CON L’ASSOCIAZIONE “GRAZIA DELEDDA” DI VICENZA, IL 27 APRILE IL RECITAL “UNA STORIA PER L’ETERNITA’ – SUGGESTIONI GRAMSCIANE PER IL TERZO MILLENNIO” CON GISELLA VACCA

ph: Gisella Vacca


dal sito www.fasi-italia.it a cura di Paolo Pulina

A Vicenza, giovedi’ 27 aprile 2017, nell’80° anniversario della morte di Antonio Gramsci,  il Museo del Risorgimento e della Resistenza, Viale X Giugno 115, ospiterà, alle ore 20.30, lo spettacolo “Una Storia per l’Eternità- Suggestioni gramsciane per il terzo millennio”, recital ideato e interpretato da Gisella Vacca, attrice, cantante e regista sarda,  accompagnata dal pianista Nicola Meloni e dall’organettista Pierpaolo Vacca, supportati, in questa occasione, dalla partecipazione straordinaria di Francesco “Fry” Moneti, polistrumentista del gruppo dei Modena City Ramblers. 
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale “Grazia Deledda” di Vicenza, con il patrocinio del Comune di Vicenza. 
Scheda dello spettacolo 
Il recital è stato commissionato lo scorso anno all’artista sarda dall’associazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, paese in cui  Antonio trascorse l’infanzia, circondato dall’amore incondizionato della sua famiglia, ed è la rievocazione, in versi e in canti, del dolore di tante anime sofferenti: i martiri del lavoro, della repressione, della lotta per l’autodeterminazione e per la libertà, della prigionia, anime alle quali Gramsci avrebbe senz’altro, anche oggi, offerto le sue parole, la sua lotta, la sua vita. 
Il programma prevede, accanto ad alcune lettere dal carcere ed a riflessioni dell’uomo politico, piccoli ma significativi squarci di vita quotidiana di Gramsci bambino ed adulto, oltre al prezioso frammento di un’intervista a Teresina (la sorella più amata, una delle fonti più importanti per la ricostruzione della biografia di Nino); accosta il lamento dei poeti che l’hanno pianto a quello del popolo e intona “ninnenanne nella lingua che l’ha cresciuto, in quella che ha cresciuto i suoi figli sconosciuti, ed altre strazianti ninnenanne; canti di lotta e canti d’amore, di popoli che Gramsci avrebbe sicuramente amato, il lamento di una madre, inconsolabile come la sua, nonostante vivesse nell’unico paradiso che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli”. 
Non manca il richiamo alla Sardegna, con alcuni canti e con testi particolarmente rilevanti rispetto alla lingua e alla cultura dell’isola. (dal comunicato stampa)

Luogo Vicenza, presso Museo del Risorgimento e della Resistenza, Viale X Giugno 115

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