TUTTI A SCUOLA CONTRO IL CYBERBULLISMO: PRIMO PROGETTO PILOTA IN ITALIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A TONARA


di Natascia Talloru

Nel mese di giugno, mentre le scuole italiane chiudevano i battenti, esami di maturità esclusi, sono stati presentati i lavori risultanti dal primo progetto pilota contro il cyberbullismo non solo della Sardegna ma di tutta la penisola.  A beneficiare di questa importante causa sociale è stata la scuola media di Tonara, all’interno della quale è stato istituito un Comitato Digitale composto dal dirigente scolastico Prof. Luca Tedde, dalle insegnanti Tonina Lonzu e Vincenza Cozzi, i genitori Katiuscia Carta e Liberato Antonio Sau e da otto studenti. Il Comitato Digitale Scolastico, istituito in concomitanza con una scuola diMacomer, collabora con il consultorio familiare di Sorgono ASL 3 Nuoro, il Ministero della Giustizia Ufficio IV del Dipartimento di  Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, l’Osservatorio Nazionale Cybercrime e IFOS (Istituto di formazione Sardo), e si propone come punto di riferimento di tutti i plessi dell’istituto dove il comitato digitale potrebbe essere realizzato negli anni successivi e volto a rafforzare il piano dell’offerta formativa dello stesso.

La collaborazione con l’equipe del Consultorio Familiare di Sorgono, ovvero la Dott.ssa Marinella Ariu e la Dott.ssa Luisa Cossu, ha come obiettivi la prevenzione e il contrasto della navigazione online a rischio tramite la programmazione di interventi di informazione e sensibilizzazione, rivolti a genitori e studenti sull’uso consapevole del mezzo digitale. 

Le Dottoresse del Consultorio  hanno svolto un piano di formazione degli alunni mediante degli incontri in orario curricolare, in contemporanea i docenti e i genitori sono stati formati dalla Cooperativa Nuovi Scenari tramite un progetto finanziato dal BIM Taloro, che ha coinvolto genitori e docenti delle scuole secondarie di primo grado di tutti i paesi che fanno parte del consorzio.

Le azioni del Comitato Digitale Scolastico sono indirizzate nell’ individuare strategie educative per favorire l’uso sicuro delle nuove tecnologie; nel fornire pareri sulle condotte trasgressive online al Consiglio d’Istituto, al Collegio Docenti e ai Consigli di Classe; nel fornire consulenza sui contenuti del Regolamento, del Patto di Corresponsabilità e del POF e pareri sulle eventuali sanzioni disciplinari (retributive e riparative) da destinare agli studenti autori di cyber bullismo. Organizza inoltre seminari rivolti ai giovani e agli adulti volti  a sensibilizzare, attraverso brevi incontri formativi,  studenti, docenti e genitori sulla navigazione online a rischio, e programma attività scolastiche finalizzate a educare i giovani a divenire cittadini digitali seri e responsabili.

È importante che le figure che ruotano intorno alla vita dei giovani, come i genitori e  gli insegnanti, abbiano una conoscenza adeguata sull’uso delle nuove tecnologie ed è fondamentale possano essere affiancati e supportati nell’uso della rete, discutendo con loro sulle problematiche connesse ad un uso poco consapevole e sulle conseguenze che comporterebbe la navigazione online, aiutandoli a prendere coscienza dei pericoli (incontri online con persone sconosciute, materiali pornografici, cyberbullismo).

Gli stessi studenti facenti parte del progetto, di cui ben otto rappresentanti nell’organico del comitato, hanno coinvolto positivamente e  attivamente il proprio gruppo di riferimento, attraverso un dialogo alla pari, tendente a far riflettere i coetanei sui rischi che si annidano dietro la rete attraverso dei confronti all’interno della classe. Nel corso delle attività, hanno realizzato dei lavori, esposti durante la mostra alla fine dell’anno scolastico, e col supporto della docente di arte Serafina Soddu hanno prodotto un video sul cyberbullismo utilizzando la stop motion, una tecnica di animazione che usa, in alternativa al disegno eseguito a mano, oggetti inanimati mossi progressivamente, fotografati a ogni cambio di posizione. La proiezione in sequenza delle immagini dà l’illusione di movimento, esattamente come accade nel cinema con gli esseri umani.   Per un secondo di animazione è stato necessario scattare 24 fotografie.

“Se non si può sfuggire alle evoluzioni tecnologiche – afferma la referente Tonina Lonzu –  si può decidere di essere utili a un’evoluzione “buona” di questi nuovi ambienti. Forse questo è un concetto idealista ma crediamo sia soprattutto l’educazione digitale, degli alunni, dei professori, dei genitori possa essere la cosa che qui risulta fondamentale. Se non educhiamo al digitale oggi perdiamo l’occasione di costruire una società migliore, più consapevole, partecipativa e aperta al confronto”.

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