GASPARE MELE DI OROTELLI, 99 ANNI E UNA VITA DA RACCONTARE … IN POESIA

Gaspare Mele

Gaspare Mele


di Rosalba Satta

Il poeta Gaspare Mele, padre di otto figli e nonno di sedici nipoti, è nato ad Orotelli nel 1911 : il 29 aprile ha festeggiato 99 anni. Gran bel traguardo! Si suole ipotizzare che la vecchiaia sia semplicemente uno stato d’animo : ci si può sentire vecchi a trent’anni e, viceversa , sentirsi ed essere mentalmente giovani superati gli “anta”.  E’, quest’ultimo, il caso di Gaspare Mele, “tziu Gasparru” per i compaesani, che ama la poesia e scrive versi da oltre ottant’anni. E’ la sua mente vivace , aperta e attenta ai problemi del mondo, il suo talismano. Ha sempre qualcosa da fare, nonostante il passo incerto e gli inevitabili acciacchi tipici dell’età. Ha sempre voglia di dare e di dire. E quando può comunicare in versi, l’adrenalina, che allora in lui scorre copiosa, è balsamo per il suo cuore. Ogni avvenimento, più o meno significativo per gli altri, lo coinvolge e lo stimola perché il suo sguardo, imbevuto di stupore , è capace di scorgere ed esaltare la positività dei fatti e/o dei gesti. E questo accade anche quando la sua anima arranca tra le miserie di un mondo che pare aver smarrito la via. Anche in questo caso ha in serbo – e ci regala – versi imbevuti di speranza, consapevole del fatto che l’amore per la vita ha in sé una forza rivoluzionaria potente, capace di risvegliare e coinvolgere perfino le coscienze più distratte. Il suo ostinato ottimismo ha origini lontane : l’aver attraversato ben due guerre mondiali ha inevitabilmente irrobustito il suo desiderio di pace universale, e se da un lato ha timore che “l’umanità non sia ancora matura per meritare la pace”, dall’altro è certo del fatto che “l’uomo , esercitando la propria capacità di mediazione , riuscirà a correggere le tante ingiuste differenze economiche”. Non a caso in una sua significativa poesia si rivolge ai giovani , che considera una risorsa preziosa, e li invita a non avere tentennamenti tra la guerra , che è morte e sofferenza, e la cultura, che è vita e nutrimento della mente ; tra l’indifferenza , che inaridisce, e la solidarietà che salva ; tra la vendetta che è sempre ingiusta, e l’amore capace di arrivare ovunque e di coinvolgere chiunque.. Gaspare Mele non è un nostalgico perché vive saldamente nel presente, ma sente ancora l’intenso, poetico profumo della campagna di ieri (“L’interesse per la poesia me lo portavo appresso, fin da adolescente, nella solitudine e nel silenzio della campagna e a volte scoprivo che mi veniva spontaneo ricercare e reiventare un passo o una rima”). Gaspare Mele non è un noioso moralista , ma comprende quanto sia importante cercare e trovare dentro se stessi quella che ama definire “la nostra parte gentile” ( “L’uomo deve esprimere con maggior forza il suo potenziale migliore e deve smetterla di diffondere menzogne e di agire con prepotenza”) . Gaspare Mele non impone ma timidamente propone la rigenerante lettura dei classici come elisir di lunga vita (“Ricordo che il piacere della lettura nacque presto. Mio padre mi regalava, quando poteva, alcune composizioni di poeti erranti: un vero sussidiario per imparare a leggere in versi. Fu così che la poesia degli altri diventò sempre più oggetto di vero interesse. Interesse che, ben presto, diventò passione vera e propria. Era come avere accesso , da un lato, alla bellezza e alla grandiosità della Storia – riuscii a leggere anche “La Gerusalemme liberata” – e, dall’altro, maturava in me la consapevolezza che la poesia aveva un suo potere: quello di evocare e rappresentare sentimenti, passioni, meraviglie”). Vari sono stati i riconoscimenti ottenuti per la sua produzione poetica. Fra questi è importante ricordare un primo premio per la poesia “Sos missionarios” , conquistato a Nuoro nel 1996 ed il successo ottenuto a Cagliari con “Bimbò” : un racconto in concorso per opere a sfondo partigiano. Da ricordare anche il suo ultimo romanzo in versi dal titolo “Sa vida de Juanne Battista Selenu”. Gaspare Mele è, in conclusione, una persona speciale. Bella. Un uomo che ancora oggi, dall’alto delle sue quasi cento primavere, continua ad emozionarsi e a sorprendersi quando la Poesia – sua amica da sempre – bussa piano alla porta del suo cuore…

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Un commento

  1. Rosalba Satta (Budoni)

    Grazie!!!! Siete speciali.

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