L’ARTE DELLA FOTOGRAFIA DI BRUNO MANUNZA E LA PASSIONE PER LA NATURA, DA ATTENTO OSSERVATORE

ph: Bruno Manunza

di Sara Mascia

Conosciamo Bruno Manunza, maestro nell’arte della fotografia e appassionato e instancabile osservatore della natura in tutte le sue forme. Ecco una sua breve biografia:

Sono cresciuto nella bottega fotografica di mio nonno e mio padre, nel centro di Sassari, mentre le donne della famiglia mi portavano sott’acqua d’estate e a cercare funghi e orchidee dall’autunno alla primavera. Le due passioni per la fotografia e l natura, si sono fuse in maniera forte. E hanno contribuito a formarmi sotto molti punti di vista. Ho avuto la fortuna e il piacere di portare 15 foto in finale al Wildlife Photographer Contest (Si, quello) negli anni passati, di essere 2 volte premiato nel Nikon International Photo Contest, e in una serie di altre concorsi internazionali e, anche in qualcuno nazionale… Ho avuto il piacere di vedere le mio foto pubblicate e pagate su Le Monde, National Geographic, e tanti altri quotidiani e rotocalchi italiani e mondiali. Ed ho progettato scritto e pubblicato i volumi fotografici: Funghi, colori e forme del sottobosco (Pubblinova 2016), Conchiglie viventi ed altri molluschi marini (Pubblinova 2016) Natura e Civiltà: la provincia di Sassari (Pubblinova 2014), Arcipelago Verde (Pubblinova 2013), Dai Mari della Sardegna, un’Isola di Biodiversità (Pubblinova, 2011), Sennoricas, Orchidee di Sardegna (Imago, 2010), Falesie (Pubblinova, 2008), Mediterranea, pubblicato dalla Pubblinova (2007) nella collana Fotografi per Natura, Dall’acqua all’aria (Magnum, 2005) dedicato ai Parchi ed alle riserve naturali del Nord Sardegna, dei due volumi sugli invertebrati dell’Enciclopedia della Fauna Sarda, della guida ‘Sassari Natura e Paesaggio’, sulle risorse naturali del territorio attorno a Sassari, e di ‘Sassari città regia’, una guida fotografica alle risorse artistiche della Città di Sassari. La fotografia naturalista è spesso stata considerata un po’ la cenerentola nel mondo degli altri fotografi ma, assieme ad altri credo di aver contribuito a farne salire la considerazione ed il rispetto portandola fuori dalla gabbia delle foto buone solo per le enciclopedie e gli album di figurine (niente di male in se). La fotografia, è solo fotografia, alla fine.

Le tue passioni, fotografia e natura, nascono dalla tua infanzia, ma per realizzare una delle tue stupende fotografie, quanto tempo e impegno occorrono? Dipende… alcune richiedono preparazione prima, e studio e ricerca del soggetto o della scena, altre richiedono lavoro dopo, in postproduzione, i notturni hanno bisogno di una lavorazione più lunga, ma non solo loro. Altre ancora richiedono tempo e studio prima e dopo… Ma questo è solo un aspetto. Io lavoro per progetti, progetti che hanno come obiettivo una mostra o un libro o entrambi. Un progetto richiede tempo, da uno a più anni… 

Secondo te osservare la natura è una forma di meditazione? Forse per alcuni, non so, non mi sono posto il problema. Osservare è comunque un’attività impegnativa che non può limitarsi alla meditazione.

Qual è lo scatto che ricordi con più emozione? Con qualche variante è una domanda che fanno in molti, non posso dire che sia uno, più che altri, l’emozione dura un attimo, poi arriva una strana consapevolezza. Diciamo che la foto la vedi prima nella tua testa. A volte il risultato ti delude, perchè non avevi ben compreso la situazione. Altre volte è soddisfacente. Mentre l’immagine si sviluppa nella tua mente sei concentrato e lasci fuori l’emozione. Dopo, mentre la valuti, prevale la lucidità… Diciamo questo, sono un eterno insoddisfatto e l’emozione di una foto dura poco e lascia spazio alla ricerca del nuovo.

Tieni spesso dei corsi di fotografia professionale naturalistica e del paesaggio, ti e’ mai successo di conoscere dei veri talenti? E da che cosa l’hai capito? Ho conosciuto diverse persone di grande capacità, non mi riferisco all’aspetto tecnico, quello è banale come diceva Winogrand, ma alla creatività, alla capacità di proporre soluzioni e temi inconsueti, personali, e attraenti.

Tu che ami tanto la natura, che cosa pensi dell’inquinamento ambientale? Possiamo risolvere questo problema? Tutto il male possibile e, se devo dirla tutta penso di no. La storia dell’umanità non fa ben sperare…

Che cosa consigli a chi vorrebbe diventare un bravo fotografo? Guarda quello che fanno gli altri e poi non rifarlo. Trova la tua strada senza inseguire il consenso di amici e parenti. Quello lo avrai qualunque foto tu faccia. E’ faticoso ma indispensabile. Sii tenace. Prima o poi funziona.

Hai appena pubblicato un libro, Conchiglie Viventi e altri Molluschi del Mediterraneo, dove hai fatto le foto e quanto tempo ci e’ voluto? Sono usciti recentemente due libri che coprono uno spazio marino ed uno terrestre, Conchiglie e Funghi. Le foto di entrambi sono fatte un po’ in tutta la Sardegna. I tempi… dal momento in cui ho definito il progetto alla stesura finale, compresa la raccolta di materiale integrativo può aver richiesto un paio d’anni.

Parlaci di un tuo sogno da realizzare Sto lavorando a diversi altri progetti, alcuni hanno a che fare con soggetti naturali, altri no, e sto chiudendo il nuovo libro che uscirà a novembre e tratta una sfera più delicata. La mente delle persone è molto complessa da riprendere. Ne hai già visto una prima bozza. Si intitolerà: Lazy Afternoons Cozy Afternoons (o viceversa, devo decidere).

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