MANAGER COL CUORE NELL’ISOLA: ANGELA MARIA COSSELLU, DA BITTI A ROMA PER LAVORARE A ‘EUR SPA’

Angela Maria Cossellu

di SILVIA SANNA

Quando racconta della sua vita a Sassari, sembra di vederla il pomeriggio mentre studia con un occhio rivolto all’orologio: «C’era l’allenamento di basket, oppure di softball, il giro con gli amici e poi chissà quante altre cose da fare e da scoprire, io non volevo perdermi nulla». La sua fortuna – comune a chi vuole godere di tanto tempo libero – era stare attenta alla lezione a scuola, così a casa le bastava veramente poco per prepararsi all’interrogazione. Soprattutto nelle materie scientifiche: «La mia passione sin da bambina, facevo ancora le Elementari quando decisi di iscrivermi in Ingegneria». Sul fatto che sarebbe andata all’Università, non c’era mai stato alcun dubbio: babbo Giuseppe, proprio per fare in modo che tutti i figli proseguissero gli studi, aveva lasciato molto presto Bitti, il suo paese, e la famiglia si era trasferita a Sassari. Angela Maria Cossellu allora aveva solo 2 anni ed era la piccola di casa, l’ultima arrivata dopo altre tre femmine e tre maschi. Oggi, che di anni ne ha 58, Angela è amministratore delegato di Eur Spa, la società partecipata al 90% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e al 10% da Roma Capitale, attiva nella valorizzazione e gestione di un immenso patrimonio immobiliare. Angela Cossellu è arrivata a Roma a gennaio, nuova tappa di una carriera al top con ruoli apicali in aziende strategiche delle telecomunicazioni e del mondo assicurativo, come Vodafone e Zurich. Una donna ai vertici, una carriera costruita sulla spinta di quella voglia di conoscere che l’accompagna sin da bambina, attecchita all’interno di una grande famiglia «che è stata una palestra di vita, perché da tutti ho preso e da tutti ho imparato, come una spugna che assorbe, mescola, trasforma». Con le donne, mamma, zie, cugine e sorelle, fondamentali «nel farmi da guida, aprirmi la mente ognuna in modo diverso e aiutarmi a diventare la donna che sono».

La storia di Angela Cossellu è un sollievo. Perché in un mondo in cui troppe donne ancora faticano ad affermarsi, nonostante le capacità e la passione che mettono – come e più degli uomini, – nelle cose che fanno, lei ce l’ha fatta. È riuscita a realizzare i suoi progetti professionali, a soddisfare la sua sete di conoscere. È riuscita a non tradire input e insegnamenti ricevuti dalla sua famiglia. «Da mia mamma Eredina, che ha compiuto 100 anni a ottobre, ho capito sin da piccola l’importanza di essere una donna indipendente. Lei la pensava come mio padre: eravamo tutti uguali e dovevamo tutti studiare, maschi e femmine. Grazie alla mia madrina Lucia, con cui ho trascorso tantissimo tempo a Nuoro, ho imparato ad amare la cultura: lei, insegnante al Liceo classico, mi ha insegnato ad allargare la mente, a saper guardare oltre. La complicità con le mie sorelle e le diversità con i miei fratelli hanno fatto il resto: tutti avevano e hanno una personalità ben definita, da questo mix così inclusivo è venuta fuori la mia». Una personalità netta, chiara, ma apertissima verso la collaborazione «perché da soli non si può fare tutto. Ecco, io ho capito l’importanza del delegare, dell’affidarsi e fidarsi degli altri se si vogliono ottenere risultati. In questo modo sono riuscita a conciliare la vita professionale con la mia famiglia». Ora al sollievo si aggiunge il buonumore, perché Angela Cossellu, manager affermata a livello internazionale, è anche moglie e madre di due figli, Francesca di 21 anni e Giovanni di 19: non ha dovuto rinunciare alla vita privata, come capita a tante donne che cercano l’affermazione professionale e a un certo punto si trovano di fronte a un bivio. «Non ho mai dovuto scegliere. Ho fatto sacrifici, ancora li facciamo io e mio marito Mauro. Ma crediamo l’una nell’altro e ci incoraggiamo a vicenda. Senza questo, nulla sarebbe stato possibile».

E sorride Angela quando racconta – «giuro che è vero, non è uno scherzo» – che suo marito, figlio unico piemontese, ha conosciuto la sua grande famiglia «solo il giorno prima del matrimonio». Alle nozze gli invitati, sposi compresi, erano 41 «e una trentina arrivavano dalla Sardegna. E mi sono limitata ai parenti stretti perché altrimenti sarebbero stati il doppio». Con l’isola il legame è fortissimo, perché anche se la vita ti porta lontano ci sono rapporti, affetti e ricordi indelebili. «Io ho sempre pensato di dover andare, già da ragazzina volevo partire, esplorare. L’ho fatto appena finite le superiori, al Liceo Spano di Sassari. Mi sono iscritta alla facoltà di Ingegneria elettronica a Milano, l’indirizzo che sentivo a me più congeniale. Ho vissuto prima con uno dei miei fratelli, poi con altri studenti e dal terzo anno da sola: finalmente. Ho lavorato durante gli studi, insegnavo matematica in una scuola e mi scambiavano per un’alunna tanto ero giovane. In realtà non ho mai smesso di lavorare. Subito dopo la laurea sono stata assunta in Italtel e ho fatto la spola tra l’Italia e l’Olanda. Poi la lunga parentesi in Vodafone sino al 2009, prima del passaggio a EurizonVita, compagnia del Gruppo Intesa San Paolo. Dal 2009 al 2021 al Gruppo Zurich Italia e ora eccomi qua, amministratore delegato di Eur Spa a Roma: prima volta in un’amministrazione pubblica, dinamiche diverse di cui gioverà la mia formazione. Alle donne dico di non mollare – dice Angela Cossellu – di credere ai sogni e di inseguirli. Io sono stata fortunata, perché ho una famiglia che mi ha aiutato e sostenuto sempre. La mia palestra, il mio rifugio da piccola e da adulta».

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