L’ARTE DI EUGENIA PINNA ALLO SPAZIO ILISSO: L’ESPOSIZIONE FRUTTO DELLA RICERCA DELLA TEXILE DESIGNER ORIGINARIA DI NULE

Eugenia Pinna

Allo Spazio Ilisso, la mostra “La ricerca di una textile designer” di Eugenia Pinna. “Ospitiamo una progettista tessile – ha detto Vanna Fois cofondatrice del Centro espositivo – a riprova della vocazione di questo luogo ad ambiti tra i più diversi, non solo arte figurativa ma anche fotografia storica e contemporanea, grafica applicata e design. Un design che predilige anche la cultura materiale isolana da cui abbiamo attinto a più riprese. Proprio per le ricadute che la ricerca espressiva di Eugenia Pinna ha avuto nel comparto della tessitura, abbiamo voluto dedicarle questa mostra che propone 31 manufatti pensati e realizzati per questo evento. Lavoro lungo che dal 2019 al 2022 ha impegnato tutta la filiera produttiva dalla progettazione alla pittura della lana”.

“Di Eugenia – ha dichiarato Anty Pansera storica e critica del design -, vorrei sottolineare la grande capacità di recuperare e innovare una tradizione anche dal punto di vista tecnologico coniugando il passato col presente e col futuro nonostante la difficoltà a far accettare queste innovazioni formali, questa grammatica e sintassi che ci restituiscono un territorio storico profondamente rinnovato. Spero che il seme di questa sua esperienza possa attecchire in Sardegna e tante altre parti d’Italia”.

 “Questo progetto – ha sottolineato il professor Cosimo Zene -, mi ha riportato indietro quando, bambino, il profumo del pane invadeva le case di Nule e le greggi in transumanza attraversavano il paese animato dal battere dei telai. Speriamo che il talento di Eugenia possa andare lontano e poi ritornare per far vivere i nostri paesi di arte e bellezza”.

“Questa esposizione – ha precisato Antonello Cuccu progettista della mostra -, vuole essere un rimando a Santa Maria del Regno di Ardara dove pareti e colonne sono interamente affrescate. Nelle nostre sale i tappeti non solo ricoprono le pareti ma avvolgono diverse colonne disposte negli spazi centrali suggerendo il bosco che a sua volta evoca l’infinito in quanto il tappeto rimanda ad una entità sacrale e divina”.

“La bellezza di questi manufatti – ha chiosato Eugenia Pinna -, è dovuta non soltanto alla qualità ma anche all’enorme fatica di chi opera in silenzio come le tessitrici, custodi dei segreti di un’arte tramandata da madri e nonne”.

Nata nel 1956 a Nule, la Pinna ha conseguito il diploma in Design per l’Artigianato all’Istituto Europeo di Cagliari e da 20 anni lavora nel tessile. Attualmente è impegnata anche in campo didattico dove mette a disposizione degli allievi tutte le sue competenze. Per la costante riscoperta dei motivi tradizionali che reinterpreta in chiave moderna, l’originalità di accostamenti e coordinati cromatici dei suoi manufatti le sono stati conferiti numerosi premi.

Le sue opere si inseriscono in quella ripresa della ricerca tessile degli anni cinquanta tracciata da Eugenio Tavolara, geniale artista che nel declinare l’arte in nuove forme, segni e colori l’aveva proiettata nel contemporaneo, imprimendo un nuovo impulso all’artigianato e alla popolare arte dell’intreccio della Sardegna.

Nelle sale espositive che custodiscono i preziosi manufatti tutti inediti, i visitatori possono ammirare, l’ispirazione cromatica, la cura dei dettagli che sottendono una padronanza nell’uso dell’antico telaio verticale in legno di quercia che affonda le sue radici nella storia della tessitura barbaricina quando a farla da padrone erano le materie prime locali e le colorazioni naturali. Opere che documentano l’armonia fra tradizione e innovazione e se i fili di lana si amalgamano in un sincretismo luminoso, facendo del tappetto un elemento decorativo oltre che funzionale, l’eleganza e la leggerezza del filato sprigionano suggestive linee danzanti che si inseguono in vorticosi arabeschi.

E quando la materia cede il passo all’estetica, in quell’universo fantastico di ordito e trame, prendono vita poesia e arte. Tappeti come stati d’animo. Un omaggio alla sua terra in un rapporto d’amore ancor prima che artistico perché l’artista nulese trasferisce nelle sue creazioni idee e intuizioni che assurgono a simboli identitari in quanto racchiudono le antiche tecniche di un artigianato che ha reso famoso il suo paese.

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4 commenti

  1. Brava

  2. Ho visita la mostra con le 31 opere d’arte, frutto del lavoro magistrale di vere artiste del tessuto, l’allestimento e la musica di sottofondo ha reso tutto ancora più magico. Complimenti a tutti 👏👏👏 un abbraccio a I tappeti di Eugenia Pinna

  3. Meravigliosi!!!!

  4. COMPLIMENTI DAVVERO DI CUORE

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