I SHARDANA DI ENNIO PORRINO: GLI UOMINI DEI NURAGHI (DRAMMA MUSICALE IN TRE ATTI) IL 7 SETTEMBRE A THARROS

Anfiteatro di Tharros, la nuova area spettacolo nel sito archeologico del Sinis

di GIOVANNI MASALA

L’opera in tre atti I Shardana, del compositore sardo Ennio Porrino, è una delle opera liriche più affascinanti del Novecento. Rappresentata per la prima volta al San Carlo di Napoli il 21 marzo del 1959 sotto la direzione dall’autore e al Teatro Massimo di Cagliari il 18 marzo 1960, venne accolta trionfalmente e, tuttavia, subito dimenticata, sebbene il musicologo tedesco Felix Karlinger la definì nel 1962 “la più importante opera lirica italiana di questo dopo guerra”. Riproposta nel febbraio del 2010 a Cagliari (in forma di concerto) e nel settembre del 2013 nel Teatro Lirico della stessa città, di grande intensità emotiva, “I Shardana” è opera musicalmente eclettica con I suoi rimandi a Respighi, a Puccini, a Carl Orff e a Stravinskij – riletti con un linguaggioomogeneo e personale tipico di Porrino – e ripercorre altresì I modi propri del canto tradizionale sardo. La storia è ambientata in una Sardegna immaginaria di età nuragica e narra della lotta, cupa e tragica, tra I Sardi e gli invasori d’oltremare, con accenti quasi barbarici. Ennio Porrino nasce a Cagliari il 20 gennaio 1910. Nel 1951 diventerà professore ordinario della cattedra di composizione del Conservatorio Santa Cecilia di Roma e, dal 1956, Direttore del Conservatorio di Cagliari e Direttore Artistico dell’Ente Lirico e dell’Istituzione dei Concerti. “L’opera di Porrino, eccellente quant’altra mai nell’ambito della produzione musicale italiana d’oggi, costituisce come un ponte ideale tra la musica Popolare della sua terra e le tendenze e le esigenze dell’arte musicale moderna. E anche se primo comandamento di un musicologo è quello di evitare I superlativi, è ben vero che dopo Puccini nessun musicista ha dato alla musica italiana tanto quanto Porrino” (Felix Karlinger, 1962).

Data: 7 settembre 2018 Luogo: Anfiteatro di Tharros – penisola del Sinis – Cabras (OR) Orario: ore 20.00 Costo: 15 euro + d.p. Dramma musicale in tre atti: testo e musica di EnnioPorrino (1910-1959)
Direttore artistico: FulvioVenturi / Giovanni Masala Dessì. Per canto e pianoforte, in forma semi scenica

GONNARIO di Montalba, capo del popolo sardo (basso: Alessandro Frabotta)

NIBATTA, moglie di Gonnario (mezzo soprano: Martina Serra)

TORBENO di Montalba, suo figlio minore (tenore: Giampaolo Ledda)

BÈRBERA JONIA, giovine straniera (soprano: Rossana Cardia)

NORACE di Nora, condottiero dei marinai sardi (baritono: Alessandro Senes)

PERDU, il guerriero cantore (tenore: Moreno Patteri)

Al pianoforte: Stefano Cocco. Legge: Fulvio Venturi

Immagine: bozzetto di Malgari Onnis Porrino, la moglie di Ennio Porrino. Era servito per realizzare la scenografia della rappresentazione al Teatro San Carlo di Napoli il 21 marzo 1959, in cui lei realizzò sia scenografia che costumi.

Progetto artistic a cura di Giovanni Masala Dessì

http://www.anfiteatrotharros.it/2018/anfiteatro/spettacoli/spettacolo/I-Shardana-di-Ennio-Porrino/

Grazie ad un cofinanziamento di Pietro Casula (Düsseldorf) e Giovanni Masala Dessì (Stoccarda)

In collaborazione con L’Istituto di Italianistica dell’Università di Stoccarda e sardinnia.it

Ennio Porrino nasce a Cagliari il 20 gennaio 1910. La sua composizione più eseguita in Italia e all’estero è il poema sinfonico Sardegna (1934); seguono Sonata drammatica (1947), l’oratorio Il Processo di Cristo (1949), Nuraghi (1952), Concerto dell’Argentarola (1956) e Sonar per musici (1958). Le sue maggiori opere liriche sono: Gli Orazi (1941), L’organo di bambù (1955), Esculapio al neon (1958) e I Shardana (1959); i balletti: Altair (1936), Prosèrpina (1937), Mondo tondo (1943) e La bambola malata (1959). Nel 1951 diventerà professore ordinario della cattedra di composizione del Conservatorio di Roma e, dal 1956, Direttore del Conservatorio di Cagliari e Direttore Artistico dell’Ente Lirico e dell’Istituzione dei Concerti. Morirà a Roma il 25 settembre 1959. «L’opera di Porrino, eccellente quant’altra mai nell’ambito della produzione musicale italiana d’oggi, costituisce come un ponte ideale tra la musica popolare della sua terra e le tendenze e le esigenze dell’arte musicale moderna» (Felix Karlinger, 1962).

Trama: Siamo all’epoca dei nuraghi. Presso la Fonte Sacra, Gonnario, capo del popolo sardo, consacra guerrieri i suoi due figli Torbeno e Orzocco. MaNibatta, moglie di Gonnario, è timorosa della sorte dei suoi giovani figli, perché pensano soltanto alla guerra e non alle opere dei campi. Intanto l’isola è invasa; Gonnario assume il comando delle operazioni di guerra all’interno dell’isola, mentre Norace (il capo dei marinai sardi) quello delle operazioni in mare. Torbeno è però innamorato di BèrberaJonia, venuta nell’Isola al seguito degli invasori. Le malie della donna lo inducono a passare presto al campo nemico, anche perché ella gli ha fatto balenare l’idea di fondere in uno i due popoli, i Sardi e gli invasori, dei quali egli diverrebbe l’unico capo. Durante la battaglia Gonnario scorge il figlio nelle file nemiche e sta per scagliarsi contro di lui per colpirlo con la spada ma Bèrbera interponendosi lo impedisce. Giunge intanto Norace che ha sconfitto il nemico. E poiché Gonnario denuncia il tradimento di Torbeno, il popolo, quale supremo giudice, condanna il traditore, che viene condotto verso il nuraghe per l’esecuzione capitale. Bèrbera tenta di seguire l’amante ma Orzocco la uccide. E mentre le ombre di Bèrbera e di Torbeno chiedono perdono, perché solo per amore hanno peccato, lo sventurato padre invoca la morte liberatrice perché troppo grandi sono le sue pene. Nibatta invece canta in un ritmo di lugubre ninna-nanna il suo straziante dolore e invita l’Universo tutto a piangere con lei. Ora Gonnario avanti ai dignitari e al suo popolo, cede le insegne del comando a Norace esortandolo a portarle in pace e in guerra, invita i poeti e il popolo a cantare l’inno di gloria dell’isola resa libera sul mare.

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