ALFREDO BARRAGO E LA MAGIA: L’ARTE A SERVIZIO DELLA SOCIETA’

Alfredo Barrago

di STEFANIA CUCCU

Indovinare il futuro, scoprire i segreti del passato, conoscere le intenzioni di chi ci sta di fronte, sapere se saremo assistiti da una buona salute e come andranno le nostre cose nel lavoro, in amore, nella vita quotidiana, è sempre stato uno dei desideri più naturali dell’uomo e su questo aspetto della nostra vita si sono interrogati, da sempre, filosofi e scienziati. Ma tutto questo può diventare anche un gioco, un modo intelligente per provocare, far riflettere, suscitare sensazioni, sollecitare la capacità creativa della nostra fantasia, svelare o anticipare gli eventi. In una parola, può diventare… magia.

“Magia è un termine generico e si può utilizzare anche per un operatore dell’occulto.

Se invece parliamo di magia da spettacolo ci sono le varie branche che sono l’illusionismo– pensiamo alla donna tagliata a metà; la prestidigitazione, parola famigerata che significa “dita veloci”, ovvero l’arte più difficile perché per far apparire dall’aria le carte occorre tanto allenamento.

Abbiamo poi la magia comica come quella del Mago Forest e infine il mentalismo, che adesso possiamo intendere come l’intuito spinto oltre la soglia dei nostri sensi anche grazie a nuove frontiere come la Programmazione Neuro Linguistica dalla quale attingiamo.

Questa è la forma di magia che più di tutte offre ancora al pubblico la possibilità di pensare che la magia esiste. Non si tratta più di estrarre un coniglio dal cilindro o di tirare fuori dalla manica dei fazzoletti infiniti: al giorno d’oggi le persone hanno voglia di stupirsi ed emozionarsi, potendo tornare bambini per qualche ora e credere che la magia, in fondo, esista per davvero.”

Alfredo Barrago, sardo di nascita e sardo nella sua testarda determinazione, ha una lunga palestra alle spalle fatta di tanto lavoro nelle TV, nei locali e di una oculata gestione di se stesso.

Si definisce un attore specializzato nel ruolo del mago e il suo punto di forza sta nell’equilibrio tra la credibilità dell’illusione e la comicità che intrattiene.

Nel 1977 assume il nome d’arte Jester e fa la sua prima comparsa dinanzi ad una plaudente platea, all’oratorio salesiano San Paolo a Cagliari, assieme ad un suo amico con il quale aveva costituito il “Duo Jester & Joker”.

Da quell’anno, altri otto anni di duro lavoro che lo portano sempre più a perfezionare la sua capacità di coinvolgere il pubblico.

Le sue esibizioni, fino al 1985 sono state innumerevoli e l’anno dopo, il Re della televisione italiana Pippo Baudo, lo scrittura per le 14 puntate di “Fantastico 7” andate in onda su Rai 1.

Il successo è stato tale che sia la Rai che Mediaset, hanno continuato a richiederne la presenza in vari spettacoli.

Tra i suoi spettacoli si ricorda “l’Alfredo Barrago Magic Music Show” (varietà), “Cose impossibili” (grandi illusioni, magia comica e manipolazione), “Magia dal vivo” (close-up e micromagia).

Importante il suo contributo come socio fondatore del C.m.s. (Club magico Sardegna) che raggruppa numerosi prestigiatori sardi.

Ha riscosso notevole successo anche oltre confine, come ad esempio in Germania dove si è aggiudicato il quarto posto (secondo tra gli europei) al “Der zeaubar des zauberns” (traduzione: “il mago dei maghi”), la massima competizione mondiale per prestigiatori che si svolge a Sindelfingen, Stoccarda.

E’ giunto a questa importantissima competizione mondiale, dopo ben diciotto anni di duro lavoro e dedizione costante nel mondo della magia. Il commento molto positivo della giuria è stato: “Numero molto italiano, poetico, magico ma soprattutto originale”.

Questo ha segnato il successo dello spettacolo, condotto con garbo, stile, da Barrago, che ha stupito sempre senza anticipare i suoi esiti, senza ricorrere a battute d’armamentario facile, istituendo un gioco di malizia innocente, suggerita come tale, tra lui e il pubblico, che in questo modo ha potuto essere partecipe e fare la sua bella figura, che si traduce anche in divertimento.

“Il rapporto col pubblico è fatto di questo: devi convincerlo che sta per vivere una esperienza straordinaria. Devi essere credibile e per essere credibile devi essere uno che va un pò oltre l’esecuzione del gioco di prestigio, devi fare un atto magico sul palcoscenico; non basta una esibizione alla stregua del giocoliere.”

Sappiamo che i maghi giocano con la nostra mente a loro piacimento e che la magia non è reale. Eppure, ci godiamo comunque il momento. Questo è il pubblico.

“Qualcuno è più credulone, qualcun altro è ben addestrato (o crede di esserlo) a non fidarsi facilmente. Ma di fronte a un prestigiatore creduloni e scettici sono uguali, nel senso che il mago è sempre un passo avanti, sfrutta i “punti ciechi” della nostra mente per creare le illusioni con le quali ci sbalordiamo. E finito lo spettacolo, dobbiamo anche fare i conti con quei maghi che non sono altrettanto onesti, quelli che ci vogliono far credere che il trucco non c’è e che abbiamo davvero assistito a qualcosa di scientificamente inspiegabile.”

Alfredo Barrago, in qualità di illusionista usa le sue capacità per smascherare fenomeni che, apparentemente, sfuggirebbero all’interpretazione scientifica. Anche diverse trasmissioni di stampo giornalistico ne hanno richiesto la partecipazione in qualità di “Presidente del Telefono Antiplagio” e come “socio fondatore del C.i.c.a.p. Sardegna (Comitato per il controllo sulle affermazioni paranormali).

Il telefono antiplagio, di cui è presidente ha contribuito attivamente a smascherare sedicenti santoni, guaritori e messia che affermano sempre solo a parole di poter eseguire guarigioni miracolose, eseguire bilocazioni (capacità di essere in due posti contemporaneamente), smaterializzazioni di oggetti, ed addirittura di poter camminare sulle acque, senza l’ausilio di trucchi di sorta.

“Ho collaborato con Piero Angela. Lui voleva smascherare un sedicente messia che diceva di essere Gesù tornato ai nostri giorni e quindi mi chieste di riproporre questa esperienza per dimostrare alle persone che le illusioni si possono ‘creare’.

L’ho richiamato dopo un anno di studio da autodidatta per dirgli che ero in grado di camminare sulle acque.”

La dimostrazione della “camminata sulle acque” è riuscita perfettamente nel golfo di Cagliari, e questo ha dimostrato una volta di più che lo smascherare i pseudo-paranormali è un’attività che deve sempre essere svolta da esperti illusionisti, poiché a volte gli inganni che questi truffatori usano, sono molto sofisticati tanto da indurre le persone a credere ad un apporto paranormale.

Si ricorda che, in cento anni di storia e cioè da quando Harry Houdini mise in palio 10.000 dollari da destinarsi a chiunque potesse dimostrare di avere facoltà paranormali, non c’è mai stato alcun pseudo-paranormale che potesse fornire prove convincenti a dimostrare capacità particolari non fruibili mediante semplici o complicati trucchi.

“Ho imparato questo mestiere interamente da solo, ma devo molto al mago Cesello Musio dal quale ho ricevuto dei grandi insegnamenti. Mago Cesello era nato a Serrenti nei primi anni del 1900.  Quando veniva a Cagliari a trovare la figlia ci incontravamo e mi parlava di magia; lui era anziano e io un ragazzino. Si era affezionato a me e mi diceva cose interessanti. Contrariamente agli altri maghi, aveva capito che avevo una passione sincera e non solo il ragazzino che voleva capire il trucco.

Io oggi faccio teatro e spettacoli. Ho avuto la fortuna di vivere della mia passione.

Poi bisogna anche dire che se sei fortunato nella vita devi possibilmente condividere la tua fortuna. Così ho aperto la mia scuola di magia; sentivo il bisogno di restituire quello che avevo imparato e poi la Sardegna non è mai stata una grande terra di maghi e soffrivo una certa solitudine.

Da me arrivano soprattutto adulti professionisti: la magia è un ottimo strumento per un insegnante che deve catturare l’attenzione degli alunni o per un medico che vuole far sorridere un paziente in corsia.

Siamo aperti a tutti e l’impostazione è basata sullo scambio: discutiamo un numero, un effetto, una tecnica, ci occupiamo di come porgere allo spettatore un determinato gioco ovvero dell’aspetto teatrale perché non è sufficiente eseguire tecnicamente bene il gioco, quella è solo la base e possono farlo tutti, ma bisogna scatenare un’emozione.”

La scuola di magia di Alfredo Barrago è la seconda scuola di magia al mondo e la prima in Sardegna. Qui si opera nello spirito di Don Bosco. Don Bosco a modo suo era un prestigiatore che catturava i ragazzini dalla strada e li coinvolgeva in cose migliori all’oratorio.

“Il teatro, l’interesse per l’arte e la musica, la magia, sono il miglior antidoto contro il degrado, la noia, i giovani che non sanno cosa fare. Inoltre, parlare di illusionismo non solo nella mia scuola, ma nelle scuole in generale, potrebbe essere utile come spunto per insegnare il pensiero critico e lo scetticismo, due qualità che non è mai troppo presto per imparare e rafforzare.”

Un argomento che necessita di essere preso seriamente in considerazione da parte di genitori e di educatori, portati a costruire un futuro e una società migliore per i nostri ragazzi sempre più spesso vittime inconsapevoli dell’illusione e dell’occulto: sette sataniche, sedute spiritiche…

“Le sette sataniche sono truffe. Ho visto degli imbroglioni che promettono di tutto compreso l’eterna giovinezza a dei ragazzi quasi tutti di famiglie molto benestanti che pagano tanti soldi per entrare nella setta satanica.  Il fenomeno è molto diffuso. Per ben 6 volte mi è capitato di infiltrarmi per portar via delle persone che erano rimaste folgorate dal santone e la famiglia mi chiedeva di portare via un familiare.

Il bombardamento esoterico nei confronti dei giovani, negli ultimi anni, è cresciuto in modo spaventoso. Questa imbarazzante propaganda ha dei registi ben precisi che sono perfettamente consapevoli di ciò che stanno facendo.

Puntano alla corruzione dei ragazzi che saranno i protagonisti del domani, sottomettendoli a una schiavitù non fisica ma spirituale. Sfruttano le diverse tecniche di manipolazione per alimentare i propri conti in banca. Utilizzano tutti i mezzi a disposizione per far credere ai giovani che l’occultismo non fa male: dalla tv alla musica, dai film ai videogiochi.

Agiscono in modo invisibile sulla psiche attraverso una propaganda occulta che colpisce soprattutto le nuove generazioni.”

I nostri ragazzi sono costantemente ingannati dai falsi messaggi che arrivano dai mezzi di comunicazione. insieme all’insicurezza nel futuro, la causa maggiore di quel “vuoto” che spesso accompagna i giovani.

L’incapacità di poter progettare un futuro porta, inevitabilmente, a una totale rassegnazione con il successivo annientamento di ogni ambizione. Se quindi vi è una così grande sfiducia nel futuro, l’unica possibilità per i ragazzi è immergersi quanto più possibile nel presente cercando di viverlo oltre i limiti e di protrarlo fino all’esasperazione nel vano tentativo di colmare il grande vuoto.

E così gli effetti di tale disagio sono i più disparati: dalla semplice noia a fatti gravi quali vandalismo, bullismo, uso di alcol e droghe fino ad arrivare a casi quasi patologici come stupri, omicidi e suicidi.

“Dobbiamo invertire la rotta di questa società.”

La scuola di magia, da parte sua, rappresenta uno strumento accattivante e innovativo.

Del resto non è un caso che Alfredo abbia dedicato il nome del teatro a Herry Houdini, escapologo, illusionista, professionista che, dopo la morte dell’amata madre, dedicò le sue energie a smascherare medium e parapsicologi. Houdini divenne un membro del comitato di Scientific American che offriva un premio in denaro a chiunque avesse saputo dimostrare di possedere capacità soprannaturali. Grazie a lui il premio non fu mai ritirato.

Morì nella notte di Halloween del 1926, all’età di cinquantadue anni lasciando un’ultima lancia nelle mani degli oppositori dello spiritismo: poco prima di morire fece un patto con la moglie Bess dicendole che se fosse stato possibile l’avrebbe contattata tramite un messaggio in codice convenuto tra loro due (“Rosabelle, rispondi, parla, prega, rispondi, guarda, parla, rispondi, rispondi, parla”).

Ogni notte di Halloween, per i successivi dieci anni, Bess tenne una seduta spiritica per verificare il patto.

“Se è veramente possibile a qualcuno tornare dall’aldilà, Harry Houdini lo farà”.

Nel 1936, dopo un’ultima fallimentare seduta sul tetto del Knickerbocker Hotel di Los Angeles, Bess si arrese e spense la candela dicendo: “Anche la mia ultima speranza se n’è andata. Non credo che Houdini possa tornare da me o da chiunque altro. Ho mantenuto viva la fiamma accanto alla fotografia di Houdini per dieci anni, ma è giunto il momento di spegnerla…

Buona notte Harry”…

“Teniamo accesa la passione per la magia, e soprattutto… la magia della vita.”

(tratto da “Figli di Sardegna, racconti di vita III”, di Stefania Cuccu)

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