IL TASSO DI NATALITA’ IN SARDEGNA E’ IL PIU’ BASSO D’ITALIA: LA TERRA DEI CENTENARI HA SEMPRE MENO FIGLI

di ANDREA SINI

La terra dei centenari ha sempre meno figli. La Sardegna dell’aria salubre, del buon cibo e della qualità della vita invidiabile è anche quella in cui i tassi di natalità e di fecondità sono i più bassi a livello nazionale. E non di poco.

Il report annuale del ministero della Salute sul Certificato di assistenza al parto (CeDap) e l’Analisi dell’evento nascita mostra lo spaccato di una nazione nella quale le famiglie fanno pochi figli e soprattutto li mettono al mondo a un’età piuttosto avanzata. Da questo punto di vista la Sardegna è la regione in cui il fenomeno è maggiormente accentuato.

Pochi figli In Italia nel 2021 il tasso di natalità è stato di 6,8 nuovi nati per 1000 abitanti. A “trascinare” la media nazionale sono le province autonome di Bolzano (9,7) e Trento (7,7), insieme a tre regioni del Mezzogiorno: la Sicilia e la Campania (entrambe 7,7) e la Calabria (7,1). Staccata, staccatissima all’ultimo posto, c’è la Sardegna: nell’isola vengono messi al mondo appena 5,2 figli ogni mille abitanti.

L’altro dato che ancora la nostra isola al fondo delle statistiche nazionali, è quello legato al tasso di fecondità totale. Ovvero la somma dei tassi specifici di fecondità, ottenuto incrociando i dati relativi al numero dei nati e alla popolazione femminile in età feconda (15-49). In parole povere, il dato inquadra il numero medio di figli per donna. A livello nazionale la media è pari a 1,25, con la solita provincia di Bolzano che rappresenta l’unico territorio nel quale ci si avvicina a 2 figli per famiglia (1,71). Anche in questo caso la Sardegna si trova all’ultimo posto, con un tasso pari a 0,99: ciò significa che nell’isola dei centenari allo stato attuale non si arriva neppure a una media di un figlio per donna in età feconda.

C’è un altro dato che inquadra in maniera chiara il trend in atto in tutta la regione: quello sulla distribuzione dei parti secondo l’età della madre. Su un totale di 7889 parti avvenuti in Sardegna, il 21,78% riguardano madri tra i 20 e i 29 anni di età (la media nazionale è 26,16), il 62,61% madri tra i 30 e i 39 anni (un dato in linea con la media nazionale, del 62,77), ma in nessun’altra parte d’Italia ci sono tante partorienti over 40: la media nazionale è pari a 10,21, mentre in Sardegna il dato sale sino a 14,91.

La conseguenza del trend appena descritto, porta al contrario la Sardegna in vetta alla graduatoria delle ecografie effettuate durante la gravidanza. Nell’isola la media è di 7,7 ecografie per parto, molto superiore alla media nazionale (5,6) e lontanissima dalle solite Trento (3,9) e Bolzano (4,6). In pratica in Sardegna nell’80,7% dei casi vengono fatte 7 o più ecografie, più del doppio della media nazionale (39,2%).

L’analisi della distribuzione regionale dei parti con procreazione medicalmente assistita vede ancora una volta la Sardegna primeggiare a livello nazionale: il dato nel quale l’isola stacca nettamente le altre regioni e si pone ben al di sopra della madia nazionale è quello che riguarda la Fivet, ovvero la fecondazione in vitro e trasferimento di embrioni nell’utero. In Sardegna viene usata questa tecnica nel 75% dei cas (la media nazionale è del 43,9%), mentre il ricorso da altre tecniche (Icsi, Gift, Iui e trattamento farmacologico per induzione ovulazione) tutte insieme arrivano appena all’11%.

LANUOVASARDEGNA

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