A CAGLIARI LA PRIMA REGIONALE DEL FILM LA “TERRA DELLE DONNE”

di BRUNO MOSSA

Il  27 aprile ha preso il via a Cagliari, al cinema Odissea, il tour isolano di La terra delle donne operaprima di Marisa Vallone.

C’è grande interesse per il film non solo perché ambientato nella Sardegna a cavallo della seconda guerra mondiale, ma anche perché la co-protagonista Paola Sini (che con la collaborazione di Marisa Vallone ha firmato anche la sceneggiatura) è stata insignita del premio Mariangela Melato come migliore attrice, al Bifest – Bari International Film Festival svoltosi nelle scorse settimane.

La terra delle donne racconta eventi e drammi esistenziali in una Sardegna rurale: due generazioni di donne molto particolari lottano contro i vecchi pregiudizi  per emanciparsi emotivamente e sessualmente. Il film è ambientato a Mandas, Seulo, Sadali, Nuragus, Isili, Foresta Burgos,Torralba, Alghero, Sassari, La Maddalena.

La produzione è di Fidela FilmArmeni Ges Productions – La Petite EnterpriseNew Time Spa, in collaborazione con Rai Cinema. Investitori esterni: Piepaolo e Raimondo Tilocca.

Il film è sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna e da Sardegna Film Commission.

La sinossi.

Fidela (Paola Sini) è, suo malgrado, la strega del villaggio: cura i malefici e fa nascere i figli di tutti, ma mai i suoi, perché è bene che nessun uomo la tocchi. In una famiglia bramosa di un figlio maschio, lei che è settima di una prole di sole donne, impara ad accettare quel ruolo sociale come unica fonte di rispetto, sacrificando nella sua solitaria intimità i suoi istinti più sinceri e la sua fragilità.

Ma quando il destino farà in modo che proprio a lei venga affidata Bastiana (Syama Rayner), un’altra settima figlia illegittima nata dalla relazione clandestina tra il soldato americano Thomas (Jan Bijvoet) e una donna sarda, Fidela non solo scoprirà la potenza di sentirsi madre, ma inizierà a vacillare e a mettere in discussione tutte le certezze che fino a quel momento le erano sembrate una condizione senza uscita E sarà l’incontro con James (Freddie Fox) e Mamoto (Hal Yamonouchi), l’empatia che si crea con Thomas e la vita stessa a costringerla a una definitiva e necessaria rivoluzione interiore di cui Bastiana si farà poi consapevole portatrice.

Così due vite scelte dagli altri e modellate dalla tradizione, si trasformano invece nella straordinaria occasione di essere semplicemente vissute, in una piena e libera scelta identitaria. In un luogo senza tempo, dove i mille occhi appuntiti della gente sembrano contare più del semplice valore di essere, avverrà una tale e potente rivoluzione, da mettere a nudo ogni vizio dell’animo umano per poi riconoscere la forza ancestrale e il coraggio che caratterizza l’universo femminile.

Il cast.

InterpretiPaola Sini (Fidela), Valentina Lodovini (Marianna), Syama Rayner (Bastiana), Alessandro Haber (Don Marcello), Hal Yamanouchi (Mamoto), Jan Bijvoet (Thomas), Freddie Fox (James). Soggetto: Paola Sini. Sceneggiatura: Paola Sini, Marisa Vallone (collaborazione). Montaggio: Irene Vecchio, Francesco Garrone Costumi:
Stefano Giovani. Scenografia:Alfonso Rastelli. Fotografia: Luca Coassin. Suono:
Edgar Iacolenna. Produttore: Paola Sini. Produttore Delegato: Andrea Di Blasio. Supervisione artistica: Michael Hoffman.

Note di regia

Marisa Vallone ha scritto “Acqua, aria, terra e fuoco sono stati per molti reparti i migliori compagni di questo viaggio alla ricerca di un’immersione sinestetica, di un racconto materico, viscerale e naturalmente magico, sostenuto dalla potenza visiva di una Sardegna tutta da scoprire, con le sue grotte, i suoi boschi, acque, pozzi sacri, e simbolici pertugi. Il titolo “La terra delle donne” è proprio un omaggio al potere ancestrale legato al mondo del femminino; da qui però scaturiscono altre riflessioni di tipo socio-culturale sulla definizione del ruolo della donna, tutt’oggi martoriato dalle aspettative degli altri, dalla misoginia e dalla violenza più o meno esplicita”

Mentre Paola Sini dichiara “Il film racconta di un percorso verso il femmineo. “Fidela è l’emblema della crosta, quella che indossiamo ogni giorno per affrontare il mondo. Lo sguardo appuntito degli altri che ti giudica non appena varchi la porta di casa, in una Sardegna ancestrale in cui tutto ciò diventa una condanna ancora maggiore”.

Biografie

Marisa Vallone è nata a Bari nel 1986. Il suo percorso inizia come visual artist, art director e multimedia designer partecipando con progetti di videoarte e installazioni a numerose esposizioni, festival internazionali e collettivi artistici. Dopo l’Accademia di Belle Arti frequenta il corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove realizza documentari e cortometraggi..

Paola Sini è nata a Ozieri nel 1983. Laureata al Dams Teatro, si forma alla Galante Garrone, presso la bottega di Matteo Belli e presso l’Arena del Sole con Alessandra Frabetti. Studia il metodo Strasberg presso il Duse International di Francesca de Sapio.
Lavora in teatro, al cinema e in televisione.

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