IN RICORDO DI VIALLI E IL CAMPIONATO DI ‘SERIE B’ 1983- 84 CREMONESE- CAGLIARI 2-1, QUEL FREDDO 11 DICEMBRE E QUELLE  “DUE PRIME”

di GIANRAIMONDO FARINA

Ricordare Gianluca Vialli in questi giorni in cui emergono tanti aspetti meno conosciuti della sua immensa personalità, ci porta anche a fare uscire dalla “nebbia” della memoria un’altra storia, meno degna di nota, di provincia, ma non meno importante per chi ama il calcio “d’antan”. È quella di due “prime” che, quel giorno , s’intersecano, quasi a  disegnare due parabole, una discendente, l’altra ascendente. Storia, poi, che ben si compenetra con quella delle due squadre che, quella fredda domenica dell’11 dicembre 1983, si stanno affrontando allo stadio Zini di Cremona. Siamo alla 14 giornata di andata del Campionato italiano di Serie B e sono davanti la Cremonese, fino a quel momento terza in classifica dietro Como e Campobasso ed a pari punti con l’Arezzo ed il Cagliari, relegato al decimo posto con Cavese, Sambenedettese, Perugia ed Empoli. Le squadre scendono in campo con le seguenti formazioni. Cremonese: Drago, Montorfano, Galvani (’82 Mazzoni), Garzilli, Paolinelli, Bencina, Viganò, Bonomi (’63 Della Monica), Nicoletti, Finardi, Vialli. Allenatore Mondonico. Il Cagliari, invece, si schiera con : Minguzzi, Lamagni, Maggiora, De Simone (58′ Imborgia), Vavassori, Crusco, Quagliozzi (75′ Poli), Gori, Bellini, Piras. Allenatore Tiddia. Le due squadre, come scritto, vengono da parabole differenti. La Cremonese, inanzittutto, che in quell’occasione indossa un’inconsueta ma bella terza casacca rossa, con risvolti grigiorossi, guidata da Emiliano Mondonico, è lanciata verso la Serie A, che raggiungerà dopo cinquant’anni al termine della stagione. Ed i giocatori di spessore non gli mancano: da Montorfano a Paolinelli in difesa, ai validissimi Bonomi, Bencina e Finardi a centrocampo, all’esperto uomo d’area Nicoletti in attacco. Dall’ altro lato, il blasonato Cagliari. Lo storico scudetto del 1970 è di appena tredici anni prima, ma la cocente retrocessione dalla massima serie è del maggio scorso (ultima giornata nello spareggio infernale di Ascoli). A guidare la “barca sarda”(anche allora alla deriva) viene richiamato, come più volte capitato, Mario Tiddia da Sarroch che, appena tre anni prima, aveva condotto i rossoblu isolani ad uno storico sesto posto in A, il quarto di sempre in assoluto. Di quello squadrone rimangono in formazione solo i veterani Lamagni, Quagliozzi e Piras. Per il resto la squadra, all’apparenza, è un buon mix di esperienza con i tre citati più Vavassori, Bellini ed il peruviano Uribe (in quel momento indisponibile ) e giovani come Crusco, Poli e De Simone. La parabola del Cagliari, però, in quella stagione (come in quelle successive) non sarà destinata a decollare e pure “Cincinnato” Tiddia, richiamato dal suo esilio sardo, sarà costretto a “gettare la spugna” a fine stagione. Sarà un anonimo undicesimo posto “senz’arte né parte”, “anticamera” di ben altre successive e drammatiche stagioni.  Eppure in quella fredda ed innevata domenica di dicembre di quarant’anni fa’si devono ricordare anche “due prime” in assoluto, nel senso di reti. La prima, che rimane l’unica nel campionato cadetto, sarà quella del terzino cagliaritano (trasformato per l’occasione mediano) Vincenzo Marino. Segnerà al ’12 del primo tempo, portando il Cagliari in vantaggio. Tale marcatura allo “Zini” sarà l’apice raggiunto da quest’ onesto e bravo uomo d’interdizione, salernitano di Capaccio, cresciuto nelle giovanili del Napoli di Corso e prelevato dal Cagliari dal Catania, dopo aver militato anche con Nocerina e Lecce. Dopo Cagliari, però, la sua parabola discende in terza serie con Barletta, Salernitana, Campania e Livorno. Quella rete con il Cagliari a Cremona rimarrà la sua unica in B ed al suo massimo livello calcistico. Accanto, quindi, a questa parabola discendente ve n’è un’altra, ascendente, come quella della Cremonese di allora. Ed è quella del suo giovane più promettente, Gianluca Vialli da Grumello Cremonese, allora giovane diciannovenne di belle speranze con già quattro reti alle spalle. Al termine della stagione ne segnerà ben 11, dando il suo decisivo apporto alla scalata grigiorossa per la A. Sarà sua, infatti, la rete del pareggio grigiorosso giunta al ‘5 del secondo tempo ed immortalata da una bellissima corsa verso la curva locale, dietro la porta di due sorpresi Minguzzi e Maggiora. Sarà, quella, la “prima”  rete di Vialli al Cagliari in assoluto. Cui seguiranno quelle con la Sampdoria nella stagione 90-91 (28 giornata, Sampdoria- Cagliari 2-2, Vialli al 26’) e con la Juventus nel 94-95 (Juventus -Cagliari 3-1, Vialli al ’66) . Un altro modo per ricordare un grandissimo campione.

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Un commento

  1. Adriana Valenti Sabouret

    Un bell’omaggio, tutto meritato. Possa riposare in Pace.

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