ESCLUSIVO: gli studi di Paolo Pulina per riportare alla luce un documento storico

di Paolo Pulina

 

La mia ricerca ha preso le mosse dal saggio di Simona De Francisci su "Giorgio Asproni e Giovanni Spano" pubblicato nel volume, edito nel 1994 da Cuec, che raccoglie gli Atti del convegno internazionale "Giorgio Asproni e il suo ‘Diario politico’ " (Cagliari, 11-13 dicembre 1992). In appendice l’autrice riproduce quattro lettere di Asproni (Bitti, 1808- Roma, 1876) a Spano (Ploaghe, 1803-Cagliari, 1878). In una nota viene precisato che "purtroppo non è stato possibile reperire le lettere di Spano indirizzate ad Asproni. Di questo carteggio si possiede per ora solo un’unità epistolare di Spano ad Asproni spedita da Cagliari il 19 agosto 1851, come si evince dall’elenco di Manlio Brigaglia e Raimondo Turtas, Nuovi documenti per una biografia asproniana, in Atti del Convegno nazionale di studi su Giorgio Asproni (Nuoro, 3-4 novembre 1979). Ancora alla data di stampa di questo saggio, 1994, non mi è stato possibile consultare questa lettera che meriterebbe, unitamente alle altre ivi citate (e a quelle del fondo Dolfin, presso la Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari), di essere integralmente pubblicata".

Leggendo il testo a stampa di queste lettere, poiché in qualche passaggio la decrittazione delle parole originali mi era sembrata zoppicante, ho chiesto a Tito Orrù (specialista degli studi su Asproni) la cortesia di procurarmi la fotocopia delle quattro missive originali, per poter operare un confronto diretto tra i documenti manoscritti e la loro trascrizione a stampa.

Raggiunto il risultato della corretta interpretazione di alcune parole manoscritte, che non avevano avuto una fedele riproduzione a stampa (sono potuto risalire al cognome dell’archeologo toscano Gamurrini grazie a Donatella Venturi, della Biblioteca della Soprintendenza Archeologica della Toscana, di cui è soprintendente Fulvia Lo Schiavo), e "recuperate" alcune altre parole che erano state "saltate" nella prima trascrizione, da ploaghese studioso di Giovanni Spano, non potevo non pormi l’obiettivo di cercare di ritrovare e di trascrivere l’unica lettera a noi pervenuta tra quelle scritte da Spano ad Asproni, cioè quella datata 19 agosto 1851, inventariata nel 1979 da Brigaglia e Turtas.

Grazie alle indicazioni di Brigaglia e Turtas, ho potuto rivolgermi al direttore, Antonio Piras, della Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, che ha sede a Cagliari.

Piras non solo ha ritrovato la lettera di Spano (nel Fondo Asproni – Carteggio) ma la ha fatta anche trascrivere dall’archivista Silvia Caredda.

A questo punto, grazie alla collaborazione di tutti gli studiosi citati, sono orgoglioso di affermare che, con la pubblicazione (a distanza di oltre 150 anni!) della lettera di Spano ad Asproni del 19 agosto 1851, il carteggio (almeno per la parte conosciuta) fra i due grandi intellettuali sardi dell’Ottocento è leggibile finalmente in una trascrizione corretta e completa. La risposta di Asproni alle questioni poste da Spano nella sua missiva "ignorata" per un secolo e mezzo è contenuta nella Lettera n. 2 datata 30 marzo 1852 e riguarda la valorizzazione della memoria dell’opera di Melchiorre Dore (Bitti, 1776 – Nuoro, 1851), zio di Asproni, autore, tra l’altro, di un’opera immensa (734 ottave) e famosissima a suo tempo, della cui stampa si era occupato il canonico Spano: si tratta del poema in logudorese Sa Jerusalem victoriosa: osiat s’historia de su populu de Deus reduida ad poema historicu-sacru / dai su sacerdote canonigu Melcioro Dore…; cum breves adnotationes de su sacerdote Johanne Ispanu (Kalaris, In sa imprenta archiepiscopale, 1842).

Paolo Pulina

 

 

Nota

Pulina ha curato con Salvatore Tola il volume "Il tesoro del Canonico.Vita, opere e virtù di Giovanni Spano (1803-1878)", edito nel 2005 da Carlo Delfino, pp. 326.

Eccone in dettaglio il sommario:

P. PULINA – S. TOLA, Il tesoro del Canonico. Vita, opere e virtù di Giovanni Spano (1803-1878), Sassari, Delfino, 2005 [M. BRIGAGLIA, Il tesoro del Canonico. F. COSSIGA, Giovanni Spano nel suo tempo. S. TOLA, Vita di un intellettuale nella Sardegna dell’Ottocento. G. LILLIU, Giovanni Spano e l’archeologia sarda. G. LUPINU, La figura di Giovanni Spano nella storia della dialettologia italiana. A. STELLA, Porru, Cherubini, Spano. G. ANGIONI, Giovanni Spano studioso della patria sarda. P. PILLONCA, Giovanni Spano sacerdote della poesia. G. MANNIRONI LUBRANO, La Roma di Giovanni Spano. A. ROMAGNINO, Cagliaritano d’adozione. M. G. SCANO NAITZA, Giovanni Spano, la sua "collezione" e i problemi attuali della storia della pittura sarda. G. ULERI, I libri "ploaghesi" di Giovanni Spano. P. PULINA, Un prezioso giacimento culturale. L. CARTA, Per un’edizione del Carteggio Spano. P. A. BIANCO, "…personaggi distinti in ingegno e dottrina…". Lettere di Giovanni Spano all’Accademia delle Scienze di Torino. M. PIRA, Giovanni Spano un antropologo della Sardegna. Documentazione fotograf
ica, Giovanni Spano e la pittura sarda, a cura di M. G. Scano Naitza; Ploaghe e ploaghesi d’un tempo, a cura dell’Associazione culturale "Giovanni
Spano"

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4 commenti

  1. Un libro ricco di spunti e capace di far attechire riflessioni illuminanti. Scorrevole ed chiaro il ritmo dello scritto, mai ermetico.

    consigliato haimè solo agli amanti del genere

    http://dariocarbini.blog.tiscali.it

    p.s. consiglio di levare la moderazione dei commenti.

  2. Paolo da Sorso

    complimenti vivissimi per il blog e per l’esclusivo documento di valenza storica..

    Avevo una mia idea un pò particolare sui circoli dei sardi nel mondo… consultando questo blog e vedendo anche la vostra pubblicazione.. ho sicuramente cambiato idea. E’ un mondo nuovo che in Sardegna non si conosce.

  3. concordo con Paolo… ma non sono tutti uguali

  4. Egregio dott. Pulina
    sono una docente di scuola elementare che si diletta ogni tanto in ricerche su personaggi sardi. Intanto i miei complimenti per tutto il lavoro svolto finora e per quello che ancora ha da proporci come sardi in primis e come cittadini di questa nazione che troppe volte si dimentica della nostra sardegna. Avrei bisogno di porle un quesito. In riferimento al carteggio dello Spano curato egregiamente da Luciano Carta, lei afferma di aver capito molto del dott. e poeta Francesco Dore dalla corrispondenza dello Spano che ne fa delle raccomandazioni. Chiedo scusa se la domanada è banale. Ma in quali lettere si trovano tali raccomandazioni? Leggendo i 3 libri di Carta non ho trovato traccia di esse e il nome di Dore (a parte Melchiorre) non è presente neanche nell’elenco. Le sarei molto grata se mi desse le indicazioni giuste, forse ho sbagliato nel cercare?
    In attesa di una sua risposta positiva le auguro buon lavoro
    e la saluto cordialmente
    Andreana Deledda

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