CONCERTI A HONG KONG, CHONGQING E PECHINO: IL PROGETTO ZUIGHES IN CINA CON I TENORES DI NEONELI E ORLANDO MASCIA
Provenienti da Hong Kong, l’aeroporto di Chongqing non da l’impressione di essere quello di una città forse fra le più grandi al mondo. Ci vengono a prendere e c’incamminiamo verso la città, ad uno sputo.
Ma, detto della sobrietà e della pulizia degli spazi, vi è un altri tipo di impatto che traumatizza: i palazzi, i grattacieli.
In sostanza, in una sola area urbana ci stanno la metà degli italiani. Pazzesco. E si vede.
Se ti sposti di trecento metri assisti ad un qualcosa di sconvolgente: torni indietro nel tempo, quasi nel medioevo. Resiste un mercatino dei poveri. In un dedalo di viuzze maleodoranti, sporche, trovi di tutto.
Il tutto fa impressione. Dicono che fra pochi mesi il mercatino sarà un ricordo: incombono le ruspe e le gru.
Organizzatori gli uffici culturali dell’Ambasciata Italiana a Pechino e l’Istituto Italiano di Cultura, lo spettacolo si è tenuto nel NCPA (National Centre for Perfoming Art), l”uovo”, il teatro più grande e moderno della Cina, con la presenza dell’Ambasciatore Italiano, e delle autorità culturali e consolari italiane in Cina. Pechino ci attende con una cappa di tristezza. Si tratta del velo grigio dello smog, il micidiale smog provocato prevalentemente dal traffico caotico della città. Vedi che non è nebbia, la nebbia lascia una patina di umidità, lo smog no. Lo smog lo senti nel naso. Te lo soffi e sul fazzoletto restano tracce scure. Tant’è.
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