LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE “IO, EMANUELA. AGENTE DELLA SCORTA DI PAOLO BORSELLINO”, PROPOSTA DALL’ASSOCIAZIONE “AMEDEO NAZZARI” DI BAREGGIO E CORNAREDO, HA SUSCITATO ANCORA UNA VOLTA COMMOZIONE E CALOROSI APPLAUSI

di PAOLO PULINA

A Cornaredo (Milano), presso l’Auditorium Comunale La Filanda, nel pomeriggio di sabato 7 dicembre 2019, l’Associazione “Amedeo Nazzari” di Bareggio e Cornaredo, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato del Lavoro, la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e i Comuni di Cornaredo e Bareggio, ha proposto lo spettacolo teatrale dell’associazione culturale Progetti e Regie di Brescia “Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino”.

Lo spettacolo è tratto dal libro omonimo di Annalisa Strada (scrittrice bresciana vincitrice del premio Andersen 2014), edito nel marzo 2016 da Einaudi Ragazzi.

Il testo, ridotto per il teatro da Laura Mantovi e Sara Poli, con la regia della Poli, è interpretato da Laura Mantovi, attrice che dimostra di aver maturato una notevole personalità scenica.

Il monologo immagina il racconto dolente in prima persona da parte di Emanuela Loi della propria breve vita: la poliziotta sarda, che era nata il 9 ottobre 1967 a Sestu (vicino a Cagliari) è  morta a soli 24 anni a Palermo, il 19 luglio 1992 – con i colleghi della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina – nella strage di via D’Amelio voluta da “Cosa Nostra” per assassinare  il giudice Paolo Borsellino.

Prima dell’evento a Cornaredo, i soci di alcuni Circoli della F.A.S.I. avevano già organizzato la commovente rappresentazione teatrale in memoria  della giovane conterranea “martire” del senso del dovere (Brescia, Genova, Padova, Verona, Vicenza, Mestre). A Rivoli (Torino) e a Vimodrone (Milano), per iniziativa delle locali associazioni degli emigrati sardi, i due Comuni hanno intitolato a Emanuela Loi un Parco pubblico. Ma l’adesione della F.A.S.I. a questa rappresentazione scenica, che vuole  educare alla legalità giovani e adulti mediante l’espressività del linguaggio teatrale, era già cominciata in Sardegna nel 2017.

Il Servizio Coesione Sociale – Settore Emigrazione dell’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, infatti,  aveva approvato e finanziato il Progetto iniziale,  elaborato dal Circolo Culturale Sardo di Brescia e dalla F.A.S.I.,  di  ricordare   la vita e l’impegno di Emanuela includendolo  tra i Progetti regionali da sostenere nel quadro del programma  2016 a favore dell’emigrazione sarda, con iniziative da sviluppare nel corso del 2017, a partire da cinque  eventi in Sardegna, prevedendo sempre due rappresentazioni nella stessa giornata: la mattina per le scuole di primo e secondo grado  della città e la sera per le associazioni e i semplici cittadini.

La circuitazione della proposta teatrale, iniziata a Dorgali, aveva interessato i comuni di Sant’Antioco, di Sestu (città natale di Emanuela), di Cagliari e di Mogoro (a queste ultime rappresentazioni era stata presente la presidente della F.A.S.I. Serafina Mascia).

Anche a Cornaredo,  il testo recitato dalla Mandovi, come ben dice il foglio di sala,   «ci ha  accompagnato nella vita fatta di speranza, di gioia di vivere, di lealtà, di senso del dovere, di piccole e grandi scelte che Emanuela fece nella sua breve esistenza e ha sfiorato senza retorica anche gli eventi della nostra storia più recente: gli omicidi di mafia, il Maxiprocesso di Palermo, la lotta tra i servitori dello Stato e quella che ormai è conosciuta come Cosa Nostra».

Ma a Cornaredo, il dibattito col pubblico, ha riservato un apporto particolare: quello di un gruppo di giovani (componenti del Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Cornaredo) che, nel luglio di quest’anno (quindi fuori dell’obbligo scolastico), hanno raggiunto con un pulmino Palermo e hanno visitato i luoghi tragici dell’attentato in cui sono stati assassinati il magistrato  e la sua scorta.  A invitare i ragazzi è stato Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, che li aveva conosciuti in occasione di un incontro pubblico sul tema “Resilienza, non cadere nell’indifferenza” tenutosi nel gennaio scorso a La Filanda di Cornaredo. Di questa esperienza, incisiva pratica diretta di “educazione alla legalità”, hanno tenuto un diario, di cui hanno dato sintetico conto.

In apertura della manifestazione hanno portato i saluti ai presenti di ciascun ente rappresentato Franco Saddi, presidente dell’Associazione “Amedeo Nazzari” di Bareggio e Cornaredo; Yuri Santagostino, sindaco di Cornaredo; Linda Colombo, sindaco di Bareggio; Silvia Scurati, consigliere della Regione Lombardia.

In chiusura della rappresentazione gli stessi hanno avuto parole di apprezzamento per la performance dell’attrice Laura Mantovi (calorosamente applaudita) e per la speciale testimonianza offerta dai giovani. 

Nota finale. Nella sala mostre al piano terra del Palazzo Filanda, gli spettatori hanno infine potuto  fruire di  un piccolo rinfresco “alla sarda”,  e hanno potuto visitare la mostra fotografica “No Photo Reposare – Le Stagioni della Sardegna”, promossa e organizzata dal  Coordinamento Giovani della F.A.S.I.

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