IL RUOLO IDENTITARIO DEL CIRCOLO "GRAZIA DELEDDA" DI MAGENTA: QUARANT'ANNI DI VITA PER PROMUOVERE LA SARDEGNA IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE

una manifestazione del circolo "Grazia Deledda" di Magenta con Antonello Argiolas sul palco


di Antonello Argiolas

 

Non sembra vero, ma il circolo “Grazia Deledda” di Magenta ha già alle spalle quarant’anni di attività. Eppure a volte ho l’impressione che manchi qualcosa: bisogna che vi sia una memoria storica delle cose fatte e vissute insieme per tramandarle a quelli che verranno dopo di noi. Trovarsi al circolo era come sentirsi nella propria terra, perché oltre che incontrare qualcuno del tuo paese capitava di dialogare con persone che provenivano da ogni parte della Sardegna e lì si scoprivano le diversità e la ricchezza della nostra gente: una cultura fatta di lingue, costumi, usanze e tradizioni diverse. Quando ci si incontrava, era frequente chiedersi perché si dovesse abbandonare il proprio paese per sperare in un futuro migliore, vivere il distacco dai propri affetti, portava a chiederci cosa potessimo fare, nel nostro piccolo, per la Sardegna, affinchè tanti ragazzi non fossero costretti ad emigrare e soffrire il distacco della propria terra. L’identità e i valori sono stati anticorpi che hanno permesso la nostra integrazione in una comunità inizialmente diffidente, ma che, alla fine, ci ha accettato riconoscendo la nostra caparbietà, voglia di fare, serietà e impegno nel lavoro. Il percorso, iniziato con i primi volontari sardi, si è arricchito, col passare degli anni, grazie alla partecipazione alle nostre attività anche di persone non sarde. Il circolo “Grazia Deledda” è riuscito a promuovere la Sardegna in tutti i suoi aspetti, attuando uno scambio culturale e di solidarietà con le comunità locali, grazie al lavoro di tante persone che, con varie iniziative, hanno collaborato con amministrazioni locali e associazioni del territorio. A loro va il mio vivo ringraziamento per la fattiva collaborazione, sostegno che ci ha sempre dato in ogni occasione. Un ringraziamento a tutti i dirigenti e collaboratori che si sono prodigati in questi quarant’anni; ma il più vivo ringraziamento lo devo ai miei più vicini collaboratori che mi hanno accompagnato in tanti anni, nel realizzare le importanti attività del circolo, condividendo con me sia i momenti di gioia che quelli di particolare difficoltà; ringrazio inoltre tutti i soci che con la loro sottoscrizione e partecipazione hanno contribuito alla vita dell’associazione. Voglio anche ringraziare la FASI per il ruolo di indirizzo e sostegno ricevuto in tutti questi anni; nonché tutti i circoli che con noi hanno collaborato alla realizzazione delle varie iniziative. Naturalmente tutto quello che abbiamo realizzato in tanti anni è stato possibile anche soprattutto grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna: la legge regionale sarda per la costituzione ed il sostegno dei circoli sardi nel mondo, penso sia stata una delle migliori norme per la Sardegna e per i sardi costretti ad emigrare.

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