LA VITTORIA “MUTILATA” A PESCARA: RISPETTO PER LA STORIA ULTRACENTENARIA DELLA TORRES, NO AGLI ATTI VANDALICI

Il successo prestigioso di mercoledì sera nello scenario dell’ Adriatico di Pescara, ottenuto dalla Torres, ora capolista “consolidata” del girone C della Serie C, ha fatto passare in subordine una notizia che, però, da sardi, non può che farci vergognare. Ossia il furto ed il saccheggio commesso da un gruppo di “presunti” tifosi in trasferta commesso presso l’area di servizio SARNI lungo l’A25. Furto e saccheggio commessi alla fine dell’incontro e passati inosservati alla stampa sarda, probabilmente “obnubilata” dalle prodezze calcistiche di Mastinu & C. , ma non della stampa locale. Perché il lavoro è lavoro. E va rispettato. Anche, e soprattutto, quello di onesti dipendenti del servizio ristorazione di un autostazione di servizio.

 Aree di servizio che, purtroppo, di recente,  sono state sempre più centro e punto di incontro e scontro di varie ed opposte tifoserie.

Dipendenti dell’area di servizio “Sarni” sulla A25 che,  verso la mezzanotte di un normale mercoledì, si vedono “invasi” ed “assaltati” da una turba esagitata di tifosi sassaresi.  I quali dovrebbero sapere che non solo il lavoro è lavoro, ma che dietro un lavoro, un’ impresa, in questo caso “Sarni”, vi è una storia economica importante. Storia che, partita dall’ anonima provincia foggiana di Ascoli Satriano, si è poi diffusa in gran parte d’Italia e delle sue aree di servizio autostradali. Storia che i novelli proprietari sassaresi della Torres della dinamica “Abinsula” (start up dal fatturato odierno di 10 milioni di euro) dovrebbero conoscere e far rispettare. O che preferiscono fare “imbavagliare” o derubricare anche da parte di certa stampa sarda. Visto che la stessa proprietà sassarese della squadra di calcio, nella persona del suo fondatore, Pierluigi Pinna, è presente con il 6 per cento nel CdA della Nuova Sardegna, ora di proprietà del gruppo SAE spa di Alberto Leonardis, che partecipa con il 51 per cento. Ecco, la B augurabile per la terza squadra calcistica sarda  per risultati nel professionismo (dopo Cagliari e Carbosarda) passa anche da questo: denunciare e prendere le distanze da simili atti vandalici. Nel rispetto anche dell’ ultracentenaria storia della Torres.

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