UNA QUESTIONE DI SEDIE,  NON DI” POLTRONE “ED UN ESEMPIO DI “BEST PRACTICE” DI GOVERNANCE . MONZA, CONCOREZZO,  IL BOOK FESTIVAL ED IL CIRCOLO SARDEGNA

l’Arengario a Monza

di GIANRAIMONDO FARINA

Mi piace sottolineare qua l’importante azione svolta dal Circolo Culturale Sardegna di Monza, tramite il nostro infaticabile presidente Salvatore Carta , chiamato ed intervenuto a risolvere una dirimente questione che, altrimenti avrebbe bloccato un importantissimo evento culturale come il BOOK FESTIVAL. Ecco qua sommariamente i fatti. La rassegna in oggetto, grazie alla sapiente ed illuminata direzione di Dario Lessa, è diventata un classico degli appuntamenti cittadini di fine estate che richiama un attento e qualificato pubblico. Tutto era pronto per dare inizio alla manifestazione sotto l’Arengario…tranne le sedie!  Perché, occorre precisare, per essere onesti, che la nuova amministrazione comunale si è trovata, da subito con la dirimente questione, ereditata dalla giunta precedente, di avere sedie non a norma. La recente dichiarazione rilasciata dalla neo assessora Arianna Bettin al “Giornale di Monza” del 13 Settembre ben lo testimonia. Lo stesso sindaco Paolo Pilotto, interpellato, lo ha sottolineato: delle trecento sedie disponibili per gli eventi pubblici, nessuna ha la certificazione antincendio. Una, purtroppo, “eredità” della Giunta precedente.  Un problema ed “inghippo” burocratico che stava per “mandare all’aria” un’iniziativa di grande richiamo, soprattutto in vista delle iniziative connesse alla settimana del GP che mettono Monza e la Brianza al centro d’Italia e del Mondo. Come risolvere il tutto? Per venire incontro alle rimostranze ed alle incalzanti proteste dell’organizzazione del festival, tramite l’intervento della stessa segreteria, nel silenzio generale delle altre realtà associative cittadine, interpellato, ci pensa il Circolo Culturale Sardegna.  Tramite l’inossidabile presidente si riesce a “togliere le castagne dal fuoco”, coinvolgendo, direttamente ed titolo gratuito , il vicino comune di Concorezzo. Comune che, su sollecitazione del nostro sodalizio, nella stimabile persona del sindaco Capitanio, si dimostra subito sensibile e

a venire incontro alle esigenze del capoluogo, caduto “in affanno” sulla questione sedie. Sedie che vengono immediatamente fornite. Con la felicità e la soddisfazione di tutti: organizzatori e pubblico. Questa vicenda,che sta’ ancora avendo qualche strascico, non ha fatto altro che evidenziare alcuni aspetti . In primo luogo, il decisivo ruolo di un circolo culturale “a tutto tondo” come quello sardo, profondamente legato , oltreché alla propria terra ,anche al territorio in cui si vive, la Brianza. Questo, altresì, dovrebbe essere un monito anche per altre realtà associative “regionali” presenti più a parole che nei fatti nel tessuto cittadino monzese. La cultura è anche non solo farsi portavoce delle proprie tradizioni di provenienza e farle conoscere in un adeguato e giusto processo d’integrazione. Cultura è anche essere sempre “vivi”,  “presenti” e sensibili ai bisogni del territorio in cui si vive: tenere gli “occhi aperti” e le “orecchie drizzate” alle domande di un territorio complesso, ricco ed esigente come quello della Brianza. Ed il circolo culturale Sardegna ha dimostrato questo.

In secondo luogo, è proprio questa profonda interrelazione messa su fra enti locali (comuni di Monza e Concorezzo) ed associazioni (circolo Sardegna, festival E-Book) a fungere da “best practice” nell’ambito di una “governance” locale  condivisa. Interrelazione ben sottolineata dallo stesso sindaco di Monza Paolo Pilotto che, nel complimentarsi per il ruolo d’intermediazione svolto, ha evidenziato come anche la collaborazione fra le amministrazioni sia alla base di una sana e matura azione politica e di grande responsabilità civica.

Una questione, insomma, di sedie, non di “poltrone”.

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