RISALTO NELLA STAMPA LOCALE DELL’OMAGGIO RESO DALLA F.A.S.I. A DUE PARTIGIANI SARDI NEL CIMITERO DI LA CIOTAT (VICINO A MARSIGLIA)

Foto di Paolo Pulina. Nel cimitero di La Ciotat per onorare Piroddi (in primo piano lapide) e Vargiu
di PAOLO PULINA

Il quotidiano regionale “La Provence” ha dato significativo risalto all’omaggio che la F.A.S.I. ha reso a due partigiani sardi nel cimitero de La Ciotat il 18 maggio 2019. In questa città non lontana  da Marsiglia, infatti, in occasione  del convegno su Domenico Alberto Azuni

( http://www.tottusinpari.it/2019/05/22/conclusa-con-successo-a-la-ciotat-la-giornata-internazionale-di-studi-nel-ricordo-di-domenico-alberto-azuni-1749-1827-rassegna-di-autori-sardi-che-hanno-scritto-sulla-francia-e-di-autori-f/ ),

la delegazione della F.A.S.I.,  guidata dalla  presidente Serafina Mascia, avendo appreso dagli informatori locali che a due partigiani sardi, Antonio Vargiu di Ozieri e Antonio Piroddi di Dorgali (figli di emigrati sardi a La Ciotat),  sepolti nel locale cimitero, sono dedicate due strade della città, ha voluto rendere loro omaggio insieme ai familiari discendenti,  ai dirigenti dell’associazione “Cercle de La Renaissance” (nei cui locali si è tenuto il convegno) e all’associazione partigiani della zona.

Durante la visita al cimitero, Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I., ha deposto un mazzo di fiori davanti alla tomba dei due martiri per la libertà, dopo che Sébastien Madau, nato a La Ciotat nel 1980, giornalista, figlio di un emigrato di Ozieri, ha rievocato le vicende del sacrificio di questi due “eroi della Resistenza francese”, morti a poco più di vent’anni d’età, alla memoria dei quali è stata assegnata la Croce della Legion d’Onore, la massima onorificenza francese per i protagonisti della lotta  contro i  nazifascisti.

Antonio Vargiu, fuggito nel 1942 da un convoglio tedesco diretto al Servizio di Lavoro Obbligatorio (dove i giovani francesi venivano costretti a lavorare come schiavi), entrò nelle file della Resistenza francese (il Maquis) in Normandia. Come sottotenente delle forze francesi dell’interno agli ordini del famoso comandante Robert Leblanc, partecipò, tra il 1943 e il 1944, a diverse  audaci azioni contro i tedeschi nel dipartimento dell’Eure. Nel 1944, durante una missione in questa regione, segnalato  ai nazisti, fu arrestato, sottoposto a crudeli torture e fucilato il 15 agosto ad Angerville-la-Campagne: aveva 21 anni.

Antonio Piroddi, caporale delle forze regolari francesi, il 24 marzo 1945, a 25 anni, fu ucciso dai tedeschi in territorio italiano, durante una missione di guerra alla quale partecipava come volontario.

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