EXPO MILANO 2015: DALLA SARDEGNA IL “SOCIAL CARPET”, UN TAPPETO DI VENTI METRI INTRECCIATO DA MILLE MANI

Daniela Ducato, ambasciatrice sarda all'Expo


Il ‘social carpet’ attraverserà l’Isola e poi volerà all’Expo a portare i colori della Sardegna. La base attorno a cui si svilupperà la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica, sociale e alimentare sarda. Si aggiungeranno terra cruda, paglie vegetali, lana di mare e semi. Ogni partecipante alla tessitura potrà portare il materiale che più lo rappresenta, eccezione fatta per i derivati dalla petrolchimica. Anche i visitatori dello spazio del Padiglione Italia destinato alla settimana della Sardegna (dall’11 al 17 settembre), potranno condividere l’esperienza “ed entrare in contatto diretto con una terra unica che crea legami indissolubili coi suoi ospiti”, afferma l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi. Il tappeto è parte fondamentale del progetto ‘LANArrazione’, ideato dall’imprenditrice cagliaritana Daniela Ducato, ambasciatrice sarda a Expo (nella sezione ‘Potenza del saper fare’ della mostra permanente di padiglione): è un esperimento sociale che punta, con il coinvolgimento del maggior numero possibile di persone, a celebrare la presenza della Sardegna a Expo con un messaggio forte di compartecipazione. E celebra l’identità isolana, “della quale – aggiunge l’assessore Morandi – trame e tessuti rappresentano uno dei tratti più caratterizzanti e radicati, espressione di una terra ancorata alle sue tradizioni e vicende millenarie ma sempre protesa verso nuovi linguaggi per promuovere la sua immagine e far conoscere la sua straordinaria qualità di vita”.  I nodi del tappeto saranno oltre 10mila semi sardi di diverse qualità (di uve, grani riso, piante e arbusti), donati dall’associazione ‘L’uomo che pianta gli alberi’ e le comunità del cibo di ‘Casa Verde CO2.0’. La tessitura, con un tema sempre diverso, è iniziata il 3 settembre, con ‘tessuti di pace’, contemporaneamente a Cagliari (oratorio Santissimo Crocifisso), Iglesias (piazza Sella) e Gonnosfanadiga (piazza Vittorio Emanuele). La scelta è simbolica: Iglesias e Gonnosfanadiga sorgono su una porzione di terra considerata la prima a essere affiorata dal mare; Gonnosfanadiga, inoltre, è il paese italiano che ha il primato nazionale per densità di piante di olivo per abitante, albero simbolo di pace. Si prosegue con ‘tessuti di viaggio’, la tappa itinerante che partirà sul treno San Gavino – Olbia: i vagoni si trasformeranno in officine temporanee, coinvolgendo i viaggiatori-tessitori. La tessitura del tappeto continuerà poi sul volo Cagliari – Milano. Da qui, durante la sua permanenza a Expo, continuerà a crescere grazie ai visitatori-tessitori che verranno coinvolti per depositare la loro firma tessile nei diversi eventi dell’Esposizione universale. Il carattere sociale e itinerante dell’iniziativa prevede una partecipazione spontanea delle persone nei luoghi più diversi: mercati, aeroporti, stazioni di metropolitana, biblioteche, e in tutte le iniziative che hanno come protagonista la Sardegna in e fuori Expo. Al suo rientro nell’Isola il tappeto continuerà a essere tessuto in diverse scuole, associazioni e biblioteche con laboratori tematici. Farà tappa alla Mem di Cagliari, a Baunei, Sorradile Nuoro e Orani (il 27 settembre), in omaggio a Costantino Nivola. Dal 28 al 30 settembre il tessuto sarà rifinito e assemblato: la destinazione finale (a sorpresa) del social carpet sarà preceduta da mostre itineranti.

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