IL GIORNALISMO AL TEMPO DI INTERNET: NEABBIAMO PARLATO COL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA SARDEGNA FRANCESCO BIROCCHI

ph: Francesco Birocchi


di Gian Piero Pinna

Secondo recenti statistiche, la stampa cartacea ha subito un duro colpo, con un calo evidente di vendite, probabilmente causate da un eccesso di informazione gratuita sul Web. Il fenomeno, però, è così evidente, che certamente non c’era neanche bisogno di consultare le statistiche. Forse si può trattare anche del fatto che i giornali cartacei stentano ad adeguarsi al nuovo e anche quelli che hanno un’edizione online, per la maggior parte queste rispecchiano quella cartacea, con gli stessi limiti che queste hanno. In primo luogo, le pagine hanno spazi ben definiti, che limitano le notizie e le foto, anche se qualche giornale ha preso a diversificare l’edizione online, con l’inserimento di filmati e altre iniziative che però stentano a fare presa sui potenziali lettori. Probabilmente i fattori sono anche altri, come la tempestività delle notizie e i maggiori spazi che a queste sono concesse nei giornali online, o forse perchè i lettori preferiscano sempre di più informarsi su questo tipo di giornali perché sono gratuiti e come si sa, a caval donato non si guarda in bocca. Il fenomeno non è circoscritto a una specifica area geografica, ma riguarda praticamente tutti i quotidiani cartacei italiani con percentuali che oscillano tra il sei e l’otto per cento annuo. Una domanda, a questo punto, è d’obbligo, che cosa ha causato il calo di vendite dei giornali cartacei? Ne abbiamo parlato col presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, che sostanzialmente ha espresso preoccupazione sul fenomeno, cercando di indicare anche qualche soluzione.

Presidente, qualche tempo fa Umberto  Eco, parlando di Internet, aveva affermato che la Rete aveva dato voce a legioni di imbecilli e che sul Web, il parere di un imbecille, contava quanto quello di un Premio Nobel, può essere questa la causa del successo di tanti Blog, pseudo siti di informazione e giornali online, che hanno rosicchiato grosse fette di mercato alla carta stampata? Certamente il fenomeno della diffusione di tante notizie attraverso la rete ed in particolar modo dei Social Network, può aver accentuato il fenomeno, anche a me è capitato di leggere delle notizie strabilianti su Internet, poi andando a verificare l’autenticità di quello che avevo letto, il più delle volte riscontravo che erano state pubblicate semplicemente per attirare gli utenti a cliccarle e a leggerle, perchè poi, ho scoperto che  tanto più erano numerose le visualizzazioni, tanto più avrebbero dato benefici economici ai possessori dei siti, attraverso contratti pubblicitari. Certamente, questa pratica non agevola i giornali seri, che fanno della buona informazione.

Quali potrebbero essere le soluzioni per questo fenomeno? Le soluzioni non sono facili, abbiamo pensato anche di certificare con un bollino di garanzia, coloro che fanno un lavoro di informazione serio, ma ci rendiamo conto che sono rimedi di difficile applicazione.

In questo momento così difficile per l’informazione, sia cartacea e sia online, che prospettive hanno i giovani che vogliono fare i giornalisti? Le prospettive non sono molto allettanti, se ne può uscire solo facendo dell’informazione di qualità e per questo i giovani giornalisti, dovranno essere sempre più preparati, anche se per il momento la crisi del settore non è di facile soluzione.

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