AD UN PASSO DAL RITORNO NEL CALCIO CHE CONTA: NUORESE, CHE PASSIONE. E CHE DUELLO CON L’ALGHERO

Cocco

La Nuorese non finisce mai. Al cospetto di un grande pubblico, in uno storico stadio, il suo, la Nuorese non tradisce i tanti tifosi accorsi a riempire la tribuna e la curva. Rarissimo vedere per una partita di Promozione regionale quasi mille persone allo stadio. Ma Nuoro e la Nuorese sono questo.  Grazie anche ad una dirigenza seria ed attenta che ha ripreso a fare sognare, con i piedi per terra, tutti coloro che hanno a cuore i gloriosi colori verdeazzurri. Passione, tanta. Coraggio e tensione. Per tutti. Anche per i tifosi di fuori. E la Nuorese ne ha tanti. Lo Stintino, avversario di turno, è stato battuto con una prestazione d’orgoglio e da grande squadra. Due a zero. E tutto rimandato a domenica prossima a Sassari, in casa della Lanteri. Visto che proprio questi ultimi, di turno ad Alghero, dopo essere passati in vantaggio, si sono fatti prima raggiungere e, poi, superare dalla voce applicata per 3-1. Distanze, quindi, immutate. Nuorese punti 77,  Alghero 76. Ritornando alla Nuorese, a decidere l’incontro sono state due reti, tutte realizzate nel secondo tempo. La prima, di pregevole fattura, di Pittirra, e la seconda dell’ intramontabile capitan Cocco, al 93′ su rigore. Lo Stintino di mister Loriga, dal canto suo, non è venuto a Nuoro per fare una gita. E lo ha dimostrato. Giocando. E non regalando niente. La Nuorese scende in campo con questa formazione: Manfredi E., Puddu, Manfredi L., Steri, Peana, Emerson, Demurtas S., Demurtas A., Ngoy, Cocco, Pittirra. Unica formazione possibile da schierare per il tecnico cagliaritano, vista la defezione pesante del bomber Piredda per infortunio. Un modulo tattico giustificabile anche dallo schieramento avanzato di Pittirra come ala destra, proprio per tenere sotto pressione la difesa ospite.  Ed, alla fine, il risultato ha dato ragione al duo Pastraro- Pinna. Il clima è, naturalmente, quello delle grandi occasioni. Con la comparsa negli spalti e nei balconi dei vecchi bandieroni della C. E nel campo, della nuova bandiera con il bellissimo logo societario approvato dalla dirigenza Pittorra. La cui registrazione al Mise ha, di recente, portato alla riscoperta del riconoscimento della Nuorese come Patrimonio Nazionale. Ebbene, oggi, per l’ultima di campionato dei verdeazzurri in casa, oltre ai giocatori, “sono scese in campo” anche queste emozioni e sensazioni. A testimonianza di un blasone e di una storia da onorare e da rispettare. Oggi il Quadrivio- Frogheri, come ai bei tempi, è tornato ad essere, dopo Cagliari, il secondo stadio della Sardegna per affluenza di pubblico.  Se la Nuorese schiera da subito una formazione avanzata, dall’ altro lato lo Stintino risponde con Canalis, Sanna, Oggiano, Camarra, Manca, Bilea, Porcu, Cardone, Ruju, Gueli, Doukar. L’ingresso in campo delle squadre è preceduto da un minuto di raccoglimento per la scomparsa del tifoso verdazzurro Bobore Piquereddu. Si inizia con la Nuorese subito avanti. Con occasioni per Peana (traversa) e per S. Demurtas, neutralizzata da Canalis. Una punizione di Sua Maestà Emerson, battuta di par suo, fa di poco la “barba” all’ incrocio sinistro della porta di Canalis. Altra occasione, poi, nel finale del primo tempo capitata sui piedi di capitan Cocco, sventata anche questa dall’ estremo ospite. Nell’ unico minuto di recupero concesso dall’ arbitro Deriu di Oristano, si segnala l’unica occasionissima dello Stintino sventata da una grande parata di Manfredi. La seconda frazione di gioco inizia come, complessivamente, era finita la prima. Nuorese in avanti, alla ricerca del vantaggio. Ospiti arretrati per contenere. E non cambia il monologo. Un ulteriore miracolo di Canalis su tiro angolato di Cocco evita la capitolazione ospite. Che, però avviene subito dopo con una rete di pregevole fattura di Pittirra, autore di una grande prestazione. Realizzazione concretizzatasi a seguito di una girata a volo dell’ ala destra bonese su cross di A. Demurtas. Subito dopo Pastraro procede alla sostituzione di A. Demurtas per Medde ed avviene la “doccia fredda”: l’espulsione di Emerson, già ammonito, per simulazione. Inspiegabile ed ingiustificabile per un contatto che, effettivamente, parrebbe esserci stato. E che, comunque, priverà la Nuorese della “sua anima” per Sassari. Pastraro e Pinna cercano subito di “correre ai ripari” sostituendo S. Demurtas per Passalenti. Si registra quindi una grande occasione in contropiede per i verdeazzurri capitata sui piedi di Ngoy e sventata da Canalis. La partita arriva a scaldarsi anche nelle panchine. Ed a farne le spese sono il tecnico ospite Loriga e quello in seconda della Nuorese Pinna. Si arriva, così, al fatidico 93′, quello della “Nuorese che non finisce mai”. Ed all’ atterramento di Cocco in area di rigore ad opera dell’ ex Bilea che, poi, verrà espulso. Sarà il capitano a prendersi la grande responsabilità del rigore. Che verrà realizzato. A coronamento di una prestazione da grande squadra. Quadrata e coraggiosa. Con l’invito finale, rivolto a tutti i tifosi, alla città ed al territorio che hanno a cuore questi gloriosi colori, di un esodo verso Sassari per domenica 12 maggio. L’ Eccellenza chiama. La Nuorese ha nelle mani il proprio destino. Per iniziare la risalita verso il calcio che più gli compete. 

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39 commenti

  1. Riccardo Tavera

    Va’ be’ nell’articolo un po’ di scemenze ci sono scritte tipo lo stadio di Nuoro dopo Cagliari e’ il secondo stadio sardo per affluenza di pubblico😁

  2. Antonino Serra

    si sono portati un po troppo avanti….comunque forza Nuorese

  3. Luigi Rocchiggiani

    Da tifoso della Nuorese si sono dimenticati della Torres…sicuro il 3 posto…se fossimo stati in C come l’ Olbia ne avremmo fatto 3000…in promozione 7-800 a partita non e’ poco…ieri contro lo Stintino un migliaio di persone..una partita di promozione regionale…nonostante la crisi , sky e annessi…il pubblico ha sempre risposto…venire per credere…saluti

  4. Francesco Carta

    Il calcio che conta è almeno la D . Speriamo di arrivarci

  5. Giuseppe Carta

    nel caso della Nuorese è la D la categoria che le spetterebbe per storia e tradizione. Andare più sù e restarci sarebbe anche possibile, ma richiede grossi sforzi che al momento il territorio non sembra in grado di sopportare. Anche tenere una serie D sarebbe molto, non tanto arrivarci quanto restarci.

  6. Antonino Serra

    in bocca al lupo da Olbia

  7. Francesco Carta

    Si è ubriacato chi ha scritto l’articolo 😃

  8. Luciano Angius

    Forza torres

  9. Luigi Rocchiggiani

    anche il mariotti si riempiva…sono venuto diverse volte in trasferta anche da ragazzo…chiaro che i tempi sono cambiati per tutti…pero’ quando programmi bene..anche l’ Alghero lo ha fatto facendo uno squadrone ..per forza riportera’ il pubblico numeroso allo stadio .

  10. Salvatore Sanna

    L”eccellenza sarebbe il calcio che conta….Me gojoni…forse mi sono perso qualcosa… Comunque complimenti alla Nuorese calcio…

  11. Michele Atanasio

    L ALGHERO LA SQUADRA PIÙ FORTE….PURTROPPO ABBIAMO PERSO ALCUNI PUNTI IN CIRCOSTANZE PARTICOLARI….CMQ LA PIÙ FORTE

  12. Cristian Candrian

    Sappiate che nonostante x due anni non abbiamo usato lo scalarba di macomer, ma comodamente ci stanno 5000 persone, di cui 2500al coperto, senza usare le tribune difronte che possono contenere altre 500 persone

  13. Gianraimondo Farina

    Ai tanti contestatori indegni di questo articolo, si risponde in un solo modo e con un’unica risposta. 1- Si è scritto di stadio “Frogheri” ritornato ad essere, dopo 18 anni, lo stadio più frequentato della Sardegna dopo Cagliari. Vedere per credere le cronache della Nuorese in C e poi parlare.
    2- Il seguito della Nuorese fuori dalla Sardegna è innegabile e certificato
    3- È chiaro che il calcio che conta per la Nuorese non è l’Eccellenza. Il titolo è stato deciso dalla redazione di comune accordo. Per una risposta più completa si rimanda a quanto risposto dall’amico Giuseppe Carta in queste pagine.
    4- Si ricorda ai denigratori (che sono invitati a rivolgersi ad altre pagine) che la Nuorese è stata riconosciuta dal MISE, unica società sarda, fra le 300 PATRIMONIO NAZIONALE.
    Cordialmente.

  14. Giovanni Corraine

    Gia’ in promozione stiamo faticando…pur se siamo in testa…Certo qualche passo falso dopo la sosta lo abbiamo fatto, acqua passata. Pensiamo a domenica.

  15. Roberto Mundula

    Da che parte? Tecnicamente la Nuorese è di categoria superiore. Era imbattuta, 6 punti di vantaggio, miglior difesa poi perso punti inspiegabilmente in casa. Doveva vincere a mani basse ma, la figc sarda gli è contro atavicamente. Ultimo episodio espulsione assurda di Emerson.

  16. forza Nuorese sempre 💪💪💪 fino alla fine sempre conte sarò 💚💙💚💙

  17. Forza Nuorese 💪 un’ultimo sforzo e ci siamo 🤞

  18. Forza ragazzi tutti insieme ancora un piccolo sforzo e sarà eccellenza… forza nuorese..

  19. Luigi Rocchiggiani

    con rispetto per l’ Olbia 3 societa’ in Sardegna per campionati giocati tra i professionisti ..non e’ possibile un confronto con la Nuorese che gioca in promozione…la invito a vedere le immagini quando eravamo in Eccellenza,serie D,C/2 gestione Goveani..3000 persone in eccellenza 35000 abitanti..senza togliere niente ad altre gloriose società…andavamo in trasferta e riempivano gli stadi semivuoti..ma questo non lo dico io..basta chiedere agli addetti ai lavori di altre societa’ sarde e continentali…quando ero militare andavo a vedere le partite della Torres…7-8000 persone…grandissimo pubblico…forte attaccamento alla squadra ..chapeau

  20. Giuseppe Demuro

    certo, facevo solo un confronto dei dati, visto che quello della C sono ufficiali… la Torres ha fatto circa 3800 di media per ora. È vero, ad Olbia non c’è interesse per la squadra di calcio… se non appunto quando gioca contro la Torres

  21. Luigi Rocchiggiani

    chiaramente bisogna riconoscere che anche a Olbia anni 70-95 nelle gestioni Selleri-Putzu la squadra era fortemente seguita…poi a prescindere dal pubblico dopo Cagliari,Torres in 3 posizione c’ e’ sicuramente l’ Olbia.

  22. Davide Ziruddu

    Di calcio che conta penso si possa parlare dalla serie D in su.Detto questo complimenti alla Nuorese

  23. Roberto Mundula

    occhio all’ Ovodda e al suo capo cannoniere.

  24. Serafino Luigi Arru

    Comunque è vero che ad Alghero la Nuorese ha fatto una partita di contenimento, lasciando l’iniziativa ai giallorossi. Però è vero che il primo goal concesso all’Alghero era frutto della superficialità dell’arbitro, perché la palla non aveva superato la linea di porta. Visto e rivisto il filmato. Mentre invece, sul finire della partita, prima del fischio finale, rigore netto e evidente su Alessio Demurtas, sgambettato in maniera clamorosa, e l’arbitro, inspiegabilmente, ha sorvolato.

  25. Antonio Simula

    Mi scompiscio dalle risate se penso che il nostro atletico uri per il quarto anno consegutivo disputerà il campionato di serie D, uri un paesino di 3 mila abitanti, praticamente un rione di Nuoro o alghero🤣

    • Gianraimondo Farina

      Per rispondere in modo riepilogativo a tutti gli interventi cerchiamo di andare con ordine una volta per tutte.
      1. L’articolo ha voluto evidenziare il blasone storico per importanza della Nuorese, in Sardegna non secondo a nessuno. Tranne il Cagliari, ovviamente.
      2. La Nuorese è l’ unica società sarda, fra le trecento italiane di uno speciale elenco del MISE , ad essere stata riconosciuta PATRIMONIO NAZIONALE. Il logo ed il titolo della Nuorese hanno più valore di quello di Cagliari e Torres. Fin dagli anni Quaranta. A scanso di equivoci il MISE è il Ministero dello Sviluppo Economico.
      2. La Nuorese certamente non vanta i campionati in C della Torres o dell’ Olbia. Tre in tutto in Quarta serie. Tuttavia, con la Torres, vanta nei confronti diretti fra i professionisti un vantaggio di due vittorie: una nel campionato di Serie C2 del 1984-85 ed una nella Coppa Italia di Serie C 2007-8.
      3. La Nuorese è stata l’ultima squadra sarda a superare il primo turno a gironi della Coppa Italia di Serie C nel 2007-8
      4. Per seguito di tifosi in C la Nuorese era seconda solo al Cagliari. Nel girone di C2 in cui era inserita il Quadrivio di Nuoro era sempre lo stadio con media spettatori più alta. Anche rispetto a Sassari. Basta andare a vedere e leggere i tabellini e le note delle cronache: non meno di 2000 spettatori.
      4. Il seguito della Nuorese era ed è ancora testimoniato nel mondo dell’ Emigrazione sarda. Per seguito fra gli emigrati parliamo della seconda squadra sarda. Lo testimoniano le trasferte a Nord ai tempi della D e della C
      5. Se la Torres è la seconda squadra sarda per partecipazioni nel professionismo, ciò non lo è nel suo complesso, visto che si devono considerare anche i RISULTATI.
      6. Per cui la seconda squadra calcistica della Sardegna per risultati conseguiti nel professionismo è la gloriosa CARBOSARDA, arrivata a 30 minuti dalla B il 10 giugno 1956. Il cui titolo sportivo è ora quello del Carbonia, altra storica società del calcio sardo.
      7. Sull’ Atletico Uri in D e sullo “scompisciamento dalle risate”, rispondo con un semplice detto napoletano: “A dà passa’ a nuttata”. Prima o poi il “periodo storto” verrà per tutti. Per la Nuorese non può durare a lungo. E la domanda rimane la stessa: “Che senso ha tenere in D una squadra di un paese di 2000 abitanti in un’ isola come la Sardegna?”. Non vi è alcun intento polemico né si è contro l’Atletico Uri. Ma certamente una riflessione occorrerebbe farla per il calcio sardo.
      8. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

  26. Giuseppe Carta

    in proporzione agli abitanti Nuoro ha un’ottima affluenza, dipende poi dalla categoria in cui gioca la Nuorese. Quando erano entrambe in C ne aveva come e più di Olbia, ora per la Promozione ne ha parecchia. Dipende poi dalle annate e se la squadra va bene o va male. Certo, il seguito che ha la Torres è tutt’altra cosa e sarebbe sbagliato non sottolinearlo, anche perché Sassari è tre/quattro volte Nuoro.

  27. Franco Deroma

    Ritorno nel calcio che conta ? cazzarola è un gran vanto per un capoluogo di provincia……

  28. Francesco Carta

    Come pubblico la nuorese indubbiamente più di Olbia

  29. Giovanni Pinducciu

    Gianraimondo Farina per il punto 2) sarebbe interessante vedere il link, in cui si parla di questa classifica

  30. Gianraimondo Farina

    Giovanni Pinducciu eccoti subito accontentato. Buona lettura carissimo!http://www.tottusinpari.it/…/dal-ministero-delle…/

  31. Giovanni Pinducciu

    Gianraimondo Farina ti ringrazio, ma questo articolo, con tutto il rispetto, riporta la stessa notizia che peraltro hai scritto tu. Sto cercando in rete la fonte dalla quale si evince che il brand Nuorese vale di più di quelli di Cagliari e Torres ma onestamente non trovo nessuna notizia in merito.

  32. Gianraimondo Farina

    Giovanni Pinducciu nell’ articolo ci sono tutte le notizie che la Nuorese calcio ha comunicato. La Nuorese,che è una società seria, aveva, per l’occasione, convocato tutta la cittadinanza ed i tifosi all’ Exme’ di Nuoro, per rendere pubblica la notizia. Noi di “Tottus in Pari”, unico organo dell’ Emigrazione sarda nel mondo siamo stati gli unici a dare la notizia che è di grande rilievo. Al Mise, Ministero dello Sviluppo Economico vi è un elenco speciale di imprese (trecento) che sono “Patrimonio Nazionale”. La Nuorese è l’unica sarda. Fin dagli anni Quaranta. È un titolo ed un riconoscimento di grandissimo prestigio.Scusami carissimo.

  33. Gianraimondo Farina

    Giovanni Pinducciu in rete non troverai mai la fonte. La nostra fonte sono la Nuorese calcio ed il Ministero dello sviluppo economico che ha l’elenco speciale.

  34. Giovanni PInducciu

    Giovanni Pinducciu
    Gianraimondo Farina Francamente senza una fonte consultabile diviene un po’ difficile da credere, soprattutto considerata la straordinarietà della notizia.
    Personalmente ritengo improbabile pensare che il marchio Nuorese, benché si riferisca ad una realtà calcistica consolidata che rappresenta un’area geografica importante, venga riconosciuto come patrimonio nazionale, superando quello del Cagliari (che rappresenta una regione intera, vanta decenni in serie A e uno scudetto) o della Torres che comunque rappresenta la seconda città della Sardegna e vanta svariati anni tra i professionisti, con partite storiche alle quali in più occasione hanno assistito oltre 10 mila spettatori.

  35. Gianraimondo Farina

    Giovanni Pinducciu rispetto la tua opinione, ma la realtà dei fatti è un’ altra. La fonte consultabile c’è. Ed è il MISE. Ed è un Ministero. La questione del Patrimonio Nazionale và oltre i merli risultati sportivi (che, comunque anche la Nuorese ha conseguito). Dovrebbe essere motivo di grande vanto per tutta la Sardegna sportiva
    Ed, invece, vedo che suscita questioni di lana caprina. Con rispetto.

  36. Emanuele Priori

    Giovanni Pinducciu buongiorno a scriverle è una dirigente della Nuorese Calcio, la invito la prossima stagione, a venire presso il Campo Frogheri..Lì potrà avere tutte le delucidazioni, delle quali necessita.

  37. Giovanni Pinducciu

    Emanuela Priori buongiorno a lei. La ringrazio per l’invito e mi complimento per la sua intraprendenza e il lavoro svolto per difendere le sorti calcistiche (e non solo) della sua città, come encomiabile è anche il lavoro di cronista appassionato di Gianraimondo Farina. Tuttavia questa storia del “Patrimonio Nazionale” e del marchio che varrebbe di più di ogni altro in Sardegna andrebbe resa pubblica, magari supportata da qualche fonte, che possa rendere l’informazione una notizia difendibile. Perché se appare probabile che il marchio sia stato registrato antecedentemente rispetto ad altri club calcistici in Sardegna, molto meno immediata invece risulta la conversione di tale informazione nella notizia che “il marchio Nuorese vale più di quello del Cagliari”. Era su questo ultimo punto che chiedevo maggiori dettagli, anche se le mie richieste sono state dequalificate a “lana caprina”.

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