LE RIUNIONI PLENARIE DELLA SEZIONE ARBITRI DI CAGLIARI PER IL RILANCIO DEL SETTORE NEL "CALCIO A 5" IN SARDEGNA

Massimo Cumbo con Gigi Ramo


di Susanna Musanti

La sezione A.I.A. di Cagliari si è riunita venerdì scorso, per una nuova riunione plenaria, con un ospite d’eccezione. Presso il Caesar’s Hotel è intervenuto Massimo Cumbo, Commissario CAN 5, che segue l’incontro  del 26 novembre, che ha visto come relatore Stefano Farina, commissario CAN PRO. Classe 1966, Cumbo è stato nominato responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Calcio a 5 dal presidente dell´A.I.A. Marcello Nicchi, nel luglio 2010, dopo aver avuto una brillante carriera arbitrale. “Lo abbiamo inseguito per tuttala Sardegna– ha sottolineato Gigi Ramo, presidente della sezione, al quale è stata affidata l’apertura della serata in mancanza giustificata del Presidente Regionale Francesco Cabboi, per male di stagione –  dopo le riunioni tecniche che si erano svolte in precedenza  nell’isola a Olbia e Sassari”. Un video ha dato il benvenuto, nel quale è stato riassunto il curriculum di Cumbo. Ha arbitrato la prima partita nel 1987 e debuttato in Serie  A nel novembre del 1992. Nell´agosto del1996 hadebuttato  come arbitro internazionale nell´incontro tra Russia e Brasile del Campionato Mondiale Universitario in Finlandia. Nella stagione 2000/01 è stato nominato miglior arbitro italiano di calcio a 5 dal Premio Presidenza AIA. Nella stagione 2008/09 ha ricevuto il riconoscimento come arbitro italiano di calcio a 5 maggiormente distintosi nell´

ambito della FIFA dal Premio Presidenza AIA. Nelle sue prime parole, Cumbo ha ringraziato tutti gli arbitri presenti, in una sala gremita, il vice presidente AIA

della Regione Sardegna Antonio Carta, i vertici della sezione e tanti colleghi. Note divertenti, come quando ha sottolineato “il virus dell’arbitraggio non ti abbandona Mario”, quando ha saluto al veterano Mario Columbu. Assente per motivi di designazione Walter Mameli “in questo momento – commenta Cumbo – il collega Mameli è impegnato a  portare la bandiera della sezione di Cagliari” spiegando  alle nuove leve, che gli arbitri del FUTSAL entrano in campo con le squadre, portando la bandiera della sezione di provenienza. FUTSAL, una parola che riunisce i due termini dal portoghese FUT (calcio) e SAL (sala) calcio da sala, quello che anima

i palazzetti, una disciplina che ha unito regole del calcio a quelle della pallavolo e del basket. Una disciplina che si impone nei primi anni80 inItalia, che un tempo era conosciuto come calcetto, ma che ora rifiuta quell’appellativo di “calcio ridotto”, come sottolineato da Antonio Castiglione  “abbiamo dimostrato di essere allo stesso livello dei colleghi del calcio a11”. Non più “figlio di un Dio minore” o i “rifiuto del calcio a11”, ma semplicemente un arbitro, un atleta, che domina la gara, di fronte a 7.000 persone, che porta le regole. Proprio sul regolamento, Cumbo ha voluto mettere alla prova i presenti, quando ha chiesto la differenza tra il numero  delle regole del calcio a 11 e quelle del calcio a 5. “Nessuna – 17, il regolamento è solo uno e va solo applicato”. Commento di chiusura, ancora affidato a Gigi Ramo, che ha “prenotato” Massimo Cumbo, per un nuovo incontro a breve termine, ma intanto un nuovo appuntamento è già fissato per  l’8 Febbraio, quando nello stesso scenario del Caesar’s  Hotel, sarà protagonista il Presidente Nazionale dell’A.I.A.  Marcello Nicchi.

 

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