“RAVEN”, UN VIAGGIO INTENSO E PROFONDO ALLA SCOPERTA DELLA PROPRIA ANIMA. IL PRIMO ROMANZO DI CAMILLA DEMONTIS

ph: Camilla Demontis

di Alberto Banchero

Quando si leggono romanzi così intensi e profondi, non si può fare a meno di esserne coinvolti, sia dal punto di vista emotivo, sia dal lato oscuro che spesso tendiamo a nascondere: la nostra anima. Ci si chiede quanto una storia così toccante sia frutto della fantasia dell’autore o, in qualche modo, esperienza vissuta. Se poi l’autrice è una giovanissima donna, dolce e minuta, le eventuali considerazioni che in qualche modo abbiamo dato per scontato, perdono qualsiasi senso logico. Raven (Edizioni AmicoLibro), è la storia di una giovane adolescente che sprofonda nell’inferno della malattia dissociativa compulsiva. Le sue quotidianità sono regolarmente turbate, in maniera sempre più cruenta, dai fantasmi disegnati nella sua mente. La scuola, gli amici, la famiglia diventano terreno fertile per i demoni che giornalmente l’accompagnano. E come tutte le storie di sofferenza psichiatrica c’è un  un progressivo cammino verso una luce che si intravede alla fine del tunnel, che forse giorno dopo giorno, diventerà sempre più intensa.

Camilla una storia toccante e complessa  per il tuo romanzo d’esordio, e permettimi, la tua giovane età non è da trascurare. In realtà avrei potuto pubblicarlo molto tempo prima, visto che questo romanzo è pronto da un bel po’. L’ aver trattato un argomento così complesso è dettato dal fatto che sono molto affascinata da tutto ciò che concerne la mente umana e sopratutto i suoi lati oscuri.

Domanda scontata ma inevitabile: sei stata in qualche modo coinvolta in problematiche riguardante la cosiddetta salute mentale? Reputo questa domanda per nulla scontata, anzi è la prima volta che mi viene posta. Diciamo che ho conosciuto una persona con un grave problema psichico e questo non ha fatto altro che incrementare la mia curiosità verso questo mondo, verso queste persone ritenute diverse dalla maggior parte della gente, ma che io chiamo semplicemente speciali.

Puoi raccontarci come si passa dal trattare temi cosi sensibili, a una chiacchierata, magari sul tempo?  Infatti non è per nulla facile. La malattia psichica è un argomento da trattare con i guanti e io spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno, vorrei solo aver reso questo tema meno spaventoso, perché spesso la gente è intimorita da tutto questo.

Come spesso accade, i giovani scrittori sono costretti per pubblicare, a stampare a proprie spese: il fatto che una casa editrice abbia creduto nella tua opera, cosa significa per te? Ovviamente è un sogno che si realizza, anzi il sogno. Non è stato semplice decidere di provare a pubblicare. Per me il romanzo non era mai pronto, continuavo a modificarlo e a rileggerlo. Fino a quando non ho trovato il coraggio di farlo leggere a Carmen Salis (AmicoLibro)e da quel momento Raven è diventata reale ed è entrata nelle case della gente.

E allora aspettiamo il suo prossimo romanzo. Come spesso si dice di sola scrittura non si campa, però di essa lei si nutre, permettendo anche a noi lettori di assaporare la sua gioia di scrivere.

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