PER LA GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS, IL 1° DICEMBRE LA SENSIBILIZZAZIONE PARTE DALL'ASSOCIAZIONE LILA E DAL COMUNE A CAGLIARI


di Brunella Mocci

Il 1 dicembre è la giornata mondiale di lotta all’ aids, una giornata da dedicare certamente al ricordo delle tante vittime della malattia, ma anche per ricordare che in Italia si stimano ogni anno almeno 4000 nuove infezioni da hiv, ovvero una persona si contagia ogni due ore.

La Lila quest’anno grazie al patrocinio del Comune di Cagliari lancia un forte segnale alla popolazione sul tema della prevenzione dell’aids. Un pannello di grandi dimensioni verrà infatti affisso nel centro città, sulla facciata del Bastione di Saint Remy in piazza Costituzione, per ricordare a tutti che la lotta all’aids passa anche attraverso la sensibilizzazione e la responsabilizzazione collettiva. Un messaggio che testimonia l’attenzione e la vicinanza dell’amministrazione comunale a tutti i suoi cittadini, compresi quelli sieropositivi. E’ per noi importante constatare come per la prima volta, una amministrazione comunale in questa città manifesti pubblicamente la sua sensibilità rispetto al problema dell’aids, e lo faccia a fianco della Lila che da 20 anni si batte per la prevenzione e per la tutela dei diritti delle persone sieropositive. E’ un importante segnale che fa ben sperare per il futuro di tutti.

Se consideriamo che oltre l’80% delle nuove infezioni è avvenuto per via sessuale, è anche chiaro che ancora non esiste la percezione reale del rischio o non si hanno informazioni sufficienti su una patologia che può essere evitata attraverso un’informazione corretta e l’uso del profilattico. Da anni chiediamo che le istituzioni portino avanti programmi di prevenzione mirata che vedano il più ampio coinvolgimento, dai più giovani agli adulti, nelle scuole come in tutti i luoghi di socializzazione. Servono programmi mirati di accesso ad informazioni corrette ed accessibili a tutti.

Lo slogan della campagna mondiale è Getting to Zero. L’Unaids infatti spinge le Nazioni perché entro il 2015 possa essere raggiunto l’obiettivo Zero: zero decessi, zero nuove infezioni, zero discriminazione. Oggi grazie alle terapie diminuiscono i decessi ma le infezioni continuano così come la discriminazione, nei luoghi di lavoro come all’interno delle scuole, come più volte da noi denunciato.

In Italia nel 2012 l’HIV è stato reinserito dopo anni di assenza tra gli obiettivi di piano nella proposta di ripartizione dei fondi sanitari. Un piccolo passo avanti che però non basta, visto che la linea progettuale individuata dal Ministero riguarda la sola diagnosi di infezione da Hiv e non la prevenzione, che invece resta l’arma principale per combattere l’hiv e per raggiungere l’ambizioso traguardo del 2015.

 

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Un commento

  1. Brunella Mocci (Cagliari)

    Caro Massimiliano un grazie di cuore, anche questo tuo è un contributo alla lotta all’aids. Il silenzio non aiuta si sa..

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