CON IL CUORE SASSARI PORTA L’IMBATTUTA MILANO AL TEMPO SUPPLEMENTARE: DI MISURA L’ARMANI S’IMPONE ALLA DINAMO PER 106-107

Ci sono sfide che non sono come tutte le altre e, sicuramente, quelle con l’Olimpia Milano non lo sono. La Dinamo Banco di Sardegna tiene testa alle scarpette rosse in una battaglia appassionante,una partita che non trova padrone fino all’ultimo possesso. I ragazzi di coach Esposito partono forte e tengono testa fin dalla prima frazione a Milano che però chiude avanti al con una preghiera di Kuzminskas: sia nel secondo sia nel terzo quarto i biancoblu vanno sotto in doppia cifra ma trovano la reazione per riportarsi a contatto. Negli ultimi 10’ i giganti chiudono la rimonta mettendo in campo cuore, attributi e grinta: la bomba di Bamforth manda le squadre all’overtime. Nei 5’ supplementari il Banco paga l’extra sforzo fatto per riportarsi in partita e il finale punto a punto premia l’Olimpia. Il Banco esce però a testa alta da una battaglia senza esclusione di colpi, in cui tutti hanno dato il loro contributo alla causa: spicca un super Bamforth, a referto con 32 punti 5/9 da tre, 4 rimbalzi e 9 falli subiti per un totale 31 di valutazione. Bene Jack Cooley, 17 punti e 19 rimbalzi, Rashwan Thomas (14 pt, 7rb) e Jaime Smith (13 pt, 6 as). Ma in generale buona prestazione corale di un gruppo mai domo che sul parquet ha davvero dato tutto: forza Dinamo!

Coach Esposito manda in campo Smith, Bamforth, Petteway, Thomas e Cooley, l’Olimpia risponde con James, Fontecchio, Nedovic, Burns e Brooks. Gli ospiti aprono le danze con Burns, la tripla di Bamforth sblocca i giganti: Milano subito avanti con l’ex Brooks e Nedovic. Ma il Banco non ci sta, il trio Pierre, Bamforth e Cooley sigla il break per il sorpasso sassarese (12-11). Gudaitis risponde per i suoi: le due squadre si fronteggiano punto a punto, Brooks e Micov conducono l’Olimpia, Bamforth ristabilisce la parità. La preghiera di Kuszminskas scrive il 18-21 al 10’. In avvio di seconda frazione Cooley domina il pitturato ma le scarpette rosse scappano sul +10 con Jerrells, James e Nedovic. Reazione sassarese con Smith e Polonara, Cooley accorcia le distanze e alla seconda sirena il tabellone dice 41-45. Al rientro dalla pausa lunga Milano scappa sul +11 condotta da Gudaitis, James Burns. Ma i giganti non ci stanno e accorciano le distanze con 2+1 di Smith e un break di 6 punti firmato Thomas, complici tre perse sanguinose dell’Olimpia(63-68). Thomas continua la sua corsa e porta il Banco a -5, Milano incespica e Spissu inchioda il coast to coast. La tripla di tabella di Gentile sigla il pareggio, il PalaSerradimigni esplode. La sfida è apertissima: segna Cooley alla media, risponde Jerrells dalla lunga distanza, lo segue Cinciarini. Le due squadre si affrontano punto a punti, Pierre trova il canestro del vantaggio biancoblu (80-78).  Milano tira con il 50% dalla lunetta con Nedovic prima e Gudaitis poi, Gentile non sbaglia dalla media. Un parziale di 9 lunghezze di Nedovic consegna il vantaggio all’Olimpia (82-89). La tripla di Bamforth quando inizia l’ultimo giro di cronometro tiene viva la Dinamo: Scott infila la seconda bomba consecutiva ed è -1 con 14.8’’ sul cronometro. Fallo tattico e James non sbaglia dalla lunetta; Bamforth infila una tripla di talento e attributi da distanza siderale ed è 91 pari. Overtime! È il duello tra Gudaitis e Bamforth a prendere la scena nei primi 2’ del supplementare: canestro and one per entrambi, poi la quinta infrazione costringe il lungo meneghino alla panchina. La sfida si gioca sul filo della tensione: giri in lunetta per Bamforth che non sbaglia, anche James non trema e scrive il +3. L’appoggio al ferro di Thomas tiene i suoi a contatto; la tensione si alza in campo. Burns a cronometro fermo scrive 98-101. Cooley e Bamforth riportano il Banco a -1 ma la tripla di Micov ricaccia indietro la compagine isolana. Bomba di Smith per il-1 con 9’’ sul cronometro, Bamforth spende il quinto fallo su Micov che non trema in lunetta e scrive il +3. Giro in lunetta per Smith (106-107): sul cronometro restano 6’’. La preghiera di Pierre va lunga: il match finisce 106-107.

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