica sarda che è divenuta nel contempo patrimonio dell’Unesco. Infine proseguire il doppio cammino già avviato in Italia che riguarda sia il concorso di cortometraggi sull’emigrazione sarda, sia la salvaguardia della memoria storica con le interviste in limba agli emigrati da svolgere all’estero. Sono state pianificate le principali mostre per il 2011 del concorso F.A.S.I. “Fratelli d’Italia” per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia celebrato per immagini. Bruno Culeddu, responsabile operativo di questo progetto, ha reso noto luoghi e date in cui questi eventi eccezionali si concretizzeranno: si partirà a Roma il 22 febbraio con la mostra a Montecitorio, per giungere in rapida successione a Firenze (dal 7 marzo), a Cagliari (dal 2 aprile presso la Fiera Internazionale) e con la logica chiusura a Torino (dal 23 settembre presso il Museo di Scienze Naturali). Questo progetto sarà prospettato all’estero con  la collaborazione delle ACLI e degli Istituti Italiani di Cultura. Conclusione del Presidente F.A.S.I. sulla “calda” questione legata al “Messaggero Sardo”. Mulas ha voluto mettere in chiaro la posizione F.A.S.I. in rapporto al taglio delle risorse previste per la versione cartacea del giornale, che presumibilmente provocherà un ridimensionamento dei numeri in uscita nel 2011. Tutta la Consulta dell’Emigrazione, di cui Mulas è componente, ha caldeggiato i voleri dell’Assessorato al Lavoro, nell’esigenza di risistemare gli investimenti della Regione nel settore dell’emigrazione, puntando su altre forme di comunicazione più al passo con i tempi.

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