LA PAROLA AGLI EMIGRATI SARDI IN ARGENTINA: GLI APPUNTAMENTI A BUENOS AIRES CON IL GOVERNATORE DELLA REGIONE CAPPELLACCI

gli emigrati in Argentina intorno al Governatore Cappellacci


di Marga Tavera e Vittorio Vargiu

Tra l’11 e il 14 luglio si sono svolti gli incontri a Buenos Aires con la delegazione della Sardegna che era così composta : Presidente della Regione Sardegna,  Ugo Cappellacci; Direttore generale della presidenza Gabriella Massidda; Consigliere Regionale: Francesco Meloni; Assessore del Lavoro:  Mariano Contu; Consulente del Presidente.  Francesco Manca.

L’11 luglio c’è stato l’incontro con l’incaricato d’affari Apicella, il consigliere Lorenzini e il Console d’Italia Giacalone in Ambasciata a cui ha fatto seguito il rendez vous con esponenti della Università Tecnologica Nazionale (UTN) su tematiche energetiche presso lo stesso Ateneo. La giornata si è conclusa con l’incontro con la Camera di Commercio e imprese italiane presso la CCI, su tematiche relative alle energie alternative con relativa firma del protocollo d’intesa tra la CCI e la Regione Sardegna. Il 12 luglio si è tenuta la  cerimonia di consegna della Statua della Madonna di Bonaria alla Polizia Municipale di Buenos Aires nella Cattedrale Metropolitana de la Santissima Trinidad. E dopo l’incontro con il Governatore di Buenos Aires Mauricio Macri presso il Jardin Botanico nel quartiere di Palermo, c’è stato l’incontro con le associazioni degli emigrati sardi in Argentina presso il circolo Sardi Uniti. Cappellacci è stato ricevuto nel salone del primo piano, dei Presidenti delle associazioni sarde. Finito il colloquio con i circoli, la cerimonia è continuata nel salone di pian terreno dove il Presidente Cappellacci e l’Assessore Contu hanno salutato i presenti e parlato della grande crisi che sta colpendo la Sardegna e di quanto è stato fatto durante questo viaggio in Argentina. Erano presenti come invitati speciali: Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la pace; rappresentanti della ambasciata italiana; rappresentanti del governo della città di Buenos Aires; il Cappellano della Polizia Metropolitana, Federico Trapaglia; il segretario generale della Polizia, Esteban Sanguinetti; l’Assistente del governatore Macri, Irma Rizutti. Alla fine c’è stata  l’esibizione del Coro RADICI SARDE  di San Isidro con tre brani: Non potho riposare, Santa Lucia, Ave Maria e “Honrar la vida”.

Marga Tavera

L’INTERVENTO DEL CONSULTORE DELL’ARGENTINA PER L’EMIGRAZIONE

Carissimo Presidente Ugo Cappellacci, mi unisco alla gioia di tutti i sardi d’Argentina per averLa qui con noi, alla fine del mondo, come ha detto Papa Francesco nel suo primo discorso, e con lei salutiamo l’Assessore al Lavoro Mariano Contu e l’amico Franco Manca con il quale abbiamo condiviso un percorso di lavoro proficuo, come Assessore, ma anche come rappresentante del mondo dell’associazionismo. Non c’è il tempo per illustrare le nostre attività attuali e la storia dell’emigrazione sarda in Argentina, che ha radici antiche. Conosciamo il suo pensiero sull’argomento, per averlo indicato nel suo programma di governo, come pure siamo a conoscenza delle difficoltà che in Sardegna viviamo a causa della crisi economica che investe l’Italia e l’Europa, una difficoltà che costringe moltissimi sardi a riprendere la via dell’emigrazione, con numeri molto simili a quelli del grande esodo degli anni 50.  Sfortunatamente questa circostanza percuote sui nostri circoli, i quali sei su sette abbiamo la propria sede acquisita con molti sacrifici e dedicazione, e che costituiscono veri centri di diffusione della cultura sarda. Con molta preoccupazione abbiamo costatato anno a anno la riduzione del contributo per il mondo dell’emigrazione il quale è sceso dai € 4,500 a € 1,900. Tutto sommato fa che ogni volta risulti più difficile mantenere le strutture e il funzionamento delle nostre sedi, come questa di Sardi Uniti che ha il valore aggiunto di essere la più antica e prestigiosa. Fino a adesso con l’aiuto dei direttivi dei circoli si sta andando avanti, ma non per molto tempo si potrà sostenere questo, dal momento che sono molti i soldi che a modo personale e senza la sicurezza di ricuperargli si mettono a rischio.  E i circoli quindi, sono in pericolo  di chiudere, come tra altro sta succedendo con i circoli dell’Europa. In questo preoccupante panorama ci abbiamo proposto portare avanti accordi tra l’Università di Cagliari e università argentine; già esiste un’intesa simile con l’Università di Mar del Plata, e siamo riusciti quest’anno a chiudere un’altra con l’Università Nazionale di Tucumán che ci consentirà di attivare scambi di allievi, docenti e laureati in differenti discipline. Sarebbe molto auspicabile che la Regione Sardegna si attivi e si implichi in progetti come questi e altre, che favoriscano lo scambio di giovani e ragazzi che andrebbero ospitati da famiglie sarde ed argentine.  Siamo fiduciosi che il suo programma che riguarda l’emigrazione sarda e l’organizzazione dei circoli, si attivi in salvaguardia dei circoli e della stessa organizzazione mondiale dei sardi, che come detto, sono a rischio di sopravvivenza come centri di solidarietà e di promozione della Sardegna, grazie al lavoro di centinaia di donne e uomini che vivono la sardità come espressione di unità e collaborazione, anche se la maggioranza di essi sono sardi di  3 o 4 generazione, non nati in Sardegna, ma Sardi di cuore come mia moglie ama definirsi.

Vittorio Vargiu

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4 commenti

  1. che noia consultore ! sempre il solito discorso !” la riduzione del contributo per il mondo dell’emigrazione il quale è sceso dai € 4,500 a € 1,900. Tutto sommato fa che ogni volta risulti più difficile mantenere le strutture e il funzionamento delle nostre sedi” ma qualche volta un idea per autofinanziarle no?
    sedi sempre chiuse non producono niente,fare come fa la calabbresa di buienos aires ad esempio ?

  2. Noi non facciamo politica… Siamo orgogliosi di essere sardi e portiamo la nostra bandiera sempre in alto!

  3. “Io non faccio politica” dicevo anni fa a un amico , direttivo di un associazione italiana .mi rispose”sbagli Teresa ,tutti in un modo o in altro facciamo politica ,ti ho visto parlare nelle riunioni di FEDIBA e in altre della collettività e sei la prima a alzarti e dire la tua con coraggio ,ti ho visto difendere i diritti dei connazionali in ogni occasione ,questo è fare politica, anche se sei indipendente e non rispondi a nessun partito ,ne sei candidata “,
    Poi ha aggiunto “c’è chi fa politica per fare carriera ,cé chi fa politica partitaria perché il partito nel quale milita va d’accordo con suoi ideali , e va benissimo, e chi lo fa per opportunismo cambiando bandiera e convenienza , e chi lecca le mani al potere di turno cercando di ottenere qualche privilegio, un cittadino che vota e difende suoi diritti fa politica, lo fa anche chi svende il voto a cambio di favori ”
    Cari saluti
    Teresa

  4. Sr. Maria Cristina Atzeni

    Carissima Teresa sono sr. Maria Cristina una consorella di Angelina (sr. Lucrezia) tua cugina… mi farebbe piacere farle un regalo.. metterla in comunicazione con te attraverso SKjpe . Se lei può mio risponda a questo mio indirizzo e-mail. La saluto cordialmente affidandola al Signore. Saluti anche da Sr. Lucrezia.

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