PROPOSTA PER I CIRCOLI DEGLI EMIGRATI SARDI: "TRADIZIONE E MODERNITA'" CON LE MUSICHE DI LUCIO GARAU E DEL REPERTORIO DELLE LAUNEDDAS

le launeddas di Andrea Pisu

le launeddas di Andrea Pisu


di Lorenzo Lio

MiniM ensemble

 

Andrea Pisu : Launeddas, Gaetano Costa : Sassofono, Lorenzo Lio : Flauto Dolce

programmazione e regia del suono Lucio Garau

 

 

 

Puntu e organu                   repertorio tradizionale della Sardegna per launeddas

Contrappunto (2009)        per Sassofono e elettronica in tempo reale

Mediana                                repertorio tradizionale della Sardegna per launeddas

Canoni (1992)                      per Flauto dolce e elettronica in tempo reale

 

 

Il rapporto tra la radice sonora etnica e la sua reinterpretazione in chiave tecnologica è il tema di questo concerto. Un affresco sonoro (ma anche visivo) di grande suggestione che inizia con l'”enunciazione” dei materiali tradizionali sardi, eseguita attraverso le launeddas, uno degli strumenti musicali più emblematici del repertorio etnico isolano. A partire idealmente dagli stessi materiali, Lucio Garau costruisce un’esperienza originale e innovativa che affianca il sassofono e il flauto dolce al live electronics, riprendendo tutta una serie di procedimenti compositivi basati sul concetto di ripetizione.

 

 

Nato a Cagliari nel 1959, Lucio Garau ha  dedicato una particolare attenzione alle tecniche di comunicazione multimediali. La sua attività di compositore si muove tra tecniche nuove e tradizioni, nella scelta dei riferimenti come anche degli strumenti, con una produzione che vede, accanto a composizioni acusmatiche, composizioni “acustiche” e altre che prevedono strumenti tradizionali accanto, spesso dialetticamente, all’elettronica. Sito web: http://www.luciogarau.it/

 

Andrea Pisu è nato a Villaputzu, ha studiato con Aurelio Porcu.

Il suo modo di suonare oscilla tra la tradizione e la sperimentazione, questo lo ha portato a ideare modifiche strutturali agli strumenti tradizionali e a essere pioniere delle launeddas elettriche; questa sperimentazione porta il suonatore a cimentarsi nei più svariati generi, dal free jazz (ha suonato con il  sassofonista Evan Parker,) al rock, alla musica classica sino ad arrivare al blues.

Nel 2001 nel “Festival Mondiale Del Folklore” di Gorizia riceve l'”Oscar del Folklore” in segno di apprezzamento per la trasmissione delle abilità tradizionali alle nuove generazioni;

Nel 2005 a Siligo riceve il premio “Maria Carta”;

Ha partecipato a numerose manifestazioni in tutto il mondo portando la tradizione del suo paese sui palchi di numerosi festival internazionali del folclore.

 

Gaetano Costa

nato a Palermo nel 1963 , diplomato brillantemente presso il conservatorio della sua città sotto la guida del Maestro Fusco. Ha poi frequentato un corso di perfezionamento con Federico Mondelci. Ha sviluppato un particolare interesse verso la musica contemporanea e ha collaborato con diversi compositori curando la prima esecuzione di molte nuove composizioni. Ha suonato in molti festival nazionali. Dal 1992 insegna sassofono presso il Conservatorio di musica di Palermo.

 

 

 

 

Lorenzo Lio, nato a Milano nel 1982, ha studiato flauto dolce presso la Scuola Civica della sua città con D.Bragetti e P.Memelsdorff frequentando al contempo la facoltà di musicologia dell’Università di Cremona. Trasferitosi in Olanda si è diplomato nel 2006 presso il Conservatorio Reale dell’Aja sotto la guida di D.Winter, perfezionandosi inoltre con S.Marq, M.Miessen, J.van Wingerden. Si è specializzato nel repertorio contemporaneo presso il Conservatoire – Haute Ecole de Musique di Lausanne, ottenendo nel 2009 il “Diplôme de concert” sotto la guida di A.Politano. Vincitore del primo Concorso per flauto dolce organizzato da ERTA Italia nel 2009, si è esibito sia come solista che in varie formazioni  presso numerosi Festival fra cui Musica e Poesia a S.Maurizio – Milano, Festival Musicale Estense -Modena, Muziekcentrum Vredenburg – Utrecht, Muziekcentrum Den Bosch, Università di Leiden, Festival Iceberg di musica contemporanea – Bologna, Radio Suisse Romande – Ginevra, Istituto Italiano di Cultura – Bucarest, Società Dante Alighieri – Graz. Attualmente insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana .

 

 

“Le composizioni contenute in questo concerto testimoniano un mio forte interesse nei confronti del mondo delle musiche tradizionali e, in questo caso, di uno strumento che per la mia formazione è stato fondamentale : is launeddas. Sono caratterizzate anche da un mio desiderio: mettere a confronto due mondi quello delle tecniche del contrappunto scritto tipico della società colta europea e quello delle musiche tradizionali.

Durante gli anni 80, lavorando con i registratori a nastro, cominciai a pensare alla possibilità di costruire un canone preciso e complesso tutto cantato o suonato da un solo musicista. Mentre lavoravo al progetto riflettevo sul funzionamento drammatico del canone e decisi che volevo che il concetto di sorpresa che provavo leggendo i canoni scritti nel passato e che era oggi irripetibile date le mutate condizioni storiche non andasse perduto, volevo che fosse parte dell’opera.

Mi resi conto che la composizione sarebbe risultata molto efficace se anziché arrivare alla costruzione di un oggetto in stile con le varie parti, il processo di costruzione avesse portato con sè anche un tipo di “scoperta”, se cioè il punto di arrivo non fosse chiarito dall’inizio, come invece era nei vari tipi di canone che erano stati scritti prima. Decisi quindi che l’opera diventasse una scoperta dell’oggetto sonoro. Ho così cambiato il punto di vista e sono partito da dall’oggetto sonoro finale e da lì ho scritto le frasi musicali con un lavoro di decostruzione. Questo procedimento mi sembrava anche particolarmente adatto, dal punto di vista teatrale, per una composizione per strumento e elettronica in tempo reale.

 

Canoni (1992)  Nel corso della composizione si definiscono 3 oggetti derivati da repertori diversi della musica tradizionale Sarda: un brano dal repertorio per launeddas, un canto femminile a voce sola, un attittidu) e un coro a tenore barbaricino. Credo fosse nel 92 la composizione per elettronica in tempo reale più complessa e difficile da mettere a punto mai scritta, il procedimento richiesto era assai difficile da realizzare e doveva essere realizzato esattamente per essere efficace. Per mia fortuna oggi i calcolatori e il programma max-msp hanno reso possibile eseguire questa composizione con una certa facilità e sicurezza.

 

Contrappunto (1997-2009) è una composizione a cui ho lavorato per molti anni, dopo il lavoro di Canoni ho deciso di scrivere una composizione che affrontasse anche le tecniche di ripetizione non lineare. “ – Lucio Garau

 

 

 

Contatti:

Lorenzo Lio – e-mail: liolor@hotmail.com

                                      minimensemble@gmail.com

Tel: 3342502861

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Un commento

  1. Gentilissimi,
    grazie mille per la pubblicazione di Tradizione e modernità sul vostro sito, sono sicuro che ci aiuterà nella promozione. Auguri anche per le vostre attività, cordiali saluti

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