INTERVISTA A CESARE FLORIS, IL CAMPIONE MONDIALE CAGLIARITANO DI NUOTO IN ACQUE LIBERE: NUOTARE IN MARE E QUEL SENSO DI LEGGEREZZA E LIBERTA’

ph: Cesare Floris


di Maria Luisa Porcella Ciusa

Intervista con Cesare Floris, il nuotatore cagliaritano che lo scorso agosto 2015 ha trionfato ai mondiali in acque libere di Kazan portando a casa la medaglia d’oro nella 3 km. “Nuotare in mare mi dà un senso di leggerezza e libertà assoluta”. Cesare Floris, nuotatore cagliaritano classe ’84, ha trionfato ai mondiali di Kazan, in Russia, nello scorso agosto 2015 portando a casa la medaglia d’oro categoria master 30 nella 3 km in acque libere, disputatasi nel fiume Kazanka. Atleta della Rari Nantes Cagliari, è stato più volte campione italiano e ha iniziato la sua “carriera” da nuotatore all’età di tre anni e per buona parte del suo percorso agonistico ha nuotato come ranista. “Può suonare strano ma ho sempre avuto timore del mare fino ai 21 anni. Poi decisi di fare la mia prima gara in acque libere e mi resi conto di avere tutta un’altra strada davanti a me. Nuotare in mare infatti mi dà un senso di leggerezza e libertà assoluta”. La specialità sportiva in cui Cesare eccelle si chiama nuoto di fondo, detto anche nuoto in acque libere:comprende tutte le manifestazioni natatorie che si svolgono in acque aperte come fiumi, laghi e mari. Ai Giochi della XXIX Olimpiade del 2008 il nuoto di fondo ha avuto finalmente il suo riconoscimento olimpico, con lo svolgimento delle gare maschili e femminili dei 10 km.

Quando il nuoto è diventato una cosa seria per te? “In assoluto dalle prime gare nel lontano ’92, quando avevo 8 anni. Anche se purtroppo non posso vivere di sport perché il nuoto non me lo permette e infatti attualmente sono responsabile di sala presso il Joyvillage (la sala giochi, ndr) di Quartucciu”.

Lo sport, si sa è passione, vittorie, soddisfazioni ma anche tanto e duro lavoro, fatica e un continuo non mollare mai. “Anche io ho avuto i miei momenti no. Ai mondiali del 2014 sono arrivato in Canada, all’aeroporto di Montreal e non ho trovato i bagagli! Il tutto ha inciso sulla prestazione in gara: infatti ho fatto un quarto posto che sapeva di amaro… l’ho vissuto inizialmente come un anno di sacrifici intensi buttati al vento. Ma nella vita di uno sportivo spesso sono più le delusioni e le sconfitte che le soddisfazioni, l’importante è avere la capacità di voltare pagina e rimboccarsi le maniche sempre per migliorarsi. L’anno successivo infatti ho avuto ragione io (primo posto ai mondiali di Kazan, ndr)!”

Qualche parola per descriverti?  “Molto testardo e competitivo!”

Progetti per il futuro? Voglio partecipare ai campionati Europei che si disputeranno in Croazia a Settembre 2016. Ci sto lavorando sodo e speriamo di avere un buon risultato.

Perché la tua vittoria è passata un po’ in sordina? Si dà sempre la precedenza agli sport dove girano molti soldi e grande fama? “Sicuramente il nuoto è uno sport che non ha tantissima attenzione mediatica se paragonato al calcio. Io comunque ho avuto i miei spazi e le mie gratificazioni. Il fatto che sia uno sport un po’ di nicchia credo sia una fortuna perché può così rimanere integro e lontano da tutto ciò che consegue al giro di sponsor e soldi. Uno sport in cui l’unico arbitro della tua prestazione rimane sempre e solo il cronometro e l’impegno durante gli allenamenti”.

http://www.vistanet.it/

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