riferisce Giovanni Salis
Dopo oltre 200 “Poetry Slam”, le “gare” di interpretazione per poeti con propri testi senza musica né elementi scenici, 15 finali d’area e circa 1.000 partecipanti in tutta Italia, si sono concluse le Finali Nazionali delle sfide letterarie organizzate dalla LIPS Lega Italiana Poetry Slam nella stagione 2016/2017.
In gara, dal 6 al 7 luglio a Milano (con tre semifinali da 7 partecipanti l’una con la presenza dello special guest Ignacio Perini, campione argentino di poetry slam) e l’8 luglio a Monza (con la finalissima in piazza Roma impreziosita dall’ospite speciale Guido Catalano, “l’ultimo dei poeti”), si sono sfidati a colpi di rime e di versi 21 finalisti nazionali per contendersi il quarto titolo italiano, e la possibilità di partecipare alle finali Europee e alla Coppa del Mondo di Poetry Slam. Il tutto sotto la direzione degli MC (Master of Ceremony, colui che anima e gestisce lo svolgimento della “gara”): Sergio Garau (neopresidente nazionale LIPS, coordinatore della scena sarda e una tra le personalità più attive e riconosciute in questo campo a livello europeo come poeta e come organizzatore), Davide ScartyDoc Passoni, Giacomo Sandron e gli intermezzi poetici di Paolo Agrati.
Ad aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano di Poetry Slam 2017 è stato, per la terza volta consecutiva, il poeta performativo Simone Savogin da Alserio (coordinamento Lombardia), che ha avuto la meglio per una manciata di punti sul genovese Andrea Fabiani (coordinamento Piemonte) e sulla bolognese Eugenia Galli (Abruzzo-Molise).
Il punteggio finale è stato deciso, come da regolamento del poetry slam e con difficoltà dato il valore e l’originalità delle rappresentazioni dei finalisti, dalla giuria popolare composta estraendo a sorte cinque elementi del pubblico partecipante, che non avessero legami diretti con i poeti in gara.
Gli altri partecipanti alla finalissima erano: 4° Nicolas Cunial (coordinamento Toscana), 5° Andrea Bonomi (Liguria), 6° Roberto Demontis (Sardegna), 7° Matteo Di Genova (Abruzzo-Molise), 8° Vittorio Zollo (Campania), 9° Alessandro Doro (Sardegna), 10° Francesco Bastianon (Veneto), 11° Marko Miladinovic (Marche), 12° Francesca Gironi (Emilia-Romagna).
A rappresentare l’isola c’erano ben due poeti sardi: il sassarese Alessandro Doro, il cantore di insetti, arrotini e altre amenità, attuale campione sardo in carica e uno dei protagonisti della scena sarda degli ultimi anni, arrivato nono assoluto; e Roberto Demontis da Bancali, il fabbro-eta che di giorno forgia spirali di ferro e la notte esce dalla sua bottega per rincorrere parole e liberare versi, classificatosi secondo all’ultima finale regionale e rivelatosi una delle sorprese delle finali italiane con la conquista del sesto posto assoluto.
Ad accompagnarli Giovanni Salis, segretario regionale, vicepresidente della LIPS e promotore di numerosi eventi di matrice culturale e sociale sul territorio sardo, che, per l’occasione, ha svolto, alternandosi con Andrea Piazza, il delicato ruolo di notaio di gara segnando, con la collaborazione degli MC di turno, punti, tempi e penalità delle semifinali e finali.
La finale sarda disputata al The HoR House of Rock di Sassari il 10 (semifinali) e 11 maggio (finalissima) è stata l’atto conclusivo della straordinaria stagione sarda 2016/2017 in cui la scena isolana si è dimostrata una delle più vivaci nel panorama nazionale, arrivando a contare ben 18 slam (Sassari 7 slam, Alghero 3 slam; Cagliari e Porto Torres 2 slam; Gavoi, Oristano, Ozieri e Quartu S.Elena 1 slam) che ne fanno il 3° coordinamento assoluto in Italia per numero di slam fatti, e che attualmente può contare su oltre un centinaio di poeti, o aspiranti tali, e su un crescente e consolidato pubblico desideroso di una poesia viva e presente al di fuori di obblighi scolastici e autoreferenzialità accademiche.
Per maggiori informazioni sul Poetry Slam e la LIPS:
web http://www.lipslam.it/
email sergio.garau@mail.com
“La Poesia non è fatta per glorificare il poeta, essa esiste per celebrare la comunità; il punto dello slam non sono i punti, il punto è la Poesia.”
Da un intervista di Lello Voce, che ha portato lo slam in Italia nel 2001, a Marc Kelly Smith e a Rayl Patzak, pionieri dello slam negli Stati Uniti e in Germania: http://www.lellovoce.it/spip.php?article206
Il Poetry Slam è sostanzialmente una gara di poesia in cui diversi poeti leggono sul palco i propri versi e competono tra loro, valutati da una giuria composta estraendo a sorte cinque elementi del pubblico, sotto la direzione dell’MC (Master of Cerimony), come dicono in America, mutuando il termine dallo slang hip hop. Ma lo slam è poi, in verità, molto di più, ed è in questo “di più” che sta la ragione del suo dilagante successo in America, Canada, Inghilterra, Germania ed ora anche in Italia e Sardegna.