A PALAZZO VALENTINI DI ROMA, DALL'8 AL 14 MARZO LA MOSTRA CURATA DA ROBERTO LAI "ANTIOCO, IL SANTO VENUTO DAL MARE"


evento segnalato da Roberto Lai

Presente Il Sindaco del Comune di Sant’Antioco -Presidente dell’ANCIM (Associazione Nazionale Isole Minori) Mario Corongiu.

12 Tavole in una stanza “ Antioco il Santo venuto dal mare” Curata da Roberto Lai

Inagurazione 7 marzo ore 18.00

La mostra sarà aperta al pubblico dal 8 al 14 marzo tutti i giorni dalle 10,00 alle 19.00 Roma – Palazzo Valentini sala della Pace

Roma – martedì 7 marzo 2017 alle 18,00, nella sala della Pace di Palazzo Valentini, si terrà la Conferenza Stampa/inaugurazione della «Mostra Arte» , curata dal suo ideatore dott. Cav. Roberto Lai.

Oltre al Sindaco di Sant’Antioco, saranno presenti autorità civili e militari.

Le 12 tavole di Oliviero Olivieri

“Una mostra innovativa” Il progetto proposto ha l’obiettivo di modificare la percezione dell’opera esposta personalizzando gli scatti fotografici dell’artista attraverso la personalizzazione della materia. La Fotografia intesa come espressione di arte grafica e personalizzazione della materia mai vista fino ad oggi. Con questo evento, infatti, si vuole dimostrare che è possibile emozionare anche osservando una foto stampata su un materiale diverso. Si parlerà con le immagini catturate dal maestro Fotografico Oliviero Olivieri che ha voluto cogliere i momento della devozione verso Antioco il Santo venuto dal mare. La mostra, oltre al messaggio sociale vuole portare nel mondo gli usi i costumi le tradizioni e i segni della fede del popolo sulcitano verso il suo Patrono. Nell’esposizione sono comprese quattro opere di arte contemporanea che richiamano la figura di Antioco il Santo venuto dal mare.: Antonio Cauli (Sant’Antioco C.I.) “ s.Antioco il moro” scultura

Antonio CAULI è l’esempio più rappresentativo dell’anonimo artista che non ama i riflettori. Si definisce semplice artigiano della materia. Nel suo laboratorio tutto parla della ricerca, del talento, della modestia, della passione del suo essere e della sua volontà nel non apparire. Sculture dal sapore classico, produzioni che s’ispirano all’antica storia della sua terra. Vive una sofferta emigrazione in Padania, il rientro nella terra madre (Sant’Antioco) coincide con la voglia di dare un’anima alla materia. Cauli riferisce di non essere un maestro, di non essere un’artista, ma un semplice artigiano che elimina il superfluo dalla pietra e dal legno: per riscoprire le forme nascoste, bisogna semplicemente liberarle e farle volare. L’opera, già esposta al Premio Arciere e al Festival dei due Mondi di Spoleto curato da Vittorio Sgarbi, rappresenta il volto di Antioco il santo venuto dal mare in tutta la sua bellezza e fascino nord africano.

Pietra Barrasso ( Roma) “La luce di s.Antioco e Papa Francesco” Acrilico su tela.

Pietra BARRASSO, si specializza in grafica pubblicitaria e fotografia, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sezione Pittura. Inizia la sua attività giovanissima riscuotendo da subito successo di critica, pubblico e consensi da parte di importanti personalità del mondo della cultura. Artista poliedrica. Denominata “Maestro della Luce” è una firma di successo nel panorama artistico contemporaneo. Sue grandi opere sono presenti alla Camera dei Deputati, Ambasciate, Regioni, Provincie, Sale Consiliari di Comuni della Regione Campania e Regione Puglia e vari Enti Pubblici. Tra le innumerevoli esposizioni personali di grande rilievo artistico in Italia e all’estero, si segnalano alcune di quelle tenutesi a Berlino, Boston, Cambridge, New York, Tokyo, Cina, San Pietroburgo, Pechino, Canada, Montecarlo, Nizza, Mosca, Stoccarda, Lugano, Reinach, Worchester, Springfield, Barcellona, Vienna, Avellino, Spoleto, Roma, Scilla, Modena, Capri, Milano, Venezia, Lucca, Fermo, Perugia, Potenza, Arezzo, Carrara, Firenze. E’ insignita dell’onorificenza, per l’Arte di “Personalità Europea 2012” in Campidoglio a Roma. Consegue il Premio Internazionale d’Arte con Medaglia di Bronzo della Camera dei Deputati nel 2012, viene selezionata al Premio Adrenalina – Macro di Testaccio La Pelanda – Roma in collaborazione con Roma Capitale, ed è vincitrice del Palm Art Award 2012 – Leipzig – Germany. La luce di s. Antioco e Papa Francesco è un chiaro messaggio di accoglienza del Santo Padre verso tutti gli Antioco che lasciano la loro terra in cerca di speranza. L’opera sarà riprodotta anche attraverso una serie di litografie numerate da 1/200.

Marco Ferrigno (Napoli ) “Antioco il profugo abbraccia il bambino venuto dal mare.” Scultura

Marco Ferrigno è considerato tra i caposcuola nell’arte della terracotta napoletana, e le sue opere sono ispirate al Settecento Napoletano. La sua produzione presenta, accanto ai personaggi tradizionali, le figure care alla tradizione iconografica della sceneggiatura napoletana. Elabora in maniera del tutto personale il mestiere tramandatogli dal padre, apportando un tocco di freschezza e di innovazione. I materiali impiegati sono gli stessi da 150 anni: la terracotta, il legno e le rinomate sete di S. Leucio, borgo medioevale in provincia di Caserta. Mostre e numerose citazioni della stampa nazionale ed internazionale, sono per Ferrigno, una consuetudine. Presepi e “scene” sono presenti a New York, Parigi, Arles, Malmö, Stoccarda e per le capacità professionali dimostrate annoverano riconoscimenti quali il “Primo Premio S. Gregorio Armeno”, per tre anni consecutivi e “The First Award Europe”. In quest’opera Ferrigno ha voluto ricordare la morte del piccolo migrante di tre anni Aylan Kurdi trovato senza vita , tra la schiuma delle onde, sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia. La morte del piccolo è oggi un simbolo della crisi umanitaria legata all’immigrazione.

Morani Mauro (Cerveteri) “Il viaggio di Antioco.”

Scultura L’opera rappresenta la sofferenza del viaggio di Antioco e del suo equipaggio. Le analogie con l’attualità, che la vita “avventurosa” di Antioco ci rimanda, è evidente. Migliaia sono gli Antioco, oggi, costretti a partire in condizioni drammatiche, alla estenuante ricerca di una vita migliore, di un nuovo futuro. L’immigrazione è vecchia quanto l’Africa stessa. Da sempre le persone hanno abbandonato la terra natia in cerca del nuovo e della libertà. Ma tutto ciò significa anche rinunciare al conforto e alle cure di una madre, alla protezione di un padre, all’amore della propria terra. Spesso, questo, significa morire.

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Un commento

  1. Gianni Pirosu

    Andrò sicuramente a visitare questa mostra. L’idea di materializzare la fotografia è veramente geniale.
    Ogni tanto nello scenario dell’arte del niente ci propongono qualcosa di nuovo.

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