DAL 5 FEBBRAIO AL 18 MARZO AL MUSEO DEL COSTUME DI NUORO, LA MOSTRA “LA SARDEGNA DI THOMAS ASHBY – PAESAGGI ARCHEOLOGIA COMUNITA’. FOTOGRAFIE 1906-1912”

L’istituto Superiore Regionale Etnografico in collaborazione con Carlo Delfino Editore  e la British School at Rome

Presenta

“La Sardegna di Thomas Ashby. Paesaggi Archeologia Comunità. Fotografie 1906-1912”                                               
5  febbraio – 18 marzo 2018                                                                                                                                        
Nuoro, Museo del Costume, Via Antonio Mereu, n.56                                                                   

Ingresso gratuito                                                                                                                         
orari: 10.00-13.00/ 15.00-20.00

A partire da lunedì 5 febbraio e fino al 18 marzo 2018, al Museo del Costume di Nuoro sarà possibile visitare la mostra “La Sardegna di Thomas Ashby. Paesaggi Archeologia Comunità. Fotografie 1906-1912”, promossa dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico in collaborazione con Carlo Delfino Editore e la British School at Rome.

La mostra, curata dall’archeologa Giuseppina Manca di Mores, presenta 90 pannelli con  fotografie di grande formato, una selezione delle oltre 600 fotografie, custodite negli archivi della British School at Rome, che costituiscono la completa documentazione dei viaggi di Thomas  Ashby  in Sardegna.

Nel marzo del 1906, Thomas Ashby, appena nominato direttore della British School at Rome, trascorre tre settimane in Sardegna su invito di Antonio Taramelli, soprintendente alle Antichità della Sardegna e direttore del Museo archeologico di Cagliari. Incantato dal patrimonio culturale e paesaggistico sardo, Ashby torna nell’isola molte volte, documentando il suo viaggio con oltre 600 fotografie. I suoi primi itinerari  comprendono la visita dei Dolmen di Macomer e Birori, della Barbagia e dell’Ogliastra. Nei viaggi a seguire, fino al 1912, fotografa Cagliari e il Sulcis, le terme di Fordongianus e documenta, con rare immagini, la Sardegna  settentrionale: Golfo Aranci, Ardara, la Basilica di Saccargia e Bonorva.  La sua viva curiosità di uomo di scienza, unita alla sua passione per la fotografia e a un´innegabile sensibilità artistica, hanno lasciato a tutti noi un´eredità preziosa: un´affascinate e variegata collezione di immagini della Sardegna dei primi del Novecento che comprende paesaggi e monumenti archeologici, ma anche ritratti e scene di vita quotidiana, ambienti, volti, costumi e tradizioni.

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