ARMONIA CROMATICA, “MILLE COLORI DI UMANITA’” NEI DIPINTI DI SILVANA TILOCCA

Silvana Tilocca

di TONINO OPPES

Ho incontrato Silvana Tilocca a Cagliari durante la presentazione di un libro che medici, infermieri e volontari, hanno scritto per raccontare storie di migranti. In un mondo dominato dall’egoismo, quella pubblicazione, “Mille colori di umanità”, poneva al centro il valore e il rispetto della vita umana. In copertina un dipinto ad olio con colori molto accesi che si accostano uno all’altro, ma senza mai sovrapporsi; in alto una barca trasporta un gruppo di uomini in viaggio verso terre sconosciute sia pure fortemente sognate. Un dipinto di grande impatto cromatico, ma senza nessuna firma. Quasi che l’autore volesse custodire l’anonimato.

Ebbene quel dipinto lo aveva realizzato proprio la coordinatrice della pubblicazione, Silvana Tilocca, medico igienista, da sempre impegnata nell’assistenza sanitaria ai migranti e attuale componente del Consiglio nazionale per le malattie legate alla migrazione e alle povertà.

Origini sassaresi, nipote e figlioccia di Gavino, uno dei grandi del Novecento sardo, Silvana Tilocca dedica alla pittura una parte del tempo libero che le lasciano la professione e il volontariato.

“Da piccola mi divertivo a plasmare la creta che zio Gavino mi mandava da Sassari, poi piano piano ho cominciato a cimentarmi con il colore che per me è espressione di libertà. Ho continuato con la curiosità di chi vuole raggiungere nuovi traguardi ben sapendo che la strada da seguire era già tracciata perché da tempo avevo deciso di fare Medicina. Devo dire che ho sempre dipinto con costanza realizzando numerosi lavori che ho quasi sempre regalato. No, non ho mai partecipato a mostre, ma chissà un giorno… i quadri che ho conservato sono soltanto una piccola parte della mia produzione.”

In questo articolo vi mostriamo alcune tele che arredano la sua casa a Cagliari. Le opere di Silvana Tilocca, esposte accanto a preziosi dipinti di tanti maestri dell’arte sarda del Novecento, sono inconfondibili.

Pennellate possenti, che sembrano suggerite da una spinta irrazionale, ma non è così, raccontano la sua pittura astratta, anche se ciò che cattura l’osservatore è l’armonia dei colori che qui diventa forma e sostanza e si trasforma in un inno alla gioia. L’autrice spiega: “Quando riesci a liberarti dalla ricerca ossessiva della forma, il colore è libero di esprimersi e l’unico impegno, a quel punto, diventa la ricerca di un armonioso incontro di luci e di ombre.”

Osservo le opere. Hanno, quasi tutte, alcune caratteristiche in comune: intanto hanno colori molto accesi (giallo, blu, rosso, ocra) e sono spesso di grandi dimensioni con le pennellate che si muovono, ora in senso orizzontale, ora in senso verticale. Alcuni lavori sembrano arricchirsi di punti e segni che in qualche modo si ispirano all’arte dei popoli africani, Senegal in particolare. E, allora, come non pensare al forte richiamo che arriva da quel mondo molto amato da Silvana Tilocca e che lei frequenta da tempo come medico e volontaria. Forse è anche qui la chiave di lettura per una pittura che, a volte, ama esprimersi seguendo i preziosi suggerimenti del cuore.

#lacanas.it

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