L’ISOLA VIOLATA: I PIU’ NOTI SEQUESTRI DI PERSONA IN SARDEGNA CON ETTORE ANGIONI AL “GREMIO” DI ROMA

nella foto da sinistra: Anthony Muroni, Ettore Angioni, Antonio Maria Masia
di MARIA GRAZIA VESCUSO ROSELLA

E’ questo l’argomento di cui si è discusso il 13 Aprile presso il “Gremio dei Sardi” di Roma, quasi un lembo di Sardegna nella capitale, in cui si respira cultura con occhio attento e partecipe alle vicende dell’ isola, lontana ma profondamente radicata nel cuore di coloro che, pur essendo di origine sarda, vivono a Roma. Un’ associazione importante e perfettamente organizzata, grazie al suo Direttivo e in particolare a Antonio Maria Masia, suo Presidente, che si impegna con passione nella conduzione delle attività e dei numerosi incontri, sempre frequentatissimi da un pubblico partecipe ed attento alle problematiche trattate.

Il 13 Aprile per l’occasione è stato invitato il dott. Ettore Angioni, ex Procuratore Generale della Repubblica di Cagliari, che, dall’alto della sua cinquantennale esperienza in magistratura, ha pubblicato una collana di libri da lui scritti sui sequestri in Sardegna a cavallo degli anni ’70 ed ‘80.

Un argomento difficile e doloroso, ma importante e significativo per comprendere sempre meglio i meccanismi di certi atti delinquenziali, che fortunatamente sembrano essersi attualmente esauriti.

La serata si è aperta, proprio per ricreare magicamente l’atmosfera anni ’70, un po’ contestataria e un po’ ironica ma in fondo nel ricordo fortemente drammatica, con l’ intenso monologo di Giorgio Gaber “Qualcuno era comunista” (con all’interno una citazione per Enrico Berlinguer), recitato dall’attore Luca Martella, che, grazie alle sue doti interpretative, ha saputo sottolineare e far risaltare con grande esperienza ogni sfumatura del testo: dal semplice ricordo alla commozione per il passato, dall’apparente distacco al doloroso sentimento nei confronti di tanti fatti delittuosi avvenuti.

Si è entrati maggiormente in argomento con l’attore algherese Alessandro Pala Griesche, che ha recitato, in onore di Ettore Angioni, la poesia “Giorno privo d’amore, rime per un sequestro” scritta da Antonio Maria Masia, nel 1979,  in occasione del sequestro di Fabrizio De Andrè, Dori Ghezzi: poesia struggente, ma di dolorosa compostezza, che ci ha aiutato ad entrare in un’atmosfera particolare, nella rievocazione di fatti lontani nel tempo, ma per noi sempre vicini nella memoria.

Con sobrietà, ma anche con autorevolezza, il dott. Anthony Muroni ha rievocato alcuni dei sequestri che più hanno colpito la Sardegna: Casana, Schield, Rosas e così via, nomi che rimbalzarono allora in tutto il mondo, per l’efferatezza dei sequestratori e per la pietà che suscitavano i racconti successivi dei sequestrati, una volta liberati.

 Alle sue domande sulle tecniche del sequestro, sull’organizzazione delle bande e soprattutto sui metodi di indagine dei carabinieri e della magistratura, il dott. Angioni ha narrato con grande vivacità il suo impegno quasi viscerale non solo nello scovare le bande e le connivenze, ma anche di volta in volta anche nella individuazione dell’anello più debole, per far leva su di esso per smascherare persone e trovare nascondigli.

Un racconto particolareggiato e animato che ha coinvolto moltissimo i presenti, grazie anche al modo di narrare a volte drammatico a volte quasi pungente ed arguto del dott. Angioni: molte infatti sono state le domande, i ricordi e le considerazioni del pubblico, che si è sentito davvero partecipe ancora una volta di queste vicende della terra lontana sempre amata.

Una serata davvero ben riuscita e per la quale ringraziamo attori, giornalisti e spettatori, ma soprattutto l’organizzatore, Antonio Maria Masia, che ha saputo calibrare con esperienza e sensibilità tutti gli interventi in un’armonia perfetta di elementi.

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