LA "CAVALCATA SARDA" A SASSARI: DOMENICA 22 MAGGIO LA GRANDE FESTA DELLA BELLEZZA


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Saranno 68 (19 dalla provincia di Sassari, 14 da Oristano, 3 da Olbia-Tempio, 15 da Nuoro, 2 dall’Ogliastra, 7 da Iglesias-Carbonia, 1 dal Medio Campidano e 7 da Cagliari) i gruppi folk che parteciperanno alla 62esima edizione della Cavalcata Sarda in rappresentanza di 66 paesi della Sardegna. Domenica prossima sfileranno anche 22 gruppi a cavallo, con 252 purosangue in tutto. A cavallo ci saranno anche i Carabinieri in alta uniforme e ad aprire il lungo elenco dei partecipanti al corteo i motociclisti della Polizia municipale, le bande musicali “Città di Sassari” e “Luigi Canepa” e il gremio dei Massai. Sono questi alcuni dei numeri illustrati alla stampa lunedì mattina dal sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e dall’assessore alle Culture Dolores Lai, che hanno presentato l’edizione 2011 della “festa della bellezza” isolana. Con loro Giuliano Marongiu, che introdurrà i gruppi musicali e le esibizioni folkloristiche nel corso delle serate di sabato e domenica, Peppino Pala, presidente della Società Ippica Sassarese, e Laura Usai, responsabile di Promoteo, per Caddos. Un ringraziamento è andato ad Antonio Arcadu, già direttore dell’Azienda di Soggiorno, per i preziosi suggerimenti che continua a dare alla macchina organizzativa messa su anche quest’anno dall’Amministrazione comunale.

Per la sfilata verrà mantenuto il percorso dello scorso anno, con partenza intorno alle 9,00 dalla chiesa di San Giuseppe, passaggio in via Asproni, via Roma, tappa in piazza d’Italia, dove sono state allestite le tre tribune coperte, poi si scenderà in via Cagliari, via Torre Tonda, via Tavolara e conclusione in viale Mancini.

Anche quest’anno ci sarà un gruppo ospite, “Koma Azad e Gowendê”, proveniente dal Kurdistan turco e più precisamente dalle città di Diyarbakir e Mersin. Il gruppo fa parte del Centro Culturale Dicle Firat che ha lo scopo di mantenere e riproporre la cultura, le arti, la storia e le tradizioni di questo antichissimo popolo. In lingua turca Dicle significa Tigri mentre Firat è la traduzione di Eufrate, i due famosissimi fiumi della Mesopotamia. Il centro culturale, tra l’altro, cura l’organizzazione e la produzione di attività nel campo della musica, del canto e della danza.

Il costo complessivo della 62esima edizione della Cavalcata Sarda è di 550mila euro circa, di cui 225mila arrivati dalla Regione e 300mila dalle casse comunali. Tra gli altri contributi economici vanno ricordati i 40mila euro dalla Fondazione Banco di Sardegna e i 7mila dalla Camera di Commercio.

L’appuntamento con la sfilata di domenica mattina sarà preceduto venerdì a partire dalle 18,30 dalla serata di canti e balli nella suggestiva cornice dell’altare preistorico di Monte d’Accoddi con la Banda Musicale della Brigata Sassari accompagnata dalle launeddas di Roberto Tangianu, il Coro Maschile “Padentes” di Desulo, il Gruppo Folk e Coro “Ortobene” di Nuoro; chiuderà la serata il gruppo ospite “Koma Azad e Gowende” di Diyarbakir – Kurdistan. Previsto anche un servizio bus navetta da via Tavolara a partire dalle 17,45. Sabato e domenica, in entrambi i casi a partire dalle 18,00, verrà riproposta la Rassegna di canti e danze tradizionali della Sardegna, con 78 gruppi provenienti da tutta l’Isola. Le serate saranno presentate da Giuliano Marongiu.

L’ippodromo Pinna ospiterà domenica a partire dalle 16,00 il tradizionale appuntamento con le Pariglie. Alla manifestazione parteciperanno i gruppi di Bonorva, Dolianova, Noragugume, Ollastra, Pattada, Sant’Andrea Frius, San Vero Milis e Silì.

Saranno infine 243 le bancarelle (l’aspetto più gradito dai sassaresi, che da sempre attendono con atteggiamento distratto la sfilata vera e propria o addirittura lasciano la città) che occuperanno i consueti spazi tra piazza d’armi, via Manno e corso Margherita di Savoia.

 

Caddos e Trimpanu

Due le manifestazioni collaterali da ricordare. Innanzitutto “Caddos”, la fiera del folklore equestre e del turismo sostenibile che si svolge tutti gli anni in occasione della Cavalcata Sarda. Nata da un’idea della Promoteo e realizzata in collaborazione con il Comune di Sassari, Assessorato al Turismo con il patrocinio della Provincia e della Camera di Commercio di Sassari, la Fise e il Coni, la fiera è arrivata quest’anno alla sua quarta edizione e verrà allestita come di consueto in piazza dell’Emiciclo Garibaldi. Chi visita Caddos sarà rapito e affascinato dalla bellezza dei manufatti artigianali (dalle selle ai finimenti, dagli abiti tradizionali ai gioielli), potrà conoscere sentieri naturalistici, ippovie, prenotare escursioni e trekking a piedi, in bicicletta, a cavallo o sul dorso di un mulo, gustare le prelibatezze offerte dalle aziende agrituristiche locali, avere informazioni su feste, tradizioni e usanze equestri della Sardegna.A Caddos inoltre si potranno ammirare le foto del concorso fotografico “Il cavallo tra il sacro e profano” lanciato sul portale www.caddos.it e conclusosi a marzo 2011 che, attraverso 72 scatti di fotografi tra dilettanti e professionisti, racconta lo speciale rapporto dell’uomo con questo splendido animale in diverse parti del mondo. Nelle stesse giornate della fiera si terrà anche “Acchettos – L’isola dei piccoli cavalieri”. Lo spazio prevede laboratori ludico -didattici per avvicinare i bambini al fantastico mondo dei cavalli ed educarli al rispetto dell’ambiente.

Il secondo evento collaterale è il Festival Internazionale della musica etnica Trimpanu, giunto alla sua sesta edizione, offre musica etnica dal mondo di grande qualità artistica. L’edizione di quest’anno vedrà al Teatro Civico, il 19 e 20 maggio alle 21,00, tre concerti, di cui due produzioni originali, ambedue di ambientazione sacra e devozionale e una produzione con musicisti locali. La prima serata vedrà l’esecuzione di CANTENDI A DEUS, spettacolo ideato e diretto da Elena Ledda ed eseguito insieme al quintetto (Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Simonetta Soro, con l’attrice Lia Careddu) e il Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, una delle formazioni più prestigiose nel panorama della polifonia sarda tradizionale.
La seconda serata, in prima assoluta per l’Italia, Trimpanu presenta una delle produzioni più interessanti del circuito dei Festival in Europa: Chant Sacrès Gitans, Canti Sacri Gitani, rappresentazione che vede sul palco quattro personalità di spicco della World Music spagnola e francese. La musica zingara è parte integrante della vita sociale e culturale di molte aree del sud -ovest dell’Europa, Andalusìa e Camargue francese in primis, ma anche Catalogna e Provenza. E da queste aree provengono Tchoune, già leader della formazione del leggendario chitarrista gitano Manitas de Plata, il cantante occitano Renat Sette, l’ultimo erede della tradizione trobadorica provenzale, il polistrumentista andaluso Gil Aniorte-Paz e il chitarrista Anton Fernandez, astro nascente della scena flamenco-fusion. La serata sarà introdotta dall’ Omaggio a Mercedes Sosa tributato da due ottimi musicisti sassaresi: il chitarrista e cantante Carlo Doneddu e il percussionista Andrea Lubino.

 

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Un commento

  1. Pietro Branca (@georgatoss)

    Foto: ©Pietro Branca
    saluti.

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