SODDISFAZIONE DELLA F.A.S.I. PER L’AVVIO DELLA  BATTAGLIA PER I DIRITTI DEGLI ITALIANI CHE VIVONO NELLE ISOLE E PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI

ph: la raccolta firme a Torino

trasmette PAOLO PULINA, ufficio stampa della F.A.S.I.

ph: la raccolta firme a Pordenone

Sabato 7 aprile 2018 la F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia), insieme al Comitato promotore di cui fa parte, ha aperto in tutta Italia  la campagna di raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Nelle piazze delle città di Milano -Torino – Genova – Lecco – Roma – Vicenza – Firenze – Trieste – Pordenone – Pesaro – Piacenza,  il tavolino per la sottoscrizione, allestito dal/dai Circolo/i  dei sardi di ciascuna città, è stato attivo per tutta la mattinata e ha richiamato moltissimi cittadini che hanno chiesto maggiori informazioni sull’iniziativa, firmando la proposta di legge.

Vogliamo coinvolgere cittadini, associazioni, rappresentanti delle istituzioni in tutti i territori dove sono presenti i 70 circoli dei sardi.

Vivere in un’isola moltiplica i costi dei trasporti, dell’energia, delle reti infrastrutturali e crea problemi nella sanità, nell’istruzione e nella formazione, nel mercato del lavoro.

Con questa iniziativa gli isolani vogliono investire del problema della continuità territoriale l’intera comunità nazionale, convinti che il diritto alla mobilità di ciascun italiano debba essere garantito, qualunque sia la sede di residenza.

La raccolta delle firme andrà avanti nei prossimi 6 mesi, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima il traguardo delle cinquantamila firme.

Una volta depositati i moduli, sarà possibile firmare per la proposta di legge presso il comune di residenza o rivolgendosi al circolo sardo che coordina in loco le attività di promozione.

 

 

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2 commenti

  1. Avanti tutta, forza Paris l’unità vince sempre la divisione dimezza

  2. Soddisfazione? Il tavolino per la sottoscrizione è stato attivo inutilmente perché non era possibile firmare. Io ho pubblicamente chiesto scusa a quanti , da me sollecitati, si sono recati ai “tavolini” per firmare e non lo hanno potuto fare. La battaglia di esemplare retroguardia ha il solo merito di porre la questione del gap insulare. La Spagna non ha l’insularitá in Costituzione ma le risorse che lo stato mette a disposizione per raggiungere i territori periferici di Ceuta, Melilla, Canarie e Baleari sono notevoli. Calví nella vicina Corsica ( 5800 abitanti) ha da aprile a ottobre 6 voli giornalieri con il continente francese. Non prendiamoci in giro, se mai, con un percorso tortuoso e difficile, si arrivasse a inserire il principio di insularitá in Costituzione pensate che magicamente lo svantaggio insulare scomparirebbe? I magazzini del Parlamento sono pieni di progetti di legge di iniziativa popolare. Intanto questa giunta regionale continua, per ciò che riguarda i trasporti e la continuità territoriale, la politica del nulla, ripercorrendo la stessa fallimentare azione dell’assessore Deiana.

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