TESTIMONIAL CON LE SUE CREATURE: IL MAESTRO COLTELLINAIO PAOLO PUSCEDDU ALLA KERMESSE DELL’ARTIGIANATO A MILANO

Si è svolta nell’hinterland milanese, a Rho, “Artigiano in Fiera” evento attraverso il quale le aziende hanno potuto promuovere e vendere i loro prodotti e raccontare la loro storia e il loro lavoro valorizzando la cultura e la tipicità del proprio territorio. La grande vetrina internazionale giunta quest’anno alla 27^ edizione ha fatto registrare numeri da record: oltre 2mila gli espositori (per l’esattezza 2550), un milione di visitatori e 8 padiglioni che hanno ospitato ben 86 paesi dove artigianato, cultura, enogastronomia e turismo si sono offerti al marketing nazionale e internazionale. Presente, come avviene ormai da una decina d’anni, la Coltelleria l’Arburesa di Paolo Pusceddu per l’occasione ambasciatore della grande tradizione coltellinaia arburese e sarda. Nello stesso stand del padiglione numero 2 riservato alla Sardegna e tenuto a battesimo dall’Assessore regionale al Turismo Gianni Chessa presente, in perfetta simbiosi, anche la Coltelleria l’Arburese di Giulia Pusceddu erede di Franco compianto fratello di Paolo. Gli appunti di viaggio non mancano, ricchi di numerose gratificazioni professionali ma anche umane dal momento che lo stand nei dieci giorni di fiera è stato punto di riferimento e di incontro per numerosi emigrati desiderosi di riassaporare anche se solo per alcune ore profumo, sapori e visioni della mai dimenticata “madre patria”. «Una Fiera di grande valore internazionale dove la Sardegna presente con le migliori espressioni del suo artigianato ha fatto la sua bella figura – sono le prime parole del Mastro Coltellinaio Paolo Pusceddu al suo rientro in terra sarda – Presenti tutti i settori:  dall’agroalimentare alla ceramica, alle lavorazioni in ferro e in oro e filigrana, il settore della tessitura con i tradizionali tappetti e arazzi per finire con la  grande tradizione dei coltellinai dove la Sardegna assieme alla regione Friuli rappresenta il massimo sia nella qualità che nella quantità della produzione italiana». Le decine di migliaia di presenze registrate al vostro stand, tante di emigrati ma tantissime anche di un pubblico internazionale, denotano il sempre maggior interesse per la produzione di coltelli sardi.  Che spazio di mercato occupa in un simile contesto la Coltelleria l’Arburesa? «Il coltello l’Arburesa rappresenta da decenni una realtà importante sempre presente con le sue lavorazioni rigorosamente artigianali nelle migliori fiere nazionali e internazionali. Impreziosita dalle reazioni presenti sui social, dalle apparizioni sui media, televisioni e riviste specializzate e dalle vendite che spesso e volentieri spaziano anche fuori dai confini nazionali». Oltre l’obiettivo “marketing e promozione” la vostra presenza ha rappresentato un punto di riferimento anche per centinaia e centinaia di emigrati…«Sono stato alla Fiera con mia nipote Giulia che con bravura e grandi capacità imprenditoriali  ha preso in mano le redini della coltelleria ereditata dal padre, produzione figlia anch’essa della tradizione di famiglia che ebbe inizio tantissimo tempo fa con mio padre Mario. Detto questo ho sempre avuto un rapporto particolare con gli emigrati, per alcuni anni lo sono stato anch’io. Quindi cosa ho fatto? Ho preparato un coltello da collezione molto bello e particolare riservato agli emigrati arburesi che hanno visitato lo stand  messo in palio attraverso un’estrazione che alla fine ha premiato la signora Ornella Ruggeri da anni residente a Milano». Capostipite di un settore che per numero di addetti e qualità nella lavorazione porta Arbus a essere, assieme a Pattada, un autentico punto di riferimento per un mercato sempre più in espansione… «Sicuramente come prestigio siamo dopo Pattada, perché ci vuole rispetto per questo paese che nella produzione dei coltelli ha una storia molto più vecchia dell’Arburesa.

L’Arburesa grazie anche al grande lavoro di Giulia è praticamente venduta in tutto il territorio nazionale così pure le presenze al Museo del Coltello Sardo che gestisco da quasi un trentennio e che ogni anno conta oltre 20mila presenze molte delle quali straniere. Una tradizione dunque che si trasmette da padre in figlio che ebbe inizio intorno agli anni quaranta del secolo scorso dal fabbro Mario Pusceddu, mio padre,  che nell’officina del civico 15 di via Roma ad Arbus diede vita a questa attività di grande valore artigianale proseguita con successo dai i figli Franco e Paolo e affidata ora ai futuri Mastro coltellinai di nuova generazione i nipoti Tobia, Michele e Giulia che con bravura  e grandi capacità imprenditoriali si occupa del marketing.

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10 commenti

  1. Vincenzo Art Mineral

    Bravissimi💪

  2. Maestro Coltellinaio.. Oltreché Paesano coltelli Da Mostrare e vendere in Ogni Luogo da non Confondersi con altri Coltelli “L’ Arburesa”

  3. Andreina Decandia

    Ciao Sardegna

  4. W la pattadA

  5. Fiorenzo Tronci

    Comunque in questo caso sarebbe più opportuno dire w il coltello sardo!

  6. Franco Morandi

    Tanti auguri buona vendita

  7. Complimenti

  8. Lucia Enedina Campus

    Antica arte sarda

  9. Complimenti Paolo..
    .

  10. Renato Manfredi

    Favolosiiii

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