SUL LAGO MAGGIORE, NEL SEGNO DI GRAZIA DELEDDA: PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI PER IL CORO “VOCHES ‘E AMMENTOS” DI GALTELLI’

il coro Voches ‘e Ammentos di Galtellì

Si è conclusa con due prestigiosi riconoscimenti la trasferta piemontese del coro Voches ‘e ammentos, che, alla 13esima edizione del Concorso Nazionale corale Polifonico del Lago Maggiore tenutasi a Verbania, ha ottenuto il premio della giuria popolare e il terzo posto per la categoria cori popolari.

Alla manifestazione, tra le più importanti nel panorama italiano, il sodalizio, diretto dal maestro Pietro Marrone, ha portato tre brani, tutti ispirati all’opera di Grazia Deledda: Efix, Lagrima e Nois semus sardos. Il primo brano è dedicato al servitore di Canne al Vento, il secondo riprende il significato e il senso che hanno le lacrime nella nostra vita ed entrambi sono stati scritti da Bernardo Zizi; il terzo brano è la traduzione in baroniese della nota poesia Noi siamo sardi, attribuita seppure con qualche dubbio alla scrittrice nuorese. Il coro di Galtellì che si è esibito con altre 13 formazioni, suddivise in 3 categorie, nella storica Collegiata di San Leonardo di Pallanza, ha poi portato un quarto brano, A s’isposa mia del poeta Desulo Montanaru, nella serata dedicata al Gran Premio.

«Siamo onorati che le canzoni del nostro repertorio, musicate e armonizzate dal maestro Marrone, abbiano convinto la qualificata giuria, particolarmente severa nei parametri di valutazione, e abbiano conquistato il pubblico, il cui giudizio, assieme a quello dei cori partecipanti, ci è valso il premio della giuria popolare» ha dichiarato il presidente del coro, Giovanni Vacca.

«Con la nostra partecipazione a questo concorso nazionale, organizzato in maniera impeccabile dall’Associazione cori piemontesi presieduta da Ettore Galvani in una cornice particolarmente suggestiva – ha sottolineato Vacca -, siamo riusciti a tenere alto il nome della Sardegna, con la sua tradizione nel campo della coralità di ispirazione popolare, e a veicolare la straordinaria opera letteraria del suo premio Nobel. Su questo percorso, forti della recente e positiva esperienza del festival Sos arrastos de Grassia, intendiamo andare avanti».

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