LA MOSTRA FOTOGRAFICA “IO VIVO IN TE”: INAUGURAZIONE DEL PROGETTO IL 30 LUGLIO AL MUSEO MEOC DI AGGIUS


di Simona Muzzeddu

Io vivo in te come significato intendo proprio mettermi nei tuoi panni. Spogliarmi della mia presenza per indossare quella della persona che ho di fronte. E’ così che vorrei approcciarmi alle persone che voglio immortalare tra Aggius e Tempio. Vorrei poter ascoltare il prossimo e sentire le loro storie, prendere una parte di loro e rappresentarli come espressione emotiva. Vorrei immortalare la gente dei paesi dei miei genitori, come se in un certo senso farne parte anche io. Volendo questo passo potrebbe essere anche un ritorno alle origini. Mi piacerebbe poter fotografare i sindaci di questi paesi (Aggius e Tempio), vorrei fotografare i commercianti storici ma anche i giovani che in questi ultimi anni hanno aperto le loro attività.
Vorrei fotografare personaggi storici dagli anziani, a persone come Paolo Sanna che frigge frittelle da una vita e che tutti in alta Gallura lo riconoscono. Insomma vestire i panni del prossimo, saper ascoltare e al tempo stesso saper osservare attentamente e coglierne l’ispirazione. 
Il lavoro si basa, appunto, su una serie di fotografie in bianco e nero sulla gente del territorio, tra Aggius e Tempio Pausania. Il lavoro fotografico verrà effettuato tra giugno e luglio 2016. Cercherò di creare un ottimo approccio emotivo, entrare in confidenza ed in sintonia con il soggetto che mi permetterà di abbattere quel muro di diffidenza e di imbarazzo che c’è ogni qualvolta un non professionista intende farsi ritrarre. Ricercare in alcuni di loro le vecchie tradizioni, pastorali, tessili, ricamatrici etc, etc. In altri come la nuova generazione le proprie passioni. Le mani di un contadino, di un pianista, di un panettiere, di chi ancora fa il formaggio, di chi tesse ancora i tappeti con metodi tradizionali, i piedi di una ballerina, i muscoli di un sollevatore di pesi, l’angolo di un occhio: i dettagli del corpo umano sono fantastici soggetti fotografici, sia come espressione di idee ed emozioni, sia come elementi grafici, sia come fonte di informazioni sull’individuo. Ogni volta che fotografo un soggetto, provo a pensare ai dettagli del suo corpo o dell’abito come veicoli per trasmettere indirettamente il mio messaggio.
Per me è fotogenico quel volto che immortalato in una espressione statica tende a mantenere la stessa “presenza” e carica emotiva che rappresenta la sua figura dal vivo. Proverò attraverso la fotografia, di segnare un percorso tra passato, presente e futuro. Osservare ed essere osservati. Allo stesso tempo ricercare ed indagare attraverso l’immagine, cercando di superare anche i miei limiti.

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