"OLTRE LO SGUARDO, SA FESTA E SA DIGNIDADE": APERTA A BRESCIA SINO AL 30 GIUGNO, LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI GIOVANNI CAVALLI

immagine della mostra fotografica di Giovanni Cavalli


di Paolo Pulina

Domenica 2 giugno, a Rezzato (Brescia), nella incantevole cornice di Villa Fenaroli, una delle più prestigiose dimore signorili del Settecento lombardo, è stata  inaugurata l’originale mostra fotografica dedicata alle feste processionali in Sardegna dal fotografo-artista freelance Giovanni Cavalli, che vive a Brescia.
La mostra è stata presentata dalla professoressa Marta Mai, dell’Università Cattolica di Brescia, dalla curatrice Rosa Lardelli e dal presidente del Circolo Culturale Sardo di Brescia, Paolo Siddi (l’esposizione  è realizzata in collaborazione col Circolo sardo, col patrocinio della  Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro, e della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, FASI).
L’autore-fotografo delle splendide immagini presenti in  mostra, relative ai più intimi e peculiari momenti aggregativi delle comunità sarde, non è un sardo (è iscritto però al Circolo sardo di Brescia), ma appare talmente innamorato e “preso” dentro il gusto e il fascino delle feste processionali sarde, da farlo apparire estremamente credibile nel suo racconto. L’artista si rivela scevro degli stereotipati pregiudizi tipici del viaggiatore d’occasione, che guarda alla tradizione sarda con sentimenti quasi di commiserazione, di compatimento paternalistico.
Giustamente nel titolo della mostra si fa riferimento alla “dignidade”: in queste immagini, in effetti,  sfilano davanti agli occhi del visitatore sguardi fieri, donne bellissime, uomini in bilico sul filo teso della loro storia, ragazzine e ragazzini in attesa di spiccare il volo verso un futuro.
Le immagini della mostra risultano quindi un inno alla modernità e al futuro: i giovani e le giovani di Sardegna  sono fotografati  in modo sfrontato, estremamente ravvicinato, in modo da mettere in risalto gli occhi, lo sguardo (si consideri il titolo della mostra) come specchio dell’anima e rivelazione di essa.
I preziosi abiti tradizionali diventano solo sfondo, per altro molto importante, ma secondario. Emerge perciò la personalità del soggetto, il cenno, la sensazione intuita e fulmineamente “rubata” dall’artista,  capace quindi di prontezza di  “scatto”, di “riflessi”: in tutti i sensi dei termini “scatto” e “riflessi” nei diversi codici, ovviamente compreso il linguaggio dell’arte fotografica.
In mani esperte come quelle di Giovanni Cavalli  il mezzo fotografico è veramente insostituibile come strumento per catturare gli istanti irripetibili dei moti dell’anima, per – come si dice anche comunemente –  “immortalarli”, per renderli eterni.
Nelle persone ritratte in questa indagine documentaria operata dal fotografo risalta una significativo rispetto della tradizione: la “radice” della tradizione non perde vitalità, aderisce alla contemporaneità, non appare in nessun modo un ostacolo; anzi,  rinsalda i vincoli  dell’appartenenza, esalta soprattutto la responsabilità a custodire i valori dell’identità. L’occhio del fotografo viaggiatore viene trascinato come in un vortice in questa folla eterogenea che si assiepa durante le feste processionali sarde  e viene da essa profondamente interpellato.
L’opera del fotografo, a  sua volta “impressionato” da questa esperienza coinvolgente, non può non tradursi nella denuncia della  logica, tipica oggi di molte parti d’Italia, del sistematico abbandono della identità legata alle tradizioni, alla cultura e alla lingua dei diversi luoghi.
Per finire, non si può non mettere in rilievo la tecnica rigorosa e cristallina del fotografo; il gusto per inquadrature perfette;  e, pregio non ultimo, la qualità strepitosa della stampa delle immagini: sono stampe FineArt 30×40, carta Hahnemühle Photo Rag Ultra Smooth, stampate in 7 copie certificate da Michele Gusmeri, www.gusmerifineart.com .
Insomma, si tratta di una mostra che – per dirla anche con un termine del linguaggio fotografico – meriterebbe ulteriori “sviluppi” presso altri Circoli degli emigrati sardi.

Scheda della mostra

Dal 2 al 30 giugno, Spazio Arte Villa Fenaroli – via Mazzini, 14 – Rezzato, Brescia
Apertura: dalle ore10,00 alle ore 22,00 (entrata libera tutti i giorni). 
Contatti: Rosa Lardelli – Associazione Arte e Cultura Ars Vivendi – Via Pertini 29 – 25124 Brescia. Tel. 030/3530557- cell. 339/8637645;  r.lardelli@alice.it;  www.rosaeventi.blogspot.com
Villa Fenaroli:  tel. 030/2793223 ; info@villafenaroli.it ;   www.villafenaroli.it;
Giovanni Cavalli  è artista-fotografo freelance  (giocavalli@libero.it  ;  www.giovannicavalli.eu),  rappresentato dall’agenzia Marka di Milano (sue immagini sono state inserite, nel corso di più di un ventennio, in un gran numero di pubblicazioni in Italia e all’estero). Negli anni ha pubblicato inoltre svariati servizi di reportage (in particolare per la rivista di arredamento “Dentro casa”) e libri fotografici su progetto personale (“I colori del silenzio”, Grafo Edizioni, 1993; “Fotografare Brescia”, Sogeco Editore, 2009) o insieme ad altri fotografi (“Festa Internazionale del Circo”, Comune di Brescia, 2000-2005.). È autore di spettacoli multimediali di immagini, poesie e musica (“Bivi”, 2006, e “Un Cantico”, 2008, con la collaborazione del musicista Michele Gazich).

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2 commenti

  1. l’esposizione dell’arista-fotografo Giovnni Cavalli continua ad avere molta attenzione ed è stato orcanizzato un evento per giovedì 27 giugno alle ore 21.30 allego comunicato. La curatrice Rosa Lardelli.
    COMUNICATO: un incontro sorprendente per la mostra oltre lo sguardo sa festa e sa dignidade dell’artista -del fotografo Giovanni Cavalli presso lo SPAZIO ARTE VILLA FENAROLI A REZZATO (BS)
    Giovedì 27 giugno 2013 alle ore 21.30
    Il fotografo Giovanni Cavalli dialogherà con lo storico dell’arte Paolo Bolpagni.
    Giovanni cavalli è professionista affermato nel campo medico. Affianca, alla sua professione, la passione artistica per la fotografia. Sue immagini sono comparse sulle maggiori riviste italiane e sono state utilizzate per numerose campagne pubblicitarie.
    Ha pubblicato diversi reportage su alcuni Paesi d’Europa per la rivista Dentro Casa e i libri fotografici I colori del silenzio, Grafo Edizioni, 1993; Fotografare Brescia, Sogeco Editore, 2009; Festival internazionale del Circo 2000-2005, Comune di Brescia (con altri fotografi).
    E’ autore di spettacoli multimediali di immagini, poesie e musica. (“Bivi”, 2006 e “Un Cantico”, 2008, con la collaborazione del musicista Michele Gazich).
    Paolo Bolpagni è uno storico dell’arte, critico, curatore e docente universitario. Si occupa di arte dell’Ottocento e Novecento, e di contemporanea. È considerato uno dei massimi esperti dei rapporti tra arti visive e musica. È autore di una ventina di libri e cataloghi, e di oltre duecento pubblicazioni tra saggi, articoli e altri testi. Cura mostre in musei importanti, collabora con riviste specializzate e tiene conferenze in tutta Italia. Nel 2009, in qualità di direttore del museo, ha progettato il nuovo allestimento della Collezione Paolo VI – arte contemporanea. È uno dei primi storici dell’arte a usare ampiamente i new media: ha creato nel 2011un canale YouTube di grande successo, “Regola d’arte”.
    L’esposizione, a cura di Rosa Lardelli, è stata inaugurata domenica 2 giugno alle ore 18.30, con la presentazione di Marta Mai.
    La mostra, dell’artista-fotografo Giovanni Cavalli, rimane allestita fino al 30 giugno (con apertura tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22)
    Per informazioni:
    Rosa Lardelli – Associazione Arte e Cultura Ars Vivendi – Via Sandro Pertini, 29 – Brescia
    Tel. 030.3530557- cell.3398637645. r.lardelli@alice.ithttp://www.rosaeventi.blogspot.com
    Villa Fenaroli via Mazzini.14 Tel. 0302793223 info@villafenaroli.it http://www.villafenaroli.it

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