LA PR DELLA REGINA ELISABETTA IN ITALIA REBECCA LEWIS LALATTA VIVE A CAGLIARI : FILO DIRETTO CON LA CASA REALE


di Monia Melis

Puntuale, ma non troppo; inglese con un tocco mediterraneo. Rebecca Lewis Lalatta arriva con un soffio di ritardo. Parla con ritmo, sorride, racconta soprattutto del suo lavoro – e della sua visibilità – nelle ultime settimane con le polemiche (e incomprensioni) legate al Palio di Siena e alla trasferta (poi mancata) a Windsor proprio per il compleanno della regina il prossimo maggio. Lei, inglese con nonno austriaco, è una sorta di pr della casa reale in Italia. Lavora per la H Power group, l’agenzia che si occupa dell’organizzazione di eventi speciali. E lo fa dalla Sardegna: si sposta, telefona e viaggia. Ma la sua sede operativa resta a Cagliari, quartiere Castello, in pieno centro città. Dove vive da quando ha praticamente 22 anni. Prima del salto verso sud ha preso una laurea in Psicologia ad Edimburgo e ha seguito una rigida formazione musicale: “Suono il flauto traverso, faccio parte di un trio – dice davanti a un classico dei classici: tè nero con latte – ho studiato musica dagli 11 ai 18 anni al Royal College of Music, quello del film Shine“. Un dialogo che corre veloce tra le immagini delle due isole: Nord Europa e Mediterraneo. Ama, adora i cavalli, come da copione. E non è quindi un caso che il lavoro per la madre patria sia legato ai suoi animali preferiti. Alle corse al galoppo, alla maestria di chi sa addestrare e far ballare i cavalli. Inorridisce al pensiero delle bistecche equine, lei è vegetariana. E quando può sale a cavallo sulla costa sud orientale: “A Olia Speciosa – dice – Castiadas”. E tratteggia paesaggi in sella: “Andiamo per ore tra montagne  e mare, nella spiaggia di Feraxi, interi pomeriggi: ci sono minuscole aziende di svizzeri e tedeschi, ci fermiamo a parlare e a bere un bicchiere di vino. Penso che la Sardegna possa offrire molto da questo punto di vista: ci sono comunità di stranieri, a Cuglieri, per esempio. Persone che non hanno nessun legame con l’Isola, se non quello elettivo: di scelta. Comprano case e svernano, o stanno per metà dell’anno qui o a Parigi, per esempio. Un po’ come accade in Toscana: il mio lavoro è anche questo: offrire intermediazione per la scelta immobiliare”. Pochissime parole di sardo, italiano perfetto. “Sono arrivata qui per caso dopo la laurea, volevo imparare l’italiano e continuare a viaggiare. Ma mi ero stufata di spostarmi con lo zaino in spalla: insomma, volevo guadagnare “. E quindi? “Così sono arrivata a Cagliari e ho iniziato a fare l’insegnante d’inglese, d’altronde la domanda non manca…”, ammicca. “L’ho fatto per circa un anno – continua – Non conoscevo nemmeno una parola italiano, se non il linguaggio musicale”. Poi, che è successo: i viaggi, lavoro? “Ho smesso dopo un anno e mezzo, la vita è davvero troppo corta…”. Da una professione a un’altra. Così Rebecca racconta di quando, nel ’96, si è buttata nel pionieristico mondo di Internet, di cui la Sardegna era all’avanguardia, e poi via, verso nord, direzione Costa Smeralda a fare di fatto la commerciale della Ciga immobiliare che, nel giro di breve, sarebbe diventata la Starwood. Eppure qualcosa non quadra per Rebecca che aveva deciso di spostarsi a Milano: “Ho preso una settimana e concentrato vari appuntamenti. Ma lì non ero in forma. Pochi giorni dopo ho scoperto di essere incinta di William, che ora ha 19 anni, ed è alto 1 metro e 92”. Tre anni dopo è arrivato anche Thomas. E così Rebecca Lewis non si trasferirà mai in Lombardia, ma continuerà a lavorare dalla Sardegna, con la sua famiglia, anche come interprete. Il filo diretto con la Casa reale inglese è nato nel 2009 quando è stata chiamata per accompagnare il principe Michael di Kent e sua moglie, ospiti a Cagliari per la sagra di Sant’Efisio. “Avrei dovuto solo tradurre, in realtà sono diventata quasi un’ombra”. Ottima interprete, con un tocco da psicologa? “Non so, filtro moltissimo e lascio correre… “, ride di gusto. Così da quell’esperienza nasce il rapporto con Simon Brooks Ward, il direttore della società che organizza gli eventi al castello di Windsor. L’occhio degli inglesi già a Cagliari restò impressionato dalCarosello dei carabinieri: un imponente esercitazione in cui i militari ripropongono pose e schemi dell’Ottocento con la banda musicale. E così Rebecca, signora delle prime volte, riesce a far esordire i cavallerizzi in divisa in Inghilterra. Prima trasferta in assoluto per questo genere di spettacolo. E riesce anche a trovare uno sponsor d’eccezione: la Ferrari. Il tutto grazie a un viaggio in Emilia, a Maranello, in cui Montezemolo in persona dà l’ok al progetto. Un’eccezione, perché di fatto, la casa automobilistica non finanzia iniziative. Per il Giubileo della regno di Elisabetta, 60 anni (qui il promo), a giugno 2012 ecco quindi sfilare i carabinieri a cavallo. Organizzatrice, mente, ma anche accompagnatrice, o meglio generalessa. Nove tir per 88 cavalli e 110 carabinieri, Rebecca Lewis fa da  guida, scorta e traduttrice. “Lavoro benissimo con i carabinieri – dice – sono fantastici. Predisposti a eseguire gli ordini, obbediscono e non fanno domande. Un gruppo ottimo, davvero. Tutti ci guardavano e, poi, che figurone lì nello spiazzo di Windsor. Che applausi!”. Sarebbe stata la prima volta anche per il Palio di Siena in Inghilterra. Ma, nonostante la sua diplomazia, e i suoi continui incontri e viaggi in Toscana alla fine tutto è saltato. Per questioni di tempistiche, soprattutto, e il “no” è arrivato dall’Inghilterra anche se nel tam tam sono stati invertiti mittente e destinatario. Poi le corse in avanti e le proposte della Sartiglia, subito ritrattate. Ma il successo della pr è questo: va tutto bene, purché se ne parli.

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Un commento

  1. uno splendido percorso di vita, auguri

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